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AUTHOR
Lucia Parlato
Il rimborso delle spese processuali in caso di assoluzione nell'ordinamento tedesco
Ribaltamento della sentenza in appello: occorre rinnovare la prova per la riforma di una condanna?
Lo scritto si pone l’obiettivo di ribadire, che anche per il ribaltamento in appello della sentenza di condanna, il principio per la riforma in peius dell’assoluzione, come ormai acquisito dalla giurisprudenza, specie in seguito alla pronuncia della Corte europea “Dan c. Moldavia, e il principio secondo cui il giudice di appello, in caso di totale riforma della sentenza, salvo casi particolari non puo procedere a un diverso apprezzamento della prova dichiarativa assunta in primo grado senza rinnovarne l’escussione.
Nuove prospettive per la Restorative Justice in seguito alla Direttiva sulla vittima: verso un “diritto alla mediazione”? Germania e Italia a confronto
Gli strumenti di "restorative justice" sono stati recentemente oggetto di attenzione da parte del legislatore dell'Unione europea, soprattutto mediante la Direttiva 2012/29/UE. Quest'ultima sollecita un'evoluzione dei diversi sistemi nazionali che inevitabilmente tende verso obiettivi variabili, a seconda dei modelli conciliativi e mediativi attualmente previsti. In particolare, in Germania, si mira al riconoscimento di un "diritto di accesso" della vittima alle pratiche mediative e a un loro perfezionamento; in Italia, si punta invece ad un'operatività più diffusa degli istituti di "restorative justice", oggi ancora limitati a pochi ambiti, e ad una maggiore tutela delle garanzie individua…
Quid iuris? La legittimazione a opporsi alla richiesta di archiviazione nei reati contro la fede pubblica: questioni interpretative e scelte delle Sezioni Unite
Rispetto ai reati contro la fede pubblica, è sorto un problema ermeneutico sulla titolarità della legittimazione a opporsi alla richiesta di archiviazione. Nel ritenere tali reati "plurioffensivi", la giurisprudenza ha riconosciuto la suddetta legittimazione al privato sulla cui sfera giuridica la falsità concretamente incide: il che assottiglia la differenza tra le figure della persona offesa dal reato e del danneggiato dal reato. Diverse riflessioni riguardano le conseguenze derivanti, nella prassi, da questo orientamento interpretativo, accolto dalle Sezioni unite della Corte di cassazione.
Tabulati telefonici, il P.m. ha due anni per chiedere l'acquisizione
Il volto processuale della particolare tenuità del fatto
La previsione dell'istituto della "particolare tenuità del fatto", ad opera del D.Lgs. 16 marzo 2015, n. 28, prende spunto dalla normativa già esistente per i "microsistemi" procedimentali minorile e penitenziario. L'introduzione di una fattispecie applicabile ad ampio raggio, in relazione al processo di cognizione nei confronti di soggetti adulti, è volta alla realizzazione di obiettivi di deflazione processuale e di riduzione del fenomeno del sovraffollamento carcerario. L'innovazione, salutata come una vera e propria "svolta" del nostro sistema processuale, chiama l'interprete a una complessa attività ermeneutica. Consapevole di ciò, l'Autore fornisce una lettura della disciplina, analiz…
Commento agli artt. 90-95 c.p.p.
Il commento agli artt. 90-95 c.p.p. delinea un quadro delle principali problematiche concernenti la persona offesa dal reato e gli enti rappresentativi degli interessi lesi. La complessa identità di questi soggetti, che si proietta sulle contraddizioni del loro ruolo nel procedimento penale, ha aperto numerose questioni interpretative, delle quali l’Autore offre un’esposizione ragionata.
Il contributo della vittima tra azione e prova
La figura della vittima del reato, sinora spesso dimenticata, viene attualmente valorizzata soprattutto su impulso di sollecitazioni di carattere sovranazionale. Tenendo conto delle spinte provenienti dalle fonti del Consiglio d'Europa e dell'Unione europea, il lavoro si dedica in una prima parte alle dinamiche concernenti l'esercizio dell'azione penale e, in una seconda parte, alle problematiche inerenti all'elaborazione probatoria. Tutto ciò, ponendo in evidenza il "doppio volto" della persona offesa: per un verso, propensa a partecipare attivamente all'accertamento e, per altro verso, bisognosa di tutela, specie se particolarmente vulnerabile.
Commento agli artt. 274, 278, 279 c.p.p
Commento all´art. 274 c.p.p.
