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S Tortorella
Il dovere e i λογοι della ragione. Un confronto tra Kant e Fichte.
Immanuel Kant. Il tempo interno del miglioramento: un paradigma del progresso storico?
Il soggetto kantiano, per sapersi morale, deve potersi pensare come un soggetto che non ha fine nel tempo sensibile: per pensarsi secondo questa forma dell’intelligibile egli postula una durata infinita della sua personalità. Con ciò si apre un orizzonte di senso immaginabile soltanto in un ‘futuro aperto’ e dilatato all’infinito: in questa dimensione temporale specifica trova senso l’esercizio morale di ogni individuo. La designazione temporale dell’immortalità dell’anima come durata infinita (unendliche Dauer) e il progresso intelligibile che è connesso al postulato mostrano un’interessante processualità inerente alla dimensione intelligibile - non spazio-temporalmente condizionata - dell…