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Pierfrancesco Palazzotto

Venite adoremus. Natività d’arte nelle chiese di Palermo dal XII al XIX secolo

Il volume è il catalogo di una mostra sul territorio che ha seguito il principio del museo diffuso partendo dalle collezioni del Museo Diocesano di Palermo. L'iniziativa ha previsto l'individuazione di un tema fortemente legato al territorio e alla devozione e storia locali, come museologicamente richiesto per la natura del museo che la promuoveva. Sono stati dunque selezionate le opere che hanno composto un itinerario in città come rete di chiese diocesano in ognuna delle quali le stesse erano appositamente valorizzate. Il volume si compone di un saggio introduttivo e delle singole schede di catalogo, sviluppate con l'apposita bibliografia di riferimento, che hanno consentito di comporre u…

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Riflessi del gusto per la cineseria e gli esotismi a Palermo tra Rococò e Neoclassicismo: collezionismo, apparati decorativi e architetture

Il testo prende le mosse dal più importante contributo in ambito europeo sull’argomento, il volume di H. Honour stampato a Londra nel 1961 e a Firenze nel 1963. In quel saggio lo studioso vi afferma che uno dei più famosi episodi di cineseria a Napoli e nell’Italia meridionale, il salottino di Maria Amalia a Portici, fosse frutto di una personale iniziativa di gusto dei Borbone e non del clima generale nel Regno delle due Sicilie. Al contrario gli studi più recenti in ambito siciliano e napoletano mettevano in evidenza molti altri episodi pur meritevoli, ma in Sicilia mancava uno sguardo di insieme, che si è provato ad offrire tramite l’individuazione ed analisi di apparati esotici a Palerm…

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Nobili committenti: alle origini delle architetture neocarnilivaresche in Sicilia

Il testo ripercorre i momenti salienti della riscoperta nel XIX secolo delle architettura quattro-cinquecentesche di Matteo Carnilivari a Palermo. Vengono così passati in rassegna e descritti gli episodi più significativi, con la pubblicazione anche di disegni d'archivio inediti, che sono posti in relazione al gusto corrente per l'epoca a Palermo ovvero alla particolare attenzione al rinascimento locale.

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I Gravina di Montevago e la riscoperta di un monumento dimenticato

Il saggio, in occasione del restauro della tomba monumentale, ricostruisce tramite ricerche archivistiche le vicende del cantiere, del tutto ignote, e della famiglia committente, cui la consistenza dell'opera è profondamente legata per le ragioni esposte.

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Arredi artistici e mobilieri. Una rassegna come contributo allo studio dell'abitare a Palermo tra la fine del XVIII e la prima metà del XIX secolo

Il testo, esito della ricerca finanziata dall'Ateneo di Palermo, ha mirato a precisare e circostanziare le modalità con cui si modificò la produzione di mobilia artistica a Palermo a cavallo dell'abolizione delle maestranze, e segnatamente di quella dei falegnami. Essa è dunque il prosieguo dello studio intrapreso in precedenza sulla fondazione e organizzazione della maestranza citata. Qui si è cercato di mettere in evidenza come le singole specializzazioni, allora individuate, potessero evolversi rispetto alle rinnovate esigenze della committenza e conseguentemente di quelle commerciali. Si è verificata così la persistenza della precisa permanenza della specialità nei primi decenni dell'80…

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La Patrona contesa. L’iconografia di Santa Rosalia e le dispute della committenza religiosa a Palermo da Van Dyck a De Matteis

Il testo rilegge l’evoluzione dell’iconografia di S . Rosalia, patrona di Palermo a partire dal primo ritratto ufficiale voluto dal Senato di Palermo nel 1624. Riprendendo una nota querelle innescata apparentemente dalle monache dell’ordine di S. Basilio, che affermavano che la Patrona avesse parte delle loro fila. In realtà, come spiegato nel saggio, la contesa era sostenuta dai Gesuiti, insieme ai Benedettini, in funzione anti francescana, considerando che le prime immagini della Santuzza la ritraevano con il saio marrone legato con una corda, manifestando di conseguenza il valore eremitico nel percorso della sua santità e inevitabilmente richiamando l’abito di S. Francesco. Il contributo…

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I disegni dall’antico di Giuseppe Venanzio Marvuglia

Il saggio è il risultato di una lunga ricerca anche con indagini archivistiche nell’ambito di un PRIN con fondi MIUR 2004-2006, dal titolo Progettare la memoria. Architettura e monumento in Italia tra secondo Settecento e primo Novecento, coordinatore nazionale prof. Fabio Mangone, coordinatore locale prof. Maria Giuffrè. L’incrocio tra le fonti primarie e secondarie, tra le prime un intenso lavoro presso archivi locali, ha consentito di reinquadrare in maniera del tutto innovativa la biografia dell’architetto palermitano Giuseppe Venanzio Marvuglia (1729-1814), uno dei principali interpreti dell’architettura neoclassica in Italia fino ai neostili, e, in particolare, il suo cosiddetto “peri…

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Il Palazzo Senatorio

Si tratta di un sintetico percorso relativo alla storia del palazzo Senatorio di Palermo dal XIV al XIX secolo che comprende tutte le trasformazioni architettoniche e l'attuale consistenza con la descrizione delle sale principali del piano nobile e dei più significativi arredi ivi esposti.

