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AUTHOR
Roberto Sammartano
L'identità delle popolazioni anelleniche d'Occidente nel Peri Italias di Antioco di Siracusa
Dealing with the origins of the populations settled in southern Italy and eastern Sicily Antiochus focuses on the theme of the autochthony of the Oenotrians, as well as other ethne originated from those, such as Italoi, Sicels and Morgetes. This can be especially inferred by the narrative context of fragment 2 (Jacoby), reported by Dionysius of Halicarnassus. The sketchy reference to the Italic Archaeology made by Antiochus, who mentions the Oenotrians as the oldest people in Italy, contrasts with traditions absorbed into Pherecydes’ work, according to which the Oenotrians were an ethnos of a distant Arcadian kinship, descending from the eponymous Lycaon, son of Oenotrus. Antiochus’ portray…
Syngeneia e tradizioni coloniali in Sicilia (IG XII, IV, 1, 222, 223; I Magnesia 72).
Si prendono in esame le uniche tre iscrizioni in cui si trovano riferimenti allo sfruttamento del "sentimento" della parentela etnica nei rapporti interstatali tra città siceliote e poleis greche. Si tratta di documenti che attestano la partecipazione rispettivamente di Siracusa alle feste panelleniche in onore di Artemide Leukophryene di Magnesia sul Meandro, in Asia Minore, e di Cos e Camarina alle feste panelleniche in onore di Asclepio a Cos. In tutti e tre i casi, si può constatare che lo sfruttamento dei richiami alla parentela era funzionale soprattutto a dare visibilità a livello internazionale a città siceliote che erano ormai entrate nell'orbita politica di Roma, e a mantenere str…
Dioniso e Dionisio I
Saggio inserito all'interno del catalogo della mostra "Dionysos. Mito immagine teatro" (Siracusa 2012). Si analizzano le testimonianze letterarie che rinviano ad una presumibile assimilazione del tiranno di Siracusa, Dionisio I, al dio Dioniso, ad opera degli intellettuali che facevano parte dell'entourage del tiranno (Filisto). Tale assimilazione era finalizzata a giustificare e a legittimare il potere assoluto e "anomico" di Dionisio I, presentandolo come un potere monarchico fondato sul consenso popolare e teso a ristabilire la concordia e la pace tra i sudditi, secondo una prassi che precorre la propaganda filo-monarchica promossa dai sovrani di età ellenistica (e in primo luogo i Tolem…
Mito e storia nelle isole Eolie
Si mettono a confronto le tradizioni rispettivamente di Antioco di Siracusa e di Diodoro Siculo sulla fondazione di Lipari ad opera dei Rodio Cnidi giunti in Sicilia all'epoca di Pentatlo. Si tratta di due filoni di tradizioni differenti, che tendono a mostrare un profilo differente dell'identità degli abitanti dell'arcipelago eoliano e dei loro rapporti nei confronti delle precedenti popolazioni. Il mito sulla più antica occupazione delle isole da parte degli Ausoni e sulla funzione regale svolta da Eolo e dai suoi figli è di antica matrice ionico-calcidese, e mira a sottolineare la continuità della "civilizzatrice" presenza greca in queste isole e nelle zone della Sicilia che furono gover…
L'Occidente nella concezione geografica di Diodoro Siculo
In his first five Books of Historical Library Diodorus pays a particular attention to the lands of Atlantic Far West. Even if the historian does not show to be particularly interested in geographical descriptions and cartography, nevertheless he often portrays the background of mythical stories happening in western areas according to patterns which, in a sort of symmetrical correspondence, are similar to the historian’s representation of events involving the geographical areas of the Asian Far East. Diodorus has a “continuistic” view of the development of civilisation in all parts of the world known until then. The geography of the mythical past is fully consistent with that of Diodorus’ ow…
Una nuova testimonianza su Filisto. Michele Psello e i viaggi di Platone a Siracusa
I Cretesi in Sicilia: la proiezione culturale
