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P Palazzotto

“Calcina e gesso e polvere di marmo”. Giacomo Serpotta e la plastica dello stucco tra Seicento e Settecento

Il contributo prende in rassegna alcune delle principali opere prodotte dal maggiore stuccatore del Settecento siciliano, Giacomo Serpotta. Il percorso cronologico prende le mosse dalle esperienze della tradizione con gli apparati cinqucenteschi dei Ferraro e del padre Gaspare, proseguendo con le pietre miliari in cui la tecnica di Serpotta e la sua visione compositiva si evolvono. Sono affrontati anche alcuni aspetti tecnici costitutivi e costruttivi degli apparati.

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La forma del gusto: “sale à manger”, architettura e committenza a Palermo dal secondo Settecento ai primi anni del XX secolo

Il contributo prende in esame per la prima volta uno specifico tema della cultura dell’abitare, le Salle à manger (nel titolo presentato in una forma ibrida tra italiano e francese, come spesso avveniva nei documenti d’archivio). La ricerca ha inteso affrontare la questione apparentemente marginale ma che, invece, investe la cultura della committenza siciliana, nonché dei professionisti cui essa si affidava, e le espressioni scelte dall’aristocrazia per la propria autorappresentazione, mostrandone l’evoluzione con un serrato ordine cronologico. Partendo da alcuni recenti lavori sullo sviluppo delle abitazioni nobiliari palermitane, e raccogliendo la principale letteratura periegetica, lo st…

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Giacomo Serpotta e il "pareggiamento delle arti": la decorazione degli oratori fra manipolazione vitalistica e vocazione classicista

ABSTRACT GIACOMO SERPOTTA AND THE “EQUALIZATION OF THE ARTS”: DECORATION OF THE ORATORIES BETWEEN VITALISTIC MANIPULATION AND CLASSICIST VOCATION Ettore Sessa The value of the whole of Giacomo Serpotta's artistic vision in the orchestration of the figu¬rative apparatuses of his oratories was certainly one of the principal primers of his historical-critical raising in the modernist period. In 1901 Mauceri and in 1911 Ricci and Basile heighten a profile of it, however synthetic, of angling and above all of different breath from the rediscovery realized in positivist age. Classifiable, in fact, among the eighteenth century precedents of Gesamtkunstwerk aesthetical plant (according to a rather …

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Oltre il gusto barocco: note su un ipotetico intreccio romano tra Robert Adam e Giuseppe Venanzio Marvuglia (1755-1759)

Il saggio approfondisce il tema delle relazioni professionali nel corso della formazione romana del principale architetto del neoclassicismo siciliano, Giuseppe Venanzio Marvuglia (1729-1814). L’occasione nasce dallo studio analitico di un disegno attribuito all’architetto palermitano a confronto con un progetto dello studio di Robert Adam (1728-1792) conservato presso la Soane’s Collection di Londra. Il testo ripercorre le principali tappe della progettazione marvugliana nel passaggio dal tardo barocco al neoclassicismo, individuando tra le altre cose, per la prima volta, il modello di riferimento per villa Villarosa a Bagheria e portando all’attenzione quanto la rinomanza dell’architetto …

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Le “Stanze dei Vescovi” e il nuovo Museo Diocesano di Palermo

Il contributo traccia la storia del Museo Diocesano di Palermo e delinea la linea scientifica per il nuovo assetto museologico, in particolar modo relativamente agli ambiti tematici prescelti e alle sale in fase di apertura, dotate di un nuovo allestimento curato dallo scrivente.

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La fortuna artistica, avversa, dello Steri nel XIX secolo e il suo soffitto quale modello di autorappresentazione aristocratica nel primo Novecento a Palermo

Il contributo prende le mosse da un dato apparentemente scontato, cioè che il trecentesco Palazzo Chiaromonte, matrice della letteratura artistica novecentesca per definire l’architettura del XIV secolo, avesse sempre goduto di una significativa rinomanza. Si è voluto invece dimostrare che, fino ai restauri del soffitto chiaromontano alla fine del XIX secolo, in realtà l’edificio fosse considerato poco rappresentativo anche e soprattutto come modello di architettura indigena. Si sono prese in esame le fonti principali, alcuni resoconti dei viaggiatori del Grand Tour e soprattutto si sono passati in rassegna gli esemplari di architettura neomedievalista ottocentesca in Sicilia che rimandasse…