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Il problematico restauro di Palazzo Pietratagliata a Palermo (1908-1945)

Il saggio ha affrontato in maniera analitica, soffermandosi anche sui contesti locali e nazionali, i restauri neomedievalisti novecenteschi che hanno interessato uno dei principali edifici tardogotici palermitani giunti sino a noi, seppur attraverso molte significative operazioni di ammodernamento distributivo e linguistico che ne fanno uno straordinario palinsesto dell'architettura palaziale palermitana tra XV e XVIII secolo. La ricerca ha preso le mosse dall'individuazione presso archivi pubblici e privati di una straordinaria e ricca documentazione inedita compulsata lungamente. In particolare si è lavorato sovrapponendo i documenti dei tre archivi Alliata di Pietratagliata, Palazzotto, …

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La collezione di disegni d’architettura dei Marvuglia nell’Archivio Palazzotto di Palermo. La formazione romana all’Accademia di San Luca (1747?-1759)

La finalità del testo è quella di ricostruire per la prima volta le vicende che avevano portato alla formazione del cosiddetto “Fondo Marvuglia” nell'archivio di disegni di architettura degli architetti Palazzotto di Palermo e di prendere in esame la consistenza del fondo in maniera analitica. Il testo, dunque, passa in rassegna minuziosamente la bibliografia precedente e riesce a disegnare dei nuovi contorni mettendo in dubbio che le date della permanenza a Roma dell'architetto Giuseppe Venanzio Marvuglia, fino ad allora acclarate e che sono state effettivamente smentite, da chi scrive, tramite il reperimento di nuovi documenti con uno studio successivo. Si è inoltre smentita un'altra opin…

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Giacomo Serpotta nella letteratura artistica

Il contributo passa in rassegna critica gran parte della bibliografia inerente allo scultore stuccatore palermitano Giacomo Serpotta (1656-1732) a partire dalla prima metà del XVIII secolo fino al 1934, anno in cui fu edita la monumentale opera di Filippo Meli con una consistente mole di documenti inediti. Risulta interessante che anche prima di questi volumi, base di tutti gli studi futuri, vi fossero molti testi altrettanto significativi che anche in tempi non sospetti avevano avanzato ipotesi interpretative sull'opera di Serpotta che tuttora possono considerarsi valide. Non è sfuggito che solamente ai primi del '900 il suo operato varchi i confini dell'isola per risultare oggetto di stud…

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Esemplari di revivals e arredi neogotici a Palermo nei secoli XIX e XX. Tra ricerca della modernità e “passatismo”

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Come coniugare azione educativa e finalità pastorale affinché il museo ecclesiastico divenga un luogo educativo di dialogo e confronto

Si tratta dell'intervento tenuto alla tavola rotonda, intitolata come sopra, che ha indicato alcuni aspetti "caldi" da approfondire e valorizzare per una corretta comunicazione culturale all'interno di una struttura museale ecclesiastica.

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Le Stanze dei Vescovi al Museo Diocesano di Palermo. Il riordinamento espositivo per il nuovo percorso

Il contributo illustra l’allestimento del nuovo Museo Diocesano di Palermo prendendo le mosse dalla storia del museo, descrivendo i criteri tipologici, tematici e cronologici utilizzati per i precedenti assetti negli anni 1927 (anno della fondazione), 1952 e 2004. Il progetto di ordinamento segue ai lunghi lavori di restauro del Palazzo Arcivescovile, integrando nel percorso il piano nobile secondo la tipologia della casa museo. Si vogliono così creare due canali di comunicazione museale, uno tradizionale e uno dissimulato nell’ambito delle splendide decorazioni e nei fastosi arredi del palazzo, fondato nel secondo quarto del XV secolo dall’arcivescovo Simone Beccadelli di Bologna (1434-144…

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Alessandro Emmanuele Marvuglia (1771-1845)

Il saggio è l’esito di un’approfondita ricerca sull’architetto palermitano Alessandro Emmanuele Marvuglia (1771-1845), figlio del più noto Giuseppe Venanzio (1729-1814). La ricerca ha consentito di inquadrare l’importante personalità in maniera molto più ampia di come non si sia stato fatto fino ad allora, così da valutare la caratura del personaggio anche nell’ambio del processo di diffusione della cultura neoclassica a partire dalle accademie romane, come quella della Pace di cui il Marvuglia fu un protagonista. La revisione del materiale bibliografico alla luce di documentazione archivistica inedita (tra cui numerosi disegni autografi) ha dato luogo anche ad alcune novità tra le quali i …

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Un museo en plein air. Frammenti di storia allo Spasimo di Palermo

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Il restauro del monumento Gravina Bonanno di Montevago nel camposanto di S. Orsola a Palermo

Oggetto della pubblicazione è la tomba mausoleo nel cimitero di S. Orsola di Palermo per Pellegra Gravina Bonanno di Montevago, ultima discendente ed unica erede dei principi di Montevago, tra i cui congiunti erano illustri personalità come il generale Federico Carlo Gravina (lo sconfitto della battaglia di Trafalgar) e il Cardinale Pietro, arcivescovo di Palermo. Il monumento, che si configura come un tempio distico in antis dorico siculo e risente anche di influenze canoviane, viene qui attribuito alla progettazione dell’architetto Emmanuele Palazzotto (1798-1872), autore di importanti architetture a Palermo, tra cui i campanili neogotici sul Palazzo Arcivescovile, e all’esecuzione di Giu…

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L’Archivio Palazzotto: tre secoli di architettura a Palermo

Il testo tratta dell'Archivio di disegni di architettura degli esponenti della famiglia Palazzotto di Palermo. Viene innanzitutto ricostruita la storia della letteratura periegetica sull'archivio, a partire dalle fonti nel XIX secolo fino alle pubblicazioni che nel corso del tempo ne hanno sempre più circostanziato i materiali. Contestualmente sono stati messi in evidenza i contributi dei principali studiosi che hanno compulsato le carte, la consistenza dell'archivio e il ruolo degli ordinatori dei fondi. Il contributo si conclude con le biografie critiche dei principali architetti rappresentati nell'archivio dal XIX secolo a Palermo.

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Un capolavoro recuperato:Il San Vito di Giovanni Gili

L'articolo riassume brevemente le ragioni e gli esiti del restauro della statua rinascimentale di Giovanni Gili del 1532.

