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Culotta V
RUOLO DEL PLASMA ARRICCHITO IN PIASTRINE (PRP) IN FORMA GELIFICATA NEL TRATTAMENTO DELLE ULCERE DA DECUBITO: PRESENTAZIONE DI UN CASO CLINICO
Le ulcere da decubito rappresentano una condizione frequente in popolazioni ad alto rischio quali gli anziani e i soggetti con compromissione dell’autonomia funzionale, dall’ipomobilità sino all’allettamento. Esse si con-figurano come un indicatore negativo dell’assistenza sanitaria erogata in quanto potenzialmente prevenibili attraverso l’applicazione di alcune regole fondamentali per la cura e la corretta gestione del paziente non autonomo. L’invecchiamento della popolazione, con il conseguente aumento dei soggetti con deficit funzionali, multimorbilità e comorbilità complesse e, quindi, in ultima analisi, fragili, ha contribuito e continuerà a determinare un aumento dell’incidenza e dell…
IL NEGLECT COME PRINCIPALE RESPONSABILE DELLA PERDITA DI AUTONOMIA E AUTOSUFFICIENZA IN SOGGETTO AFFETTO DA DECLINO COGNITIVO DI GRADO LIEVE
La negligenza spaziale unilaterale è una delle patologie più frequentemente riscontrate dopo un danno cerebrale all’emisfero destro (40%-81%) e consiste in un deficit di consapevolezza dello spazio contro- lesionale. È una condizione neurologica e neuropsicologica caratterizzata dal danneggiamento di particolari zone del cervello: la persona non presta più attenzione a una porzione dello spazio interessato. Esistono tre tipi di neglect: il neglect dello spazio personale impedisce al paziente la consapevolezza dell’emisoma contro-lesionale; pazienti che presentano questa patologia avranno difficoltà nel vestirsi o nel lavare la metà del corpo contro-laterale rispetto alla lesione; il neglect…
SENTIRE BENE PER ALLENARE LA MENTE
L’ipoacusia negli anziani rappresenta un fattore in grado di contribuire alla compromissione delle facoltà cognitive. I deficit delle funzioni sensitive, diminuendo la riserva funzionale di ogni individuo, rendono il soggetto anziano ancora più esposto all’insorgenza e alla progressione del decadimento cognitivo; è stato dimostrato come le persone affette da sordità di grado lieve, mode-rato e grave abbiano rispettivamente una possibilità di 2, 3 e 5 volte maggiore di sviluppare un deterioramento delle funzioni cognitive rispetto a soggetti normoudenti. Nell’ambito del nostro ambulatorio C.D.C.D., ex U.V.A. n°6, durante quest’anno accademico 2015-2016 abbiamo avuto l’occasione di essere i r…