Si prendono in esame le tradizioni letterarie sul mito di Minosse, Dedalo e Cocalo, mettendole in relazione con le notizie sulla fondazione di Gela. il mito non presenta una marcata valenza identitaria, e non pertanto non può essere inteso come uno strumento utilizzato univocamente dai coloni di origine cretese per rivendicare la preminenza del loro ruolo, rispetto al gruppo di origine rodia, nelle fondazioni coloniali di Sicilia. Le tradizioni mitiche sono state sfruttate da entrambi i gruppi coloniali per proiettare nello sfondo delle vicende eroiche il modello delle relazioni interetniche che si volevano instaurare nell'attualità con le popolazioni non greche di Sicilia gravitanti attorn…
La formazione dell'esercito di Dionisio I. Tra prassi, ideologia e propaganda
Riflessioni sulla "troianità" degli Elimi
Si esaminano le tradizioni mitografiche sulle origini troiane degli Elimi per mettere a fuoco la loro funzione nella costruzione della specifica identità etnica delle popolazioni elime di Segesta ed Erice. Il nucleo originario di tali tradizioni risale al momento dei primi contatti tra i coloni greci della Sicilia occidentale (ed in primo luogo i Megaresi di Selinunte) e gli abitanti delle città principali della Sicilia nord-occidentale, ed era funzionale a gettare un ponte con le genti locali attraverso la rappresentazione di un profilo etnico nobilitante che rimandava al mondo greco e alle prestigiose popolazioni protagoniste dell'epos omerico. Per questa ragione, le tradizioni sulle pres…
Il satiro e le api. Le profezie dei Galeotai su Dionisio nell'opera di Filisto
Sono esaminati i passi risalenti al "Perì Dionysiou" di Filisto di Siracusa, nei quali si racconta di due celebri interpretazioni offerte dagli indovini siculi detti Galeotai in merito alle prefigurazioni della gloria e della potenza di Dionisio il Vecchio (Philist. apud Cic., De divin. 1, 39 = FGrHist 556, F 57; Philist. apud Cic., De divin. 1, 73 = FGrHist 556, F 58). Nel primo si narra del sogno avuto dalla madre di Dionisio di partorire un satiretto (satyriscum), che venne interpretato dai Galeotai come l’annuncio di una splendida ed eterna fama del nascituro (diuturna fortuna). Il secondo riguarda il prodigio di uno sciame d’api apparso attorno al cavallo di Dionisio che stava per affo…
Minoa o Eraclea? Ipotesi sulla fondazione di Eraclea Minoa
Attraverso il riesame delle notizie relative alla fondazione di Eraclea Minoa e alla denominazione della colonia selinuntina, si giunge alla conclusione che il nome originario della città non era Minoa, come induce a pensare un controverso e poco chiaro passo di Erodoto, bensì Eraclea. Questo nome era legato soprattutto alle funzione "emporiche" assegnate in un primo momento al sito fondato presso la foce del Platani, e si giustifica con il ruolo centrale svolto dall'ero/dio Eracle nel pantheon di Selinunte. Il nome Minoa sarebbe stato aggiunto (o meglio sostituito) successivamente dagli Akragantini quando conquistarono la colonia selinuntina, tra la fine del VI sec. e gli inizi del V sec. …
Héroes mìticos y héroes fundadores en la Sicilia griega
L'analisi, che offre una panoramica generale sugli eroi fondatori greci attestati nella Sicilia di età arcaica, è articolata in due parti. Nella prima sezione sono prese in esame le tradizioni di stampo mitologico che fanno risalire alle presenze degli eroi cosiddetti "viaggiatori" l'identità etnica o culturale delle popolazioni indigene incontrate nell'isola dai colonizzatori greci di età storica. Ci si sofferma in particolare sulle tradizioni relative ad Enea e ai suoi compagni troiani che avrebbero dato origine alla popolazione degli Elimi; sui racconti leggendari relativi a Dedalo, cui erano attribuite le prime opere artistiche e architettoniche di stampo greco prodotte nell'isola a tut…
"Libye perirrhytos". Erodoto e le informazioni cartaginesi sulla geografia africana
Tra Elimi, Punici e Greci: le origini di Drepanon
The early history of the ancient Drepanon (or Drepana) is not clear at all even today. The mythological tales, which mention that locality as an important stop and destination of Aeneas’ voyage, do not associate the origins of Drepanon with any ethnos, or Greek heroes and founders. This depends on the fact that the peninsula where Drepanon was founded in 260/59 BC (when the Carthaginian Hamilcar moved the population from Eryx to the coast) was not a proper city developing an urban network, but a trade area (emporion) which has left no archaeological traces. Even if the city developed as an urban centre only later, this does not mean, however, that the place was not particularly important. O…
Tucidide e gli Elimi: quali barbari?