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Giacomo Serpotta nella chiesa di Sant'Orsola di Palermo. Studi e restauro

La monografia affronta in maniera interdisciplinare un'opera meno nota di Giacomo Serpotta, realizzata tra il 1695 e il 1696, all'interno della chiesa palermitana di Sant'Orsola. A dispetto dell'apparente consistenza come apparato minore, lo studio e il restauro, intersecando le conoscenze acquisite durante il cantiere, hanno posto in evidenza aspetti meno divulgati sia relativi alla tecnica, che all'iconografia (anche relativamente ad inediti modelli di riferimento), che all'interpretazione delle immagini simboliche. La ricerca, anche con il rinvenimento di documentazione inedita d'archivio, ha fissato le coordinate cronologiche dell'apparato plastico, in relazione al sito e alla produzion…

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Il difficile percorso nel recupero del Centro Storico di Palermo dal dopoguerra ad oggi

Il contributo è il completamento di una ricerca in parte esposta al Congresso Internazionale svoltosi a València (12-14 novembre 2013), cui lo scrivente è stato invitato a tenere una relazione sugli interventi di conservazione, tutela e restauro del Centro Storico di Palermo. Il molto complesso e vasto tema è stato affrontato cronologicamente mettendo in evidenza alcuni passaggi emblematici del diverso approccio degli organi di tutela e delle istituzioni politiche nel corso del tempo. Dalla conservazione selettiva del XIX secolo si passa, così, alla devastazione causata dai bombardamenti del 1943 e ai conseguenti importanti interventi di restauro molto significativi, fino all'abbandono prog…

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Il Seminario Arcivescovile

Si tratta di un sintetico percorso relativo alla storia dell'ex Seminario Arcivescovile di Palermo dal XVI al XX secolo che comprende tutte le trasformazioni architettoniche e l'attuale consistenza con la descrizione delle sale principali e delle decorazioni superstiti.

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Una proposta interpretativa per l'iconografia dell'oratorio della compagnia dell'Immacolatella di palermo

Il contributo, nell'ambito di un convegno sul Francescanesimo in Sicilia, si è appuntato sulla definizione della storia ed iconografia dell'oratorio della compagnia dell'Immacolatella di Palermo, decorato da Procopio Serpotta nel XVIII secolo. Dopo la ricostruzione delle vicende che portarono alla fondazione dell'antica compagnia e del relativo oratorio, con l'individuazione in appendice dell'inedito elenco dei superiori e congiunti, il saggio si sofferma sull'analisi delle immagini scelte dallo stuccatore palermitano, figlio di Giacomo, o da un teologo francescano che si suppone sia stato il vero artefice della progettazione iconografica. L'interpretazione che si offre, come oggetto di dis…

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Teoria e prassi dell’architettura neogotica a Palermo nella prima metà del XIX secolo

Il contributo espone l'excursus che ha portato la città di Palermo a contenere una delle maggiori concentrazioni di architettura neo-medievale in Italia e con datazioni molto precoci a livello nazionale. Difatti si parte dalla considerazione che da decenni veniva preso come esemplare particolarmente rappresentativo i cosiddetti Quattro Pizzi all'Arenella, realizzati dall'architetto Carlo Giachery tra il 1840 e il 1844. Tramite documentazione fornita da fonti primarie, a stampa o manoscritte, si è dimostra come invece quella fosse una delle ultime realizzazioni che sfruttarono le numerose precedenti esperienze assai significative, in cui però la critica locale non riusciva a riconoscere del …

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Architetture funerarie effimere a Palermo

Il saggio è stato commissionato specificatamente dai curatori del volume nell’ambito del PRIN per aggiungere un contributo relativamente all’argomento dell’architettura funebre in Italia riferita, però, a quella effimera particolarmente caratterizzata da un'ampia varietà. L’esperienza palermitana, meno nota di altre, è ricca di esemplari particolarmente significativi che attraversano i secoli toccando tutti i lessici riflessi del gusto che dal barocco giunge ai neostili. Lo studio si è soffermato su un arco temporale che va dalla seconda metà del ’700 alla prima metà dell’800, prendendo in esame fonti a stampa, cronache e materiale grafico inedito dell’archivio Palazzotto di Palermo in mani…

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Fonti, modelli e codici compositivi nell’opera di Giacomo Serpotta

Il testo ripercorre la produzione dello scultore palermitano Giacomo Serpotta soffermandosi in particolar modo sugli aspetti relativi alle fonti di riferimento per l'elaborazione progettuale, ai modelli e ai codici e temi plastici ricorrenti e identificabili come matrici personali.

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Santa Venera e la Pace: secoli di devozione, storia, cultura e società a Palermo

Si tratta di un saggio introduttivo al volume sulla compagnia della Pace con le relative opere d'arte e d'architettura volute da committenza preclara siciliana per la sede palermitana dell'organismo. Il saggio tira le fila dei contributi presenti nel volume offrendo alcune ipotesi interpretative aggiuntive su alcuni manufatti artistici e definendo i contesti culturali di alcuni interventi e della relativa aristocratica committenza. This is an introductory essay to the volume on the company of Peace with the related works of art and architecture commissioned by Sicilian preclars for the Palermo headquarters of the organism. The essay pulls the strings of the contributions present in the volu…

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Il “Fondo Pottino-Collura”. Per una storia delle collezioni del Museo Diocesano di Palermo

Il saggio è il risultato di una complessa ricerca d'archivio presso il fondo del Museo Diocesano di Palermo nell'Archivio Diocesano della città. Dopo aver passato in rassegna criticamente le vicende che hanno segnato i diversi allestimenti ed ordinamenti del museo dal 1927, con nuovi apporti tratti dalle fonti documentarie relativi all'attività dei singoli conservatori, sono stati esposti i risultati della ricerca volta ad individuare il traffico di opere d'arte che transitavano dal museo giungendo da chiese distrutte o non sicure per poi essere destinate ad altre chiese.