Nel contesto della disciplina in tema di libertà personale, il commento all’art. 274 c.p.p. tende a tracciare una panoramica delle molteplici questioni interpretative sorte in relazione alle esigenze cautelari. Ci si sofferma sui principali nodi irrisolti, individuando le possibili soluzioni, anche alla luce dei principi costituzionali che governano la materia de qua.
Riapertura del processo iniquo per modifica “viziata” del nomen iuris
Nell''articolo viene affrontato il problema dell''esecuzione delle pronunce della Corte europea dei diritti dell''uomo, con particolare riferimento all''ipotesi di condanna della Corte di Strasburgo per iniquità del processo dovuta alla violazione dei diritti dell''imputato mediante una tardiva riqualificazione del fatto. Si prospetta, anche alla luce di un''analisi comparatistica, un quadro delle possibili soluzioni da adottare sul piano normativo ed ermeneutico.
Le sequenze procedimentali “obbligate” in caso di trasgressione dell’ordine di espulsione o di allontanamento ex artt. 235 e 312 c.p.
Le disposizioni introdotte nel codice penale e in quello di rito, dal c.d. "pacchetto sicurezza" del 2008, si pongono - per certi versi - sul solco di modifiche precedentemente apportate dal legislatore con la c.d. "legge Bossi-Fini", proseguendo così un cammino già intrapreso. Nell'affrontare le principali innovazioni in tema di "lotta all'immigrazione illegale", l'Autore si sofferma principalmente su quelle riguardanti l'espulsione, nella sua veste di misura di sicurezza, la fattispecie dell'arresto anche fuori dai casi di flagranza, nonché le dinamiche del giudizio direttissimo, "tipico" e "atipico".
THE ROLE OF DNA AS SCIENTIFIC EVIDENCE
Criminal trial has recently been focusing on scientific evidence: in particular, DNA evidence ensures reliable results. Peculiarities of this evidence cause a discussion in the search for a balance between individual guarantees and efficiency of criminal justice. This is regulated by Italian Law 85/2009, following the Treaty of Prüm. There are four main critical aspects related to this legislation. 1) Coercive nature of the DNA sample. 2) Individuals whose DNA samples are taken from. 3) Privacy. 4) Reopening of the trial after definitive judgment.
La tutela della vittima mediante gli strumenti precautelari: tra arresto in flagranza e allontanamento d'urgenza dalla casa familiare
Ai fini della tutela della vittima, il legislatore ha apprestato un sistema articolato, che consente l'applicazione di misure non soltanto cautelari, ma anche precautelari. Soffermandosi su queste ultime, l'Autore evidenzia i peculiari aspetti dei provvedimenti che - per i casi di violenza domestica o nelle relazioni affettive - implicano l'allontanamento d'urgenza dalla casa familiare e il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla persona offesa: oggetto di particolare attenzione sono gli aspetti relativi al "dialogo" tra le autorità procedenti e l'offeso, quelli concernenti i rapporti tra le fattispecie più immediatamente interessate e l'ipotesi di arresto, nonché le incertezze i…
Il “diritto al silenzio” del potenziale testimone e l’incidente probatorio in sede di indagini difensive
Trascorso più di un decennio dalla sua entrata in vigore, la riforma in materia di indagini difensive (l. 7 dicembre 2000, n. 397) continua a lasciare aperti numerosi aspetti problematici. Un nucleo cospicuo di dubbi irrisolti riguarda le evenienze che conseguono all’esercizio della facoltà di non rispondere da parte della persona chiamata a essere ascoltata nel corso dell’“inchiesta privata”. La figura di incidente probatorio prevista in questo contesto, “stravagante”, sia per le sue finalità, sia per le dinamiche che implica, ha impegnato la giurisprudenza a risolvere diverse questioni: in particolare, si è reso necessario stabilire il “peso” dell’iniziativa tendente a introdurre il pecul…
La rifusione delle spese processuali sostenute dall'assolto
Nel quadro delle conseguenze pregiudizievoli che derivano dal procedimento penale, per chi vi è sottoposto, si collocano le spese processuali, intese in senso lato. Per il caso di assoluzione, a differenza di nuovi ordinamenti, il nostro non prevede un sistema di rifusione delle spese sostenute da parte dell'imputato. Il contributo si incentra sulla prospettiva de iure condendo di una riforma che consenta all'innocente di recuperare gli esborsi effettuati nel corso della vicenda giudiziaria per apprestare la propria difesa tecnica.