Nella presentazione delle popolazioni non greche di Sicilia, Tucidide accetta la notizia delle origini troiane degli Elimi, ma non la utilizza per esaltare l'identità etnica di questo popolo, che viene sempre definito come "barbaro". L'assenza nei passi tucididei di riferimenti agli eroi della saga troiana, che in alcune tradizioni note a Tucidide (Ellanico di Lesbo) erano visti come i prestigiosi progenitori delle realtà poleiche elime, ed il richiamo all'arrivo dei Focidesi nell'area elima e della loro fusione con le genti di origine troiana, indicano che per lo storico ateniese gli Elimi non potevano essere additati come un popolo di esclusiva origine troiana, nobile, e più prestigioso r…
Oscillum da Gela
Scheda di un'iscrizione, contenuta in una raccolta destinata sia a studiosi di epigrafia sia a studenti che seguono corsi di Epigrafia greca. L'iscrizione si trova incisa su un peso da telaio degli inizi del III sec. a.C., rinvenuto a Gela, e reca una formula apotropaica in cui viene evocato Eracle come protettore della casa dove si usava questo strumento legato alla sfera domestica.
Sul concetto di oikeiotes nelle relazioni interstatali greche
Lo studio è incentrato sul significato e sulla funzione dei termini di parentela nelle relazioni diplomatiche greche per esprimere la presenza di legami particolarmente stretti tra città e popoli. In particolare, viene concentrata l’attenzione sul termine oikeiotes, che indica generalmente un rapporto di “familiarità” tra comunità non appartenenti allo stesso ethnos, sebbene talvolta venga adoperato anche con un significato sovrapponibile alla nozione di syngeneia, con la quale si esprimevano le più strette relazioni di parentela tra città e popoli ritenuti discendenti da un medesimo capostipite. Al fine di delimitare con più chiarezza i campi semantici di entrambi i concetti, si sono presi…
Norme sulla tutela dell'ambiente nelle poleis greche di età pre-ellenistica
This paper offers a study of fifth- and fourth-century BC epigraphical and literary documents pertaining to what we may call ‘ancient ecology’. Even though documents are not many, there is proof of laws governing cleanness and decorum of Greek cities’ public space. From the evidence it is possible to state that city institutions intervened on this matter only in few and ‘exceptional’ cases, with the aim of preventing that some particular areas of the city, which were of primary importance for the community life, got dirty. Citizens were subject to fines, if they threw in public spaces (i.e. streets) animal and human waste, or craftwork activities’. In particular, inscriptions from Athens an…
Esclusioni etniche nei regolamenti cultuali greci: la norma di Paros (IG XII 5, 225)
This study aims to examine a well-known inscription (IG XII.5, 225) dated to the mid-fifth century BC and found in Paroikia, near the acropolis of the ancient polis of Paros. It shows a typical formula of access limitation to local cults: according to most scholars, the cult in question is to be identified with the worship of Kore Astos (the Citizen), who is mentioned in the second line. The Dorians are excluded from this cult, as is shown by the expression (xenoi Dorie) appearing at the beginning of the text in a very relevant position. On the basis of a close comparison between this text and other epigraphs as well as literary documents containing proscriptions which prevent foreigners fr…
Magnesia sul Meandro e la "diplomazia della parentela"