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Giacomo Serpotta. Gli oratori di Palermo. Guida storico-artistica

Il volume monografico prende in esame la vasta produzione di Giacomo Serpotta specificatamente all'interno del sistema degli oratori nella città di Palermo, edifici sacri di natura privata e di committenza laica ma religiosa, dunque con specifiche caratteristiche tipologiche e funzionali. La ricerca parte dall'identificazione degli oltre quaranta luoghi presi in esame, e prosegue con la ricostruzione storica, compresa la particolare committenza dei singoli monumenti, e degli apparati decorativi che investono tutta la sfera della produzione artistica, affrontata in sintesi anche nei capitoli introduttivi. Tutte le schede descrivono dettagliatamente gli oratori accompagnando il visitatore pas…

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Techinque and Inspiration in the work of Giacomo Serpotta Master of Ornament

Il saggio, elaborazione dell'intervento tenuto nel 2014 su invito al Collège de France di Parigi, ripercorre la carriera di Giacomo Serpotta, uno dei più importanti modellatori di stucco a livello europeo nel '700, a partire dalla sua formazione familiare e frutto della cultura locale, passando per il ruolo avuto dalle associazioni laicali a Palermo presso le quali intraprese l'attività, fino alla committenza dei religiosi locali. L'intervento ruota principalmente intorno alle possibili fonti di ispirazione del Serpotta, che si ritengono preminentemente romane, mettendo in evidenza alcune relazioni figurativamente sorprendenti con la cerchia degli scultori berniniani a Roma, tra cui l'Anton…

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Gli oratori e le chiese di Giacomo Serpotta

Il testo passa in rassegna critica alcune tra le principali opere dello scultore-stuccatore palermitano Giacomo Serpotta (1656-1732) con un percorso che parallelamente cerca di mettere in evidenza le novità nella sua produzione anche in relazione alla committenza e al gusto dei committenti.

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Una cronistoria rivisitata: i preziosi stucchi sacri di Giacomo Serpotta a Palermo e il ruolo della committenza laica devota tra Sei e Settecento

Il saggio pone in evidenza quello che, secondo l'autore, è una discriminante funzionale all'opera di Serpotta e che finora non era stata analiticamente presa in esame, cioè il ruolo della committenza per lo sviluppo della sua arte. La letteratura artistica relativa al maestro dello stucco palermitano, difatti, non aveva mai approfondito le relazioni con la committenza e se questa potesse avere avuto un ruolo rispetto alla fortuna dell'artista. La serrata rassegna cronologica delle sue opere, qui esposta, prendendo in esame tutta la documentazione edita finora punto per punto, dimostrerebbe che effettivamente non furono la Chiesa, intesa come istituzione secolare, o gli ordini religiosi, a s…

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I letti in lega metallica nella Palermo del XIX secolo: premesse storiche per una catalogazione in funzione museale

Oggetto della ricerca è stata una particolare produzione artistico-industriale a Palermo, quella dei letti in lega metallica. Nonostante se ne sia persa memoria, già nella prima metà del XIX secolo, sulla scorta dell'influenza inglese, una cui consistente comunità era presente in Sicilia già dalla fine del secolo precedente, si assiste alla realizzazione in loco di letti in rame o altri metalli che prendono sempre più spazio, rispetto a quelli tradizionali, per gli indubbi vantaggi pratici ed economici. La diffusione è tale che alcuni elementi di arredo diventano parte del patrimonio culturale e del gusto locale, come le culle in rame e ottone. L'articolo si muove in questo solco ricostruen…

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Tradizione e rinnovamento nei primi apparati decorativi barocchi in stucco di Giacomo Serpotta a Palermo (1678-1700)

Il testo rilegge in maniera originale una questione centrale, pertinente alla prima fase produttiva dello stuccatore Giacomo Serpotta (1678-1700), il principale scultore barocco siciliano, cioè quanto l'artista fosse da considerarsi una meteora nell'ambito del contesto locale, e di conseguenza del tutto disincagliato da quello (come voleva molta della letteratura artistica opportunamente citata che lo ascriveva alla categoria del genio), o se fosse possibile un'interpretazione diversa. I diversi fronti presi in esame, la tradizione e l'innovazione nell'opera di Serpotta, sono esplicati con un costante rimando alla letteratura periegetica più remota, spesso tralasciata, che talora aveva prop…

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Nuove acquisizioni al Museo Diocesano di Palermo. Il San Vito di Giovanni Gili

Il contributo affronta in maniera pluridicisplinare, durante il cantiere di restauro, l'ignota statua lignea di S. Vito di cui ricostruisce vicende storiche, analisi storico-artistica e attribuzione, precisando alcuni aspetti relativi ad una datazione tradizionale ritenuta erronea. Il lavoro contribuisce a riscoprire la figura dello scultore di legno Giovanni Gili, uno dei principali artisti del rinascimento in Sicilia occidentale.

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Gli Oratori di Palermo

Il volume è il frutto di una lunga ricerca che per la prima volta aveva inteso prendere in esame una peculiare forma di edilizia sacra presente a Palermo, gli oratori, organismi più antichi e con differenti committenze, sviluppo e funzionalità rispetto agli omologhi più noti dei Filippini. L'analisi delle fonti manoscritte primarie e secondarie, della bibliografia edita e di una ricerca archivistica a tappeto, hanno consentito di tracciare un quadro esauriente che ha chiarito le modalità inerenti alla fondazione di queste architetture, nonché alla loro sistemazione decorativa, essenzialmente conseguente alla particolare committenza che ne favoriva la costruzione. Senza entrare nei dettagli,…

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Andrea del Brescianino e Giovanni Gili restaurati al Museo Diocesano di Palermo

Contiene quattro saggi di cui due dedicati al restauro della tavola di Andrea Del Brescianino e altrettanti rivolti allo studio tecnico e storico-artistico sulla scultura lignea rinascimentale di San Vito di Giovanni Gili.