La rifusione delle spese legali sostenute dall'assolto. Un problema aperto
A prescindere dai suoi esiti, il processo penale può generare per chi ne è il protagonista una serie di conseguenze pregiudizievoli. Nel quadro dei "danni da attività giudiziaria", si inscrivono le spese sostenute dall'accusato per la propria difesa. Esse rimangono, infatti, a carico di quest'ultimo, anche in caso di assoluzione. Una simile contraddizione - che non può essere risolta sul piano del patrocinio a spese dello Stato - richiederebbe una rimeditazione del sistema e una corrispondente riforma, anche alla luce dei principi fondamentali e, in particolare, in considerazione dell'art. 2 Cost. In questa prospettiva, si rivela particolarmente utile un approccio comparatistico, rivolto ve…
L’assistenza linguistica come presupposto delle garanzie dello straniero
Right to interpretation and translation in criminal proceedings is an important “precondition” of any individual guarantee. With the Legislative Decree no. 32 of 4 March 2014 the Italian Government implemented the Directive 2010/64/EU, though without incorporating some essential parts of the latter. In particular, the aforesaid Legislative Decree failed to ensure a real improvement of interpretations/translations quality. These serious and persistent deficiencies are even more visible in the specific field of migrants' rights in detention centers.
Giudizio abbreviato “non condizionato” e attenuante ex art. 13 D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74: un connubio in cerca di specifiche regole di convivenza
Il contributo affronta lo specifico tema riguardante i rapporti tra le dinamiche del giudizio abbreviato e la c.d. attenuante tributaria di cui all’art. 13 d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74. Da una questione centrale - concernente la concreta collocazione temporale del termine «prima della dichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado», indicato dalla norma, entro il quale deve essere effettuato il pagamento del debito tributario per ottenere il riconoscimento della predetta attenuante - traggono spunto più ampie considerazioni, legate alle peculiarità del rito speciale, soprattutto quando esso sia “non condizionato”.
Problemi insoluti: le perquisizioni on-line
Dinanzi alle recenti modifiche in materia di intercettazioni - di cui al d.lgs. n. 216 del 2017 (che ha fatto seguito alla corrispondente delega contenuta nella c.d. riforma Orlando) - l'Autore si occupa delle questioni rimaste irrisolte, in tema di perquisizioni on-line. La particolare invasività dello strumento investigativo, restato privo di disciplina anche a fronte dell'intervento normativo, apre numerosi interrogativi, soprattutto in relazione al rispetto delle garanzie individuali.
Concussione/induzione: i punti deboli dell’accertamento processuale
La l.6 novembre 2012, n. 190 ha rivisitato il sistema dei delitti di concussione e corruzione. In particolare, da una parte, è intervenuta sulla figura del delitto di concussione (art. 317 c.p.). Dall'altra parte, ha dato rilievo alla fattispecie dell'induzione: il legislatore ha incentrato su di essa la previsione di un nuovo reato proprio del pubblico ufficiale e dell'incaricato di pubblicato servizio, estendendo la punibilità al privato, destinato a assumere il ruolo di "correo" e non, come nella concussione, di vittima (art. 319-quater c.p.). L'A. si sofferma su una questione recentemente sottoposta alle Sezioni unite - riguardante l'incerto confine tra la "rinnovata" ipotesi criminosa …
Conflicts of Jurisdiction in Criminal Proceedings in Europe: Between Bis In Idem and Lis Pendens
The purpose of this paper is to highlight the main issues concerning conflicts of jurisdiction within the EU, also from an italian perspective. The reason of conflicts of jurisdiction’s increase lies in the non-full application of the territoriality criterion, but especially in the transformation of criminality: the opening of borders and free movement of people, as well as the using of IT tools, can cause a fragmentation, among different countries, in the commission of crimes. The discussion on the overlap of proceedings for the same facts involving the same person revolves around various sources of law. Because of interpretative difficulties, many questions regarding conflicts of jurisdic…
Nota a Cass., s.u., 12 luglio 2005, Mannino, 2005, in , 2006, n. 2, II.
"Nuovi" fronti di debolezza del contraddittorio "per" la prova. Spunti problematici dalla Consulta e dalle fonti sovranazionali
Inammissibilità "originaria" dell'impugnazione ed estinzione del reato per morte dell'imputato
Commento agli artt. 336 - 346 c.p.p.