Il presente studio è incentrato sull’analisi delle formule diplomatiche adoperate dagli abitanti di Magnesia sul Meandro per enfatizzare i rapporti di “consanguineità” (syngheneia) e/o di “familiarità” (oikeiotes) con le numerose comunità del mondo ellenistico invitate sia a partecipare alle feste panelleniche in onore di Artemide Leukophryene, sia a riconoscere l’inviolabilità (asylia) del territorio magnesio (208/7 a.C.). Dall’esame dei decreti con cui le poleis, le leghe e i re ellenistici dichiaravano di aderire all’iniziativa si ricava che le menzioni di legami di sangue (syngheneia) erano limitate alle comunità ritenute discendenti da un antichissimo sostrato eolico, tessalo-acheo, di…
Homaimos e syngenes. Consanguineità e identità etnica nelle Storie di Erodoto.
Filisto e le origini delle popolazioni anelleniche di Sicilia
Sono presi in esame i passi di Diodoro Siculo (V 6, 1 = FGrHist 556, F 45) e di Dionisio di Alicarnasso (Ant. Rom. I 22, 4 = FGrHist 556, F 46), che riportano le tesi di Filisto riguardanti rispettivamente le origini dei Sicani e quelle dei Siculi. Lo storico siracusano riprende la notizia, accolta già da Tucidide, secondo la quale i Sicani erano di stirpe iberica, mentre prospetta una nuova teoria per i Siculi, che a suo dire erano discendenti dei Liguri cacciati dalle zone settentrionali dell’Italia ad opera di Umbri e Pelasgi. Attraverso il confronto con le altre tradizioni letterarie pervenute sull’argomento, si può constatare che le rappresentazioni di Filisto sull’archaiologhia sicili…
Da Teocle ad Ermocrate: quale identità per i Greci di Sicilia?
Attraverso l'esame delle tradizioni letterarie e dei dati della cultura materiale della Sicilia di età arcaica, si cerca di individuare il contesto storico in cui si sia formata la nozione di Sicelioti, ovvero la consapevolezza di appartenere ad un gruppo etnico omogeneo comprendente tutte le colonie greche dell'Isola, e distinto da altri gruppi greci di madrepatria. A fronte delle recenti teorie basate sul concetto antropologico di ethnicity, che fanno risalire all'epoca della prime fondazioni delle colonie greche di Sicilia la formazione di un'identità etnica siceliota, si tende a mostrare come fino all'epoca della tirannidi arcaiche dell'Isola non vi sia stata la consapevolezza da parte …
Le parentele tra città in Tucidide
Si esaminano i passi più significativi delle Storie di Tucidide in cui compaiono i termini di syngeneia e di oikeiotes per esprimere i rapporti di parentela tra città o popoli. Se ne ricava la conclusione che per lo storico ateniese i due termini avevano un'accezione differente, indicando il primo i rapporti tra genti ritenute discendenti dal medesimo capostipite mitico, e il secondo i rapporti di stretta familiarità stabiliti tra città di origine etnica differente, come nel caso di Camarina e Atene. Tucidide non rinnega il valore atavico della consanguineità ma mette in evidenza attraverso le scelte lessicali il carattere propagandistico di alcuni appelli alle parentele etniche sfruttati a…
Il tema mitico della tempesta e la rotta verso la Libye
La leggenda troiana in Diodoro
Kinship between cities and peoples
As Herodotus explains (8.144.2), the whole Greek-speaking people was envisaged like one big “family” composed of kinsmen. Nevertheless, within this wide “family” there were various degrees of blood relationship due to the ancestral subdivision of the Hellenic people into the early gene of Aiolians, Ionians, and Dorians. Keywords: ancient Greece; assimilation and exclusion; cultural history; Greek history; nations and peoples; political history
Maria Cruz Cardete del Olmo, Paisaje, identidad y religión: imágenes de la Sicilia antigua.