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I tesori provenienti dagli oratori

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Palermo. Guida agli oratori. Confraternite, compagnie e congregazioni dal XVI al XIX secolo

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Anton van Dyck e la Crocifissione Villafranca di Palermo

Il volume è composto da un saggio storico-artistico e da un saggio tecnico-scientifico inerente al restauro della tela con la Crocifissione, presente nella collezione dei principi di Villafranca di Palermo. I testi prendono in esame, confermandola, l'attribuzione di tradizione familiare e storica al pittore fiammingo Anton van Dyck, presente a Palermo tra il 1624 e il 1625, in ragione delle indagini diagnostiche, che il restauro ha offerto, e di considerazioni storico-artistiche. Nello specifico il saggio storico-artistico prende in esame il tema della Crocifissione di Van Dyck e da Van Dyck, forse per la prima volta pubblicando un’ampia rassegna di esemplari presenti in collezioni pubblich…

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Palazzo Termine Pietratagliata tra tardogotico e neostili. Archivi, cantieri, protagonisti a Palermo

Il volume indaga uno dei principali edifici tardogotici palermitani giunti sino a noi, seppur attraverso molte significative operazioni di ammodernamento distributivo e linguistico che ne fanno uno straordinario palinsesto dell'architettura palaziale palermitana tra XV e XVIII secolo. La ricerca ha preso le mosse dalla individuazione presso archivi di famiglia di una straordinariamente ricca documentazione inedita. Questa ha consentito di addivenire alla risoluzione di alcune importanti questioni di storiografia siciliana relative a datazioni e a determinate soluzioni formali e strutturali, nell'ambito però di una più ampia ricostruzione delle vicende progettuali e di cantiere, tra fondazio…

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Il Museo Diocesano a sei anni dalla sua riapertura

Riporta un breve analisi delle iniziative sviluppate dal Museo Diocesano di Palermo tra il 2003 e il 2009.

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Aspetti museologici del Regio Museo dell'Università di Palermo

Il contributo è l’esito a stampa di una ricerca del 2007 relativamente all’assetto museologico del Regio Museo dell’Università di Palermo in rapporto al profondo cambiamento di impostazione e obiettivi che avverrà con l’unità d’Italia. Viene presa in analisi la formazione del Regio Museo dell'Università e la sua evoluzione sulla base dell'orientamento politico, e di politica culturale, che ha consentito l'arricchimento delle sue collezioni anche con donazioni da parte dei sovrani Borbone. Proprio queste mettono in evidenza il ruolo cui era destinato il museo, almeno secondo le iniziali intenzioni degli amministratori e dei rappresentanti del Governo, che prevedevano incameramenti "spontanei…

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Alle radici dell’Industrial Design: la Fonderia Artistica Gallo a Palermo nella prima metà del XIX secolo

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Les confréries commanditaires et le stucs de Giacomo Serpotta dans les églises et oratoires de Palerme

Il saggio è stato commissionato specificatamente dai curatori del catalogo, che ha per argomento il ruolo della confraternite in ambito mediterraneo. In questo senso lo studio ha inteso approfondire l’opera di Giacomo Serpotta (Palermo 1656-1732) non solo dal punto di vista formale, compositivo, esecutivo e didascalico, ma anche in ragione del ruolo che potessero ricoprire il committenti. La questione da cui si è partiti, per questo primo approccio al tema, in seguito approfondito ed ampliato, è stata se la committenza delle associazioni laicali potesse avere avuto un ruolo preponderante e, dunque, particolarmente significativo per gli esordi di colui che è considerato uno dei principali sc…

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Cronache d’Arte ne “La Cerere” di Palermo (1823-1847)

Il contributo ha passato in rassegna tutte le annate di un periodico siciliano, “La Cerere”, organo ufficiale del governo borbonico (1823-1847), quindi fonte estremamente utili per verificare le linee di tendenza della critica d'arte nella prima metà del secolo a Palermo, considerando che i collaboratori erano alcuni dei principali conoscitori attivi a Palermo. Lo spoglio dei quotidiani ha interessato tutti i 25 anni della collezione individuando episodi particolarmente significativi, nonché cronache sull'attività edilizia e storico-artistica a Palermo, molto importanti per la ricostruzione del tessuto culturale locale.

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Il fasto del Catai a Palermo tra il 1752 e il 1790

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Museo Diocesano di Palermo

Il testo espone la storia del Museo Diocesano di Palermo, e gli assetti museologici a partire dalla fondazione nel 1927 (Di Natale) e il resoconto sulle attività intraprese museologiche messe in opera dalla riapertura nel dicembre del 2003 (Palazzotto).

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Opere dell’Albergheria al Museo Diocesano

L'articolo sintetizza il lavoro affrontato per la mostra sul quartiere dell'Albergheria di Palermo, organizzata dalla Fondazione Salvare Palermo. Si mettono il rilievo le opere d'arte che nel corso dei decenni sono pervenute al Museo Diocesano di Palermo da quella porzione di territorio palermitano.

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Architettura Sacra a Mezzojuso. Il gusto della tradizione tra barocco e neostili

Il contributo prende in esame alcune delle principali architetture sacre del paese dell’entroterra palermitano di antiche storia e cultura. Si mettono in evidenza in particolar modo i rifacimenti neomedievali nei restauri delle chiese rispettivamente di rito latino e di rito greco e come il neogotico fosse inteso quale stile arcaizzante e identitario. Si approfondisce la figura del progettista.

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L'Archivio Palazzotto, Palermo

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Verso il nuovo Museo Diocesano di Palermo: il progetto museologico della “Galleria Arcivescovile"

Si tratta della relazione sintetica che introduce il progetto museologico per il nuovo museo diocesano di Palermo di prossimo allestimento.