Il commento affronta le principali questioni interpretative riguardanti le condizioni di procedibilità. In particolare, si sofferma sui temi relativi alla querela, alle condizioni di procedibilità "atipiche", nonché agli atti da compiere in assenza di una condizione di procedibilità che sia suscettibile di sopraggiungere.
Domestic violence in light of the Istanbul Convention: some procedural issues
The paper concerns domestic violence (DV) and focuses on the connected criminal procedure topics. Following an attempt to define DV, the second part of the paper concerns the profile of the victim. The third part of the paper highlights two procedural issues, namely the complaint and the evidence. After that, the duty of the States to grant legal aid is considered.
Il rimborso delle spese legali sostenute dall’assolto: verso la sperimentazione di una riforma molto attesa
Following an intense debate, Law no. 178 of 2020 has introduced, in our system, a tool aimed at the reimbursement of the legal costs incurred by the acquitted. This innovation – which has not only economic, but above all symbolic significance – has raised several issues. Some of them have been addressed by an interministerial decree adopted in 2021, but others remain under discussion. The main uncertainty concerns the real impact of this instrument and depends both on the jurisdictional choices that will be adopted and on the resources that will actually be available.
Aspetti processuali e dubbi di costituzionalità della legge in materia di immigrazione: figlia di un “giusto processo minore”?
Il saggio affronta i diversi aspetti problematici, emersi nella prassi in relazione ai profili processualpenalistici della disciplina in materia di immigrazione clandestina. In particolare, si sofferma sui percorsi procedimentali speciali e sulle garanzie dell''imputato straniero, per evidenziare diverse discrasie del sistema con i principi fissati a livello costituzionale.
Revisione del processo iniquo: la Corte costituzionale “getta il cuore oltre l’ostacolo”
Culminata in una decisione della Consulta, una complessa evoluzione giurisprudenziale ha riguardato l'esecuzione delle condanne della Corte di Strasburgo per "iniquità" del processo. Con la censura dell'art. 630 c.p.p., la Corte costituzionale ha segnato una svolta ermeneutica: in attesa di un intervento del legislatore, l'interprete è chiamato ora a confrontarsi con una "nuova" ipotesi di revisione, traendo spunti anche dalla comparazione con alcuni sistemi stranieri.
La parola alla vittima. Una voce in cerca di identità e di "ascolto effettivo" nel procedimento penale
Commento agli artt. 90, 90 bis, 90 ter, 90 quater,91,92,93,94,95 c.p.p.
Il commento riguarda gli articoli del codice di rito inerenti al ruolo della persona offesa e degli enti rappresentativi degli interessi lesi, nel procedimento penale (artt. 90 ss. c.p.p.). Il quadro normativo si presenta profondamente modificato in seguito al d.lgs n. 212 del 2015, che ha dato attuazione alla Direttiva 2012/29/UE, ritoccando alcune disposizioni e inserendone di nuove.
Regime intertemporale della prescrizione e dubbi interpretativi sulla “pendenza” dell’appello
La l. 5 dicembre 2005, n. 251 ("ex Cirielli"), innovando l''istituto della prescrizione del reato, ha fatto sorgere problemi in ordine al regime intertemporale da applicare relativamente alle norme più favorevoli introdotte. La declaratoria di incostituzionalità di una parte della disciplina transitoria pone all''interprete la questione riguardante l''individuazione del momento iniziale della "pendenza" dell''appello. L''Autore, alla luce delle scelte giurisprudenziali adottate, suggerisce una soluzione conforme ai principi costituzionali e auspica una presa di posizione delle Sezioni unite in grado di evitare un trattamento differenziato tra gli imputati dei diversi processi in corso.
Commento degli artt.213-217 c.p.p.
La disciplina tedesca (e quella austriaca) sull'ordine di protezione europeo e sulla tutela della vittima
La Direttiva 2011/99/UE, inserendosi nel contesto delle azioni dell'Unione europea in materia di tutela delle vittime, ha previsto il c.d. ordine di protezione europeo: misura volta ad assicurare la protezione della persona offesa dal reato, a prescindere dallo Stato membro in cui essa si trovi. Nel dare seguito alla direttiva, i diversi Paesi hanno adottato soluzioni parzialmente differenti. Il contributo si incentra sulla disciplina introdotta in Germania e in Austria, dove la corrispondente riforma si colloca nel quadro di peculiari scelte normative di fondo, inerenti al ruolo della vittima nel processo penale.