Recensione al volume di: Maria Cruz Cardete del Olmo, Paisaje, identidad y religión: imágenes de la Sicilia antigua. Colección dirigida por M.a Eugenia Aubet. Barcelona: Bellaterra, 2010.
Le tradizioni letterarie sulle origini degli Etruschi: status quaestionis e qualche annotazione a margine
La géographie de la Sicile dans la Bibliothéque Historique de Diodore de Sicile
Diodorus’ information on Sicilian geography are few, and they occur in Books 4-5, devoted to local myths. The historian deals especially with subjects such as insularity, site, dimensions of the Island, with the aim to stress the central role played by Sicily within the ancient Mediterranean world, also from a geographical point of view. In Diodorus’ Sicilian “Archaeology” the coeval data about geography mingle with mythical information, often approximative and unreal, which the historian found in previous literary traditions. Yet mythical heroes left traces of their presence on the Island, and these are considered by Diodorus as still visible in his times, and a proof of their passage. Cen…
La nozione di consanguineità nella Archaiologhia greca di Tucidide
In questo studio si prendono in esame i passi della Archaiologhia greca di Tucidide (1, 2-19) in cui si trovano riferimenti ai rapporti di parentela tra le stirpi greche, allo scopo di valutare quale fosse l’opinione dello storico ateniese in merito al ruolo ricoperto dal sentimento della consanguineità nei rapporti interstatali greci di età arcaica. Mentre la syngeneia svolse una funzione importante nella diplomazia dell’epoca della guerra del Peloponneso, nell’età precedente alle guerre greco-persiane i richiami ai legami di sangue non ebbero un’incidenza significativa, agli occhi di Tucidide, nei rapporti politici tra le comunità greche. Ciò non significa che in età arcaica la syngeneia …
Alle radici della syngeneia. Parentele etniche nel mondo greco prima della guerra del Peloponneso
Negli anni del grande scontro tra Atene e Sparta i richiami ai legami di sangue tra città e popoli hanno giocato certamente un ruolo di rilievo nelle trattative diplomatiche volte a cementare le alleanze all’interno rispettivamente del blocco ionico formato dalla Lega Delio-Attica e del mondo dorico guidato dalla Lega del Peloponneso. Non è altrettanto certo, però, se già in precedenza il principio della solidarietà etnica abbia svolto una funzione parimenti importante nelle relazioni interstatali del mondo greco, né se gli appelli alla consanguineità abbiano determinato una sorta di contrapposizione di tipo “genetico” tra Ioni e Dori ancora prima della guerra del Peloponneso. A queste doma…
Recensione a G. Mariotta - A. Magnelli, Diodoro Siculo, Biblioteca Storica. Libro IV. Commento storico, Milano 2012, VII-XIV, 1-396, in Erga-Logoi 2/2013, 1-4.
Recensione al commento storico della Biblioteca Storica di Diodoro Siculo curato da G. Mariotta - A. Magnelli
La battaglia di Himera nelle Storie di Erodoto e il sincronismo con Salamina
The very short report of the battle of Himera given by Herodotus’ Histories seems to have the primary aim of supporting a widespread tradition among the inhabitants of Sicily (still circulating at the time when the historian lived) about the true reason preventing Gelon from siding with the Hellenic League against Persians: he was impelled to engage in the battle of Himera, which took place the very same day as the sea battle of Salamis. No celebratory intent emerges from the account of Gelon’s and Theron’s victory over the Carthaginians, since Herodotus wants to report all the versions known to him about the explanations given to Gelon’s refusal to join the Hellenic League; there is no roo…