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Revival e società a Palermo nell’Ottocento. Committenza, architetture, arredi tra identità siciliana e prospettiva nazionale

Il volume affronta ad ampio raggio il tema del revival gotico a Palermo, dall’architettura alle arti decorative nel XIX secolo, comprendendo i primi trent’anni del Novecento, e puntando a coglierne in particolar modo gli aspetti di gusto, legati alla committenza e al contesto sociale e culturale della realtà siciliana. Nel testo sono avanzate alcune ipotesi relativamente alle ragioni della committenza, suddividendo i primi due capitoli tra fase preunitaria e postunitaria. Nella prima fase la diffusione di restauri e nuove edificazioni è spiegata con la propaganda dei sovrani per sostenere la corona e, contemporaneamente, in ragione dei sommovimenti autonomisti di opposta natura, per il peri…

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Mario Guiotto Soprintendente ai Monumenti in Sicilia occidentale (1942-1949): tutela e restauro a Palermo nel secondo dopoguerra

Il testo approfondisce e sviluppa il ruolo e l’attività teorico-pratica del Soprintendente Guiotto attivo a Palermo a cavallo della II Guerra Mondiale e molto impegnato nella salvaguardie e successivo recupero dei monumenti danneggiati dai bombardamenti. Tramite documentazione fotografica inedita, incrociata con i testi e le relazioni autografe dell’architetto (spesso inedite), il saggio esplora criticamente molti dei cantieri in cui il Soprintendente fu impegnato e li inserisce nel contesto culturale dell’epoca con riferimento alla coeva letteratura sul restauro e alle imprese analoghe in ambito nazionale, restituendogli una dimensione adeguata e in linea con le prospettive dell’epoca.

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Note sulla maniera di Giacomo Serpotta a Palermo: relazioni, influenze, cantieri

Il testo definisce alcuni aspetti finora poco indagati dell’attività di Serpotta all’interno del cantiere, ovvero le relazioni che possano essere intercorse con i massimi artisti attivi a Palermo a quell’epoca. Se ne ricava un maestro molto addentro al sistema socio-professionale utile alla sua ascesa che prende corpo fin dagli esordi. Si pone, inoltre, in evidenza il ruolo creativo dell’artista in ambiti a lui collaterali, come nella scultura, in cui assunse il ruolo di caposcuola. Si propone un’ipotesi che vedrebbe il maestro molto autorevole e disinvolto dal punto di vista creativo all’interno dei cantieri e, quindi, in possibile contrasto con la visione rigorosamente accademica degli ar…

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Alcune riflessioni sulla "idea di Museo" negli scritti di Enrico Mauceri

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“Constancia”. Dalla Sicilia a New York un esempio metodologico per la valorizzazione delle collezioni ecclesiastiche

Il contributo si offre come proposta metodologica ai fini della valorizzazione delle collezioni diocesane partendo dall’esperienza della mostra “Constancia. Donne al potere nell’impero mediterraneo di Federico II”, curata dagli autori, insieme alla prof. Di Natale, all’Istituto Italiano di Cultura di New York nei mesi di marzo e aprile 2022. Il testo illustra il percorso che ha condotto all’elaborazione del progetto curatoriale, a partire dall’ottavo centenario della morte di Costanza d’Aragona cui sono state correlate altre tre Costanza rispettivamente madre, figlia e nipote di Federico II di Svevia, offrendo così un originale taglio al femminile e un resoconto delle quattro donne al poter…

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La committenza confraternale. Giacomo Serpotta e il fasto degli oratori palermitani tra XVII e XVIII secolo

Il contributo prende in esame alcune delle principali opere dello stuccatore Giacomo Serpotta (1656-1732) alla luce della committenza confraternale e nell’ottica del tema del convegno sulla “sovrabbondanza” del barocco, volendo dimostrare come con il Serpotta dalla decorazione in stucco trapelasse una trama teologica di significativa profondità ispirata prevalentemente dai laici devoti e dai loro assistenti spirituali, per cui la decorazione non appare mai fine a se stessa ma riflette la grandezza del creato e l’ampiezza della grazie divina nella via della salvezza.

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Leggi nascoste tra costruzioni mirabili

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