The Ambiguous Position of the Italian Constitutional Court on Life Imprisonment
On 15 April 2021, the Italian Constitutional Court ruled on the constitutionality of life imprisonment. The main issue concerned the possibility of granting release on licence to convicted criminals sentenced to life imprisonment for very severe offences.
Alcune considerazioni sulla garanzia giurisdizionale nel “processo europeo”
Commento agli artt. 343-346 c.p.p.
Commento agli artt. 278 e 279 c.p.p.
Nel quadro della disciplina in materia cautelare, il commento degli artt. 278 e 279 c.p.p. si incentra, rispettivamente, sulla determinazione della pena agli effetti dell’applicazione delle misure e sull’individuazione del giudice competente a disporle. Sotto il primo profilo – al di là dei problemi legati alla successione di leggi nel tempo e al controverso ambito applicativo della norma – sono state affrontate le diverse specifiche fattispecie che rilevano nel relativo computo. Sotto il secondo profilo – dopo un cenno ai dubbi di costituzionalità sollevati – ci si è soffermati sulle molteplici questioni sorte in ordine ai diversi momenti del procedimento e con riguardo alle conseguenze di…
La revisione del giudicato penale a seguito di pronuncia della Corte europea dei diritti dell’uomo. (II) L’esperienza della Repubblica federale tedesca e di altri Paesi dell’Europa continentale.
Il problema riguardante l'esecuzione delle sentenze di condanna pronunciate dalla Corte europea viene sentito con urgenza in numerosi Paesi. In Italia è stato sinora considerato nell'ambito di diverse iniziative di riforma, ma rimane tuttora aperto. Le riforme introdotte in altri ordinamenti possono offrire utili spunti de iure condendo. In particolare, il contributo si sofferma sulle soluzioni adottate in Germania, dove il legislatore ha previsto un'apposita disposizione che consente la revisione del processo giudicato "iniquo" dalla Corte di Strasburgo: una disamina del quadro normativo e giurisprudenziale di conseguenza determinatosi consente di individuare, oltre ai pregi della riforma,…
Responsabilidade penal das pessoas jurídicas. Informe sobre a Itália. Aspetti processuali, II
Ein Blick auf den italienischen Strafprozess: Vorbild oder abschreckendes Beispiel?
L'esercizio dell'azione e il giudizio di prima istanza, tra ordinamento italiano e tedesco. Spunti comparatistici a margine dell'opera di Manfred Maiwald
Premettendo alcune considerazioni sulle finalità della ricerca comparatistica, l''Autore mette a confronto alcuni istituti del processo penale italiano e di quello tedesco, facendo particolare riferimento al momento dell''esercizio dell''azione e al giudizio di primo grado. Oltre alle diversità di fondo, vengono evidenziate le principali questioni interpretative e le iniziative di riforma affacciatesi in relazione ai due sistemi, per verificare il rispettivo livello di rispondenza di questi ultimi alle istanze maturate sul piano europeo.
SU DUE ASPETTI DEL "DIRITTO DI DIFENDERSI PROVANDO" IN DIMENSIONE EUROPEA
Il saggio, prendendo le mosse dalla considerazione del "diritto di difendersi provando", si sviluppa principalmente in due direzioni: affronta infatti, da una parte, le dinamiche del diritto di difesa nell'ambito di uno "spazio giudiziario europeo"; dall'altra, più specificamente, la prospettiva dell'introduzione di un "difensore europeo", adombrata nel contesto di alcuni studi in materia.
Note sulla posizione dello straniero nel processo penale: diritto “al processo”, diritti “nel processo” e diritti post iudicatum
Prendendo le mosse dalle incongruenze del sistema rispetto al "diritto al processo" di cui all'art. 6 Cedu, il saggio si incentra sulle sensibili compromissioni delle garanzie dello straniero nel corso dell'accertamento penale svolto nei suoi confronti e sulle peculiarità della fase esecutiva.
La rinuncia alla prova nel giudizio abbreviato su richiesta "condizionata"
La struttura del giudizio abbreviato su richiesta "condizionata", implicando un''integrazione probatoria, fa sorgere dubbi sulla praticabilità di una rinuncia alla prova già ammessa ed, eventualmente, sull''applicabilità della disciplina prevista dall''art. 495, comma 4 bis, c.p.p. Prospettando le diverse soluzioni interpretative, l''Autore tende a privilegiare quella che risulta più aderente al principio generale di "acquisizione probatoria" e che, pertanto, in linea con l''art. 495 cit., consentendo la rinuncia, ne subordini l''efficacia al consenso dell''altra parte processuale.