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In ricordo di Donald Garstang

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La compagnia dei Bianchi e gli oratori come segno e memoria della realtà sociale e culturale della Kalsa

Il contributo ripercorre e approfondisce gli aspetti storici della compagnia dei Bianchi, fondatrice dell'oratorio eponimo nel XVI secolo, anche in relazione a fonti iconografico-documentarie, e quelli artistici riscontrabili nel monumento tra XVII e XVIII secolo. In questa parte si offre la lettura iconografica e iconologica dell'apparato scultoreo dello scalone monumentale e di quello pittorico dell'aula oratoriale.

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Breve nota sui criteri museologici per il nuovo ordinamento del Museo Diocesano di Palermo

Il contributo mette a fuoco i criteri ordinativi per il nuovo assetto museologico del Museo Diocesano di Palermo, del quale l’autore è il curatore scientifico. Si precisano gli elementi che hanno condotto alla ridefinizione dell’identità del museo, rispetto ai cinque allestimenti precedenti e in relazione all’apertura al pubblico del piano nobile del Palazzo Arcivescovile, sede museale, e degli arcivescovi nel corso dei secoli. La missione che ne consegue viene esplicitata in relazione allo spirito che deve informare i musei ecclesiastici e sulla base di un principio di contemporaneità che esula dalla periodizzazione delle opere e le trascende. The contribution focuses on the ordering crite…

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Per uno studio sulla Maestranza dei Falegnami di Palermo

Il saggio ricostruisce per la prima volta la storia dell'antica corporazione dei falegnami di Palermo, fondata nel 1499, tramite una lunga ricerca archivistica che ha consentito di individuare le diverse specializzazioni della stessa, le modalità relative all'inserimento nella professione. Al termine del testo è un corposo elenco ricco dei nomi di falegnami fino al XVIII secolo, che sono stati riscontrati durante a ricerca con la specifica specializzazione che comportava una produzione settoriale e non diversificabile.

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L'antico Seminario dei Chierici

Il contributo ricostruisce i momenti salienti della fabbrica dell'antico Seminario Arcivescovile di Palermo, a partire dalla fondazione, nel XVI secolo, fino agli adeguamenti e alle trasformazioni del XX secolo. Il testo si sofferma sulle rilevanze storico-artistiche dell'edificio che sono sopravvissute nell'ambito della ricerca sulle sedi di archivi storici sull'asse del Cassaro di Palermo.

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La committenza degli Alliata e il ritorno all’ “antico”: un restauro emblematico - The Alliata family and the return to "antiquity": an exemplary restoration

Il saggio, primo approccio su un argomento affrontato molto più ampiamente due anni dopo, tratta dell'annoso restauro in stile del quattrocentesco Palazzo Pietratagliata di Palermo condotto a partire dal 1908 e concluso solamente intorno al 1930. La ricerca pubblicata è stata condotta all'Archivio Centrale dello Stato di Roma, all'Archivio della Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Palermo, nell'Archivio di casa Pietratagliata e nell'Archivio Palazzotto di Palermo, al fine di produrre notizie del tutto inedite e di rivedere radicalmente quanto finora affermato dalla letteratura artistica sull'argomento.

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Note e riflessioni a margine di un'opera riscoperta

Il contributo prende in esame, in maniera multidisciplinare in occasione del cantiere di restauro, un dipinto tradizionalmente attribuito al Van Dyck, ricostruendo le vicende storiche dell'opera a partire dalle prime fonti ottocentesche e compiendo un'analisi storico-artistica sulla pittura, specificatamente tramite l'osservazione delle tecniche esecutive, e in relazione alla diffusa iconografia di cui si propone un ampio repertorio.

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Dal Museo della Regia Università al Museo Nazionale di Palermo

Il contributo, richiesto dalla direzione della Galleria Regionale di Palazzo Abatellis in occasione dei 60 anni del nuovo museo, ripercorre le tappe che portarono alla formazione delle collezioni museali, a partire dalla donazione del principe di Belmonte con la creazione del Museo della Regia Università, passando per le donazioni dalle collezioni dei sovrani Borbone (Ferdinando I, Francesco I e Ferdinando II delle due Sicilie), fino a quelle di alcuni tra i più rinomati nomi del Regno, autori di altri doni di pezzi provenienti dalla proprie raccolte, come il principe Lucchesi Palli di Campofranco e il marchese Haus.

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L’architettura neogotica nella Sicilia occidentale nella prima metà del XIX secolo: le ragioni degli artisti e il ruolo della committenza

L'intervento ha preso in esame i principali esempi di architettura neogotica a Palermo nella prima metà del XIX secolo provando a rilevare al di là del ruolo degli architetti anche il contributo della committenza. Si è cercato di dimostrare come la committenza, dai Borbone agli esponenti della nobiltà locale, pur con intenti divergenti, mirassero ad esiti analoghi che giustificano lo straordinario fiorire di architetture neomedievali a Palermo con datazioni di notevole precocità rispetto agli episodi continentali.

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I “camerini di porcellana” a Palazzo Comitini. Una significativa variante tra le cineserie della Palermo rococò

Il saggio approfondisce un andito molto particolare del grandioso palazzo dei principi Gravina di Comitini, ovvero le salette dette “gabinetti di porcellana”. Esse sono un sintomatico esempio di aggiornamento culturale dei committenti secondo la moda e il gusto della cineserie dovuta anche alla smania collezionistica di porcellane cinesi (o europee in stile) che a Palermo, diversamente da quanto si credeva alcuni decenni fa, era molto estesa e competeva in grandiosità con i maggiori esemplari di porzellankammer europei, francesi e tedeschi. Ciò che emerge da questo contributo è la sincronia dell’aristocrazia palermitana con i fenomeni mondani d’oltralpe e la loro precisa attenzione a quei e…

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Une singulière « invention » à Palerme a la fin du XIXe siècle : le mobilier néo-normand

Il saggio ha affrontato un argomento pregnante per la culturale palermitana in stretta connessione con quanto accade, per diverse ragioni, in altre regioni europee, ovvero la riscoperta del medioevo normanno come fonte di ispirazione per il gusto e fondamenta di ipotesi ideologiche storiche e politiche che si traducono in fatti d’arte. Nel caso specifico è stata illustrata la singolarissima esperienza di un “intellettuale” palermitano quasi del tutto dimenticato, Andrea Onufrio, che sulla scorta di questo clima produce arredi handmade con una tecnica da Art & Craft che vuole proprio opporsi alla realizzazione industriale e banalmente seriale degli stessi in funzione di una nuova “aristocraz…

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Emanuele Palazzotto

Il contributo traccia la biografia con notazioni storico-critiche dell'architetto Emanuele Palazzotto (1886-1963), attivo a Palermo prevalentemente nella prima metà del Novecento. La ricerca è stata effettuata anche su fondi d'archivio sia fonti che disegni autografi, al fine di tracciare un ampio ed inedito panorama professionale.

