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AUTHOR
Giorgio Palumbo
L' homo conjecturalis e il senso del bene
L'enigma della responsabilità. Riflessioni sul "non si sa da dove"
Il lavoro mette in luce come l''inquietudine della responsabilità, nella attuale temperie filosofica, sia spesso considerata una dimensione tanto irrinunciabile quanto difficile da giustificare in termini fondativi. Diventa allora necessario sia potenziare lo sguardo critico riguardo a modi riduttivi di voler "spiegare" l''enigma dell''esperienza morale, sia lasciare emergere e interrogare le implicazioni più spiazzanti della nostra avventura etica.
L'incondizionato e l'ambiguo. A proposito di "lasciate che l'uno e l'altra crescano insieme".
Il saggio prende spunto dalla parabola evangelica del grano e della zizzania, per una riflessione sul rapporto tra principio del bene e impronta dell’ambiguo. In dialogo critico con la “saggezza dell’incertezza” (M. Kundera) e attraverso riferimenti a Kant, Nietzsche e alla sensibilità etica post-moderna, ci si domanda se le chances e i rischi che comporta l’ambiguità insita nella condizione esistenziale lascino riconoscere il senso inequivocabile e incondizionato di un dono che interpella. Ovvero un attestarsi del bene di cui l’ambiguo è via di conferma senza potersene fare misura.
Osservazioni biologiche su Tomicus destruens Wollaston (Col. Scolytidae) su Pinus halepensis nella Sicilia occidentale'
Finitezza e crisi del senso. La nostra insecuritas e il richiamo dell'assenza
Inquietudine del dubbio e luce del bene. Le risorse argomentative della misericordia
Lo stile laico, proprietà di nessuno e impegno chiesto a tutti
Timore di Dio e autorevolezza del bene
Il senso laico. Immanenza e contingenza contro teologia politica
Suggestioni teologiche del pensiero della finitezza
Esperienza morale e possibilità di Dio
Etica del finito ed economia della salvezza
L'etica della finitezza viene messa a confronto con la tradizionale economia cristiana della salvezza, a partire dall'idea di Natoli di una "salvezza senza fede"
Corpo e trascendenza
Il lavoro universitario: responsabilità laiche e sollecitazioni della fede
Spiazzare e difendere il soggetto. La via fenomenologica in Levinas
Il lavoro evidenzia come in Levinas, nel nome di una fenomenologia dell''incontro con il volto dell''altro, sia presente sia il ridimensionamento radicale di ogni primato della soggettività rappresentativa, sia il ritrovamento e la difesa del soggetto quale luogo sconvolto-custodito dall''irruzione dell''Infinito.
Qualche riflessione in tema di biotestamento
Le ragioni del bene tra gratuità e contingenza
Riflessione sulle due nozioni di gratuità e contingenza da una prospettiva che riguarda e interroga il nostro orientamento al bene.
Il cuore sospeso della laicità
Il Dio sospeso
Riflessioni sul significato della proposta "anateistica" di R. Kearney
Prendere misura dall'indisponibile. Habermas e la natura umana
Coscienza laica e timore di Dio
Responsabilità che misura il tempo, responsabilità consegnata al tempo. Una possibile aporia nel pensiero di Levinas
Il valore della verità e l'ombra di Dio. La sfida di Nietzsche
Cosa ha il potere di inquietarmi? Ovvero: la leggerezza della responsabilità
Impegno comunicativo e senso dell'universale
Pathos della verità e respiro della finitezza
L'etica della finitezza come sfida all'esperienza della fede
Comunità e riconoscenza
Tra riconoscenza ed emancipazione: riflessioni sullo spirito della laicità
La cura dell'ingiustificabile. L'esistenza e il richiamo del mistero
interrogando l'etica del finito
Identità narrativa e dono teleologico in Paul Ricoeur
This essay examines the Ricoeurian idea of narrative identity, focusing on the ethical tension which characterizes this concept and which seems to reveal a teleological dynamism intimately marking the adventure of subjectivity. The implications of such telos – which is both a gift and a task – progressively emerge through the chapters of Ricoeur’s book Oneself as Another highlighting a selfhood capable of attestation facing the manifold dialectical game with otherness. With regard to the original sense of this challenging existential narrative, Ricouer – as this article points out – manifests an agnostic philosophical reserve, the meaning of which deserves special attention.