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Donald Garstang palermitano di Londra

Si tratta di un breve articolo per ricostruire criticamente la biografia sullo studioso contemporaneo e critico d'are americano Donald Garstang, autore di testi sul barocco palermitano e in particolare su Giacomo Serpotta.

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Dal collezionismo privato al museo: la metamorfosi della Pinacoteca Fardelliana e del Museo Pepoli a Trapani tra il XIX e il XX secolo

Il testo prende in esame la storia, la consistenza e l’organizzazione di due importanti collezioni d’arte trapanesi: la collezione del generale Giovan Battista Fardella e quella del conte Agostino Pepoli. La prima, donata al comune di Trapani ed esposta inizialmente nel Collegio dei Gesuiti, dà vita contestualmente alla Pinacoteca e Biblioteca Fardelliana (210 opere d'arte), la seconda è un'incredibile congerie di opere ed oggetti raccolti in maniera indefessa dal conte, che finiranno per sua volontà in un’altra struttura pubblica che assorbirà la prima: il museo Agostino Pepoli. La ricerca, dunque, individua e prende in esame tre singoli momenti esemplari e ritenuti salienti per la raccolt…

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Un mobile neoclassico palermitano

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Tutela e restauro dei monumenti nella Palermo post-unitaria: un esempio tra teoria e pratica

Il testo espone i primi risultati di una linea di ricerca volta a prendere in esame le attività di restauro poste in essere a Palermo a partire dall'unità d'Italia e fino alla II Guerra Mondiale. Tramite una ricerca archivistica svolta all'Archivio Centrale dello Stato di Roma, viene pubblicato ed esaminato criticamente per la prima volta l'inventario ottocentesco dei monumenti nazionali riferito alla città di Palermo. Si propone anche un esempio pratico di restauro attuato in città nei primi tre decenni del Novecento per verificare la pratica effettiva del restauro da parte degli organi di tutela locali e ministeriali.

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La realtà museale a Palermo tra l’Ottocento e i primi decenni del Novecento

Il contributo, connesso all'attività di Enrico Mauceri, oggetto del convegno, ripercorre alcune tra le principali tappe che hanno segnato la formazione, composizione e sviluppo del Museo Nazionale di Palermo. In sintesi sono individuati alcuni momenti molto importanti dal punto di vista museologico. Il primo si risolve nella figura di Antonino Salinas, per lungo tempo direttore, che è il vero artefice di un museo onnivoro e onnicomprensivo, volto alla rappresentazione di tutto quanto potesse rappresentare al meglio la Sicilia. Ciò comportò conseguentemente l'abbandono della velleitaria ambizione del precedente Museo dell'Università, primo nucleo dell'attuale, di porsi come museo di Belle Ar…

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Giacomo Serpotta e la compagnia dell'orazione della morte in Sant'Orsola

Il saggio compie un'analisi storico-artistica degli apparati di Giacomo Serpotta all'interno della chiesa di S. Orsola di Palermo, con particolare attenzione alle tecniche esecutive e proponendo un'analisi ed interpretazione dell'iconografia in relazione alla committenza.

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Sulla conservazione e il restauro dell'oratorio di S. Lorenzo e degli stucchi di Giacomo Serpotta a Palermo: un inedito carteggio dei primi decenni del Novecento con il contributo di Ettore Modigliani

Il testo raccoglie parte della ricerca effettuata durante il PRIN 2009 sulla ricognizione ed analisi della conservazione di opere d'arte di area francescana nella Sicilia Occidentale. Il lavoro si è soffermato principalmente su due oratori palermitani di ambito francescano (e adiacenti alla principale sede dei padri conventuali), S. Lorenzo e Immacolatela, decorati rispettivamente da Giacomo Serpotta e dal figlio Procopio nella prima parte del XVIII secolo. Oltre alla descrizione dei siti e alla proposta di una lettura iconologica del secondo oratorio, ci si è impegnati nella ricerca di documentazione che potesse attestare antichi interventi di restauro, materiale che si è rinvenuto all'Arc…

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Sante e Patrone. Iconografia delle Sante Agata, Ninfa, Cristina e Oliva nelle chiese di Palermo dal XII al XX secolo

Il volume è il catalogo di una mostra sul territorio che ha seguito il principio del museo diffuso partendo dalle collezioni del Museo Diocesano di Palermo. L'iniziativa ha previsto l'individuazione di un tema fortemente legato al territorio e alla devozione e storia locali, come museologicamente richiesto per la natura dell'istituzione che la promuoveva. Sono state, dunque, selezionate le opere che hanno composto un itinerario in città come rete di chiese diocesane in ognuna delle quali le stesse erano appositamente valorizzate. Il volume si compone di un saggio introduttivo e delle singole schede di catalogo, sviluppate con l'apposita bibliografia di riferimento, che hanno consentito di c…

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I luoghi dei viaggiatori

Il saggio prende in esame la vastissima letteratura periegetica relativa al Grand Tour tracciando un percorso concentrato su alcuni dei temi che all'autore appaiono battuti con maggiore frequenza da molti dei protagonisti dei diari di viaggio. Viene, quindi, effettuata una selezione stringente su alcuni passaggi topici, corredati da specifiche citazioni, a partire da Michal Jan Borch, da Goethe e da Patrick Brydone, senza tralasciare Hoüel e tanti altri ancora, fino a Oscar Wilde. Le diverse osservazioni, anche sui medesimi luoghi, creano un tessuto di echi che dal passato ritornato tuttora, e che formarono l'idea di una Sicilia misteriosa, terra di frontiera primigenia, mitopoietica e cull…

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Andrea del Brescianino e Giovanni Gili restaurati

Il volume, che fa parte di una collana seguita da un prestigioso comitato scientifico internazionale, affronta in maniera interdisciplinare il restauro e lo studio storico artistico di due opere del Museo Diocesano di Palermo. Il metodo utilizzato, invalso tra le buone pratiche nell'ambito delle teorie del restauro, ha incrociato e confrontato le informazioni derivanti dal cantiere di restauro - osservazioni dirette, analisi chimiche microinvasive, indagini di vario genere - con le osservazioni di natura formale e più pertinenti allo studio storico-artistico, di concerto alla ricerca storica e documentaria. Il risultato è stato del tutto innovativo in entrambi i casi. Il primo contributo ri…

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L’Oratorio del Rosario in San Domenico

Si tratta della prima monografia sul famoso oratorio stuccato da Giacomo Serpotta nel secondo decennio del XVII secolo. Il volume ricostruisce le vicende relative alla fondazione a partire dalla compagnia committente dei lavori nel 1568. Si individuano i lacerti di stucco dovuti all'intervento precedente di Pietro Novelli e i passaggi che portano al Serpotta, di cui è descritto l'intero apparato dal punto di vista iconografico e con una nuova lettura iconologica. Non viene tralasciata l'importante quadreria con Van Dyck, Giovan Andrea De Ferrari, Borremans, frutto di una vena collezionistica, di cui si offrono nuove attribuzioni e spunti per successivi approfondimenti, anche tramite fonti i…

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L'Archivio di Stato

Si tratta di un sintetico percorso relativo alla storia dell'ex Noviziato dei Teatini di Palermo, poi Archivio di Stato dal XVI al XX secolo che comprende tutte le trasformazioni architettoniche (tramite anche inediti documenti) e l'attuale consistenza con la descrizione delle sale principali e delle decorazioni superstiti

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Il Brescianino ritrovato. Un’opera d’arte del ’500 nel Museo Diocesano di Palermo

Il contributo, tramite un approccio pluridisciplinare, affronta lo studio di una tavola del primo quarto del '400 di oscura provenienza, ricostruendo la provenienza, individuando la letteratura critica in merito, e restituendo l'attribuzione al pittore attivo a Siena.

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Argan e Giacomo Serpotta

Il testo, frutto dell’intervento tenuto alla giornata di studi su Giulio Carlo Argan, docente di Storia dell’Arte all’università di Palermo tra il 1955 e il 1959, prende in esame un suo breve ma fondamentale contributo sullo scultore-stuccatore palermitano Giacomo Serpotta (1656-1752) scritto nel 1957. L’analisi critica del testo, interpretando la densità dei concetti espressi dal critico e storico dell’arte, mette in evidenza gli aspetti salienti della critica arganiana sull’argomento. Si rileva come Argan voli subito molto alto ed tracci delle interpretazioni ancora estremamente valide, come anche alcune letture complesse e di certo avvincenti, che pongono in ulteriore luce l’arte del mae…

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Il Museo Diocesano di Palermo

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Un cantiere di conoscenze per il Museo Diocesano di Palermo: restauro e ricerca storico-artistica

Il contributo ripercorre le tappe che hanno portato alla creazione del laboratorio di restauro all’interno del Museo Diocesano di Palermo a partire dalle prime operazioni di recupero ancora a museo chiuso, fino all’ubicazione del primo laboratorio temporaneo e a quello definitivo. Vi si rimarca come i restauri delle collezioni siano stati orientati a monte da precise scelte museologiche nell’ambito del progetto di nuovo ordinamento, secondo le proposte del curatore scientifico del museo, nei limiti delle sue prerogative e delle scelte autonome della direzione al di là delle competenze specifiche proprie.

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Sanseverino Bartolomeo

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scheda II.2: Giuseppe Venanzio Marvuglia, tempio dei Dioscuri al Foro, Roma

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scheda II.4: Giuseppe Venanzio Marvuglia, Modiglione in chiave dell'arco di Tito, Roma

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scheda II.1: Giuseppe Venanzio Marvuglia, rilievo sul campo di trabeazione di un tempio

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scheda 5.2.7, in La bella Italia. Arte e identità delle città capitali, catalogo della mostra (Venaria Reale, Torino, 17 marzo – 11 settembre 2011; Palazzo Pitti, Firenze, 11 ottobre 2011 – 12 febbraio 2012), a cura di A. Paolucci, Silvana editoriale, Milano 2011, pp. 222-223

Si tratta di una scheda storico-artistica di un importante pezzo di arredo barocco per il catalogo della mostra

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Mormino Pasquale e figlio

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scheda n. 65. Veduta di Palermo da Santa Maria di Gesù

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Lentini Giovanni

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Calandra

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scheda n. 209, Prozessionsbild der heiligen Agatha mit Tragsockel

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Porrizzo Giuseppe

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Palazzotto

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Martinez e Napoli Filippo

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scheda n. 66. Veduta di Palermo

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Testa Giuseppe

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Coco Salvatore

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Giacomo Serpotta, Allegoria della Musica

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scheda n. 67. Paesaggio con armenti

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Interguglielmi Antonio

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Tresca Giuseppe

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Di Paola Nunzio

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scheda 208, Reliquienbüste der heiligen Oliva

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La Parola Vincenzo

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Compagnie

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