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Giuseppe Lo Dico

Colpoisterectomia con colpocleisi per prolasso utero-vaginale completo nelle donne di età >65 anni

Obiettivo: riportare l’outcome obiettivo e soggettivo a lungo termine dopo colpoisterectomia con colpocleisi nelle donne avanti negli anni. Materiali e metodo: abbiamo condotto uno studio retrospettivo su 32 pazienti di età > 65 anni. Le caratteristiche delle pazienti, i dati dell’intervento e l’outcome obiettivo sono stati ottenuti dalla consultazione ambulatoriale delle cartelle cliniche delle pazienti. I dati soggettivi sono stati ottenuti mediante intervista telefonica standardizzata. Risultati: 32 pazienti di età compresa tra i 65 e gli 85 anni con prolasso utero-vaginale di 3° grado, durante un tempo di 6 anni, sono state trattate con colpoisterectomia, colpocleisi, duplicatura sub-ur…

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Su un caso di mola vescicolare ricorrente con malattia trofoblastica persistente

Viene riportato il caso di una paziente di 30 anni, nullipara, con terza mola vescicolare consecutiva, trattata con tre revisioni di cavità e tre cicli di chemioterapia con methotrexate per malattia trofoblasti-ca persistente. Sono discussi gli attuali orientamenti sulla patogenesi delle forme familiari ricorrenti e la possibile terapia per quelle pazienti con mola ricorrente che non siano portatrici di anomalie genetiche specifiche.

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Early onset Mirror Syndrome associated with foetal sacrococcigeal teratoma: a rare entity

In the mirror syndrome, maternal symptoms mime foetal and placental oedema. The pathogenesis is unknown. The most common etiologic associations are rhesus isoimmunization, twin-twin transfusion syndrome and viral infections. Few reports are associated to foetal tumors and particularly to sacroccoccigeal teratoma (SCT). Based on several published series, foetal SCT with placentomegaly and hydrops is almost universally fatal; foetal surgery is not typically offered for hydropic foetuses beyond 26 weeks of gestational age. Delivery of the foetus is the choise treatment when mirror syndrome is present with supporting the pregnancy until delivery is necessary for maternal indications or the foet…

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L'Isterectomia peripartum: la nostra esperienza

Obiettivo: determinare l’incidenza, l’indicazione e l’associazione con il parto cesareo dell’isterectomia peripartum (I.P.), la morbilità e la mortalità materna e neonatale. Materiale e metodo: sono stati esaminati tutti i casi di isterectomia peripartum osservati presso l’U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’A.O.S. S. Antonio Abate di Trapani dall’1/01/2001 al 31/05/2006. Risultati: sono stati eseguiti 13 interventi di I.P. pari al 2,26‰ parti di cui 46,1% come isterectomia totale, e 53,9% come isterectomia subtotale. Il 69,2% degli interventi praticati e stato eseguito in condizioni d’emergenza mentre il30,8% e stato programmato. Le indicazioni sono state: placenta previa acereta (38,4%)…

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Modificazioni morfo-strutturali placentari nel ritardo di crescita asimmetrico idiopatico [Morphological and structural placental changes in intrauterine growth-restricted fetuses]

Obiettivo: valutare le alterazioni dello sviluppo e della struttura dei villi conati di placente di gravidanze con ritardo di crescita fetale asimmetrico idiopatico (IUGR) tardivo. Pazienti e metodi: sono state esaminate 45 placente di pazienti con IUGR idiopatico con parto, per via vaginale o addominale, espletato dal gennaio 2001 al dicembre 2007. L’esame istologico è stato condotto secondo le linee guida del Gruppo Italiano di Anatomia Patologica. La diagnosi di IUGR è stata posta sulla base dell’evidenza clinica ed ultrasonica di ridotta crescita fetale e basso peso neonatale in associazione a riduzione del liquido amniotico e a placenta “matura” all’esame USG. Risultati: l’esame istol…

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Impiego dell'atosiban nella minaccia di parto prematuro

È stato condotto uno studio prospettico su 66 gravide con lo scopo di vlutare l'efficacia e la sicurezza dell'atosiban nel trattamento della minaccia di parto pretermine. L'efficacia tocolitica è stata valutata in termini di numero di donne che non hanno parrorito dopo 48 ore e dopo 7 giorni dall'inizio della terapia. La sicurezza del farmaco, invece, in termini di effetti collaterali materni e morbilità neonatale. Le pazienti che presentavano contrazioni uterine intense e persistenti (3 ogni 10 minuti) sono state suddivise in base alle modificazioni del collo in 3 gruppi. Il 1 gruppo è composto da 20 gravide con lunghezza del collo compresa tra 25-35 mm, il II gruppo è composto da 30 gravi…

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Il progesterone e la minaccia d'aborto: razionale, pratica ed evidenza

Xª In questo lavoro abbiamo rivisto ilpossibile ruolo della somministrazione di progesterone nella minaccia d’aborto, attraverso la disamina della funzione dell’ormone nel periodo pe-riconcezionale, del razionale della somministrazione, della pratica clinica attuale e della Medicina Basata sull’Evidenza.

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I tumori della mammella e/o dell’ovaio di tipo eredofamiliare: strategie di prevenzione nelle donne ad alto rischio

Numerosi fattori sono stati coinvolti nell’insorgenza del carcinoma mammario e dell’ovaio tra cui l’età, fattori ormonali e riproduttivi come l’età e il numero di gravidanze e l’utilizzo di contraccettivi orali e, in minor misura, fattori ambientali e stili di vita. Le possibilità per la gestione clinica delle pazienti considerate ad alto rischio di sviluppare carcinoma della mammella e/o dell’ovaio includono chirurgia profilattica (es. mastectomia bilaterale profilattica o ovarosalpingectomia bilaterale), chemioprevenzione (principalmente tamoxifene e raloxifene ma anche, più recentemente, inibitori dell’aromatasi nelle donne ad alto rischio in postmenopausa), cambiamenti nelle abitudini d…

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La consulenza genetica in oncologia: implicazioni biomolecolari e cliniche.

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Il sarcoma uterino: nostra esperienza

Gli Autori riferiscono su 7 casi di sarcomi uterini, di cui 3 casi di leiomiosarcoma, 2 casi di sarcoma misto, 1 caso di sarcoma stromale endometriale ed evidenziano che la diagnosi clinico-strumentale prechirurgica di sarcoma uterino è molto difficile. La terapia chirurgica rimane il trattamento principale. L'efficacia della terapia adiuvante chemioterapica deve essere ancora verificata. I dati riportati, in accordo con quelli della letteratura, confermano l'atteggiamento aggressivo del sarcoma uterino con alta incidenza delle recidive

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Données immunohistochimiques sur la presence de la Periostine dans le bourgeon dentaire dans un foetus humain de 13 semaines

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Sacrocolpopessia laparoscopica nel trattamento del prolasso della cupola vaginale: follow-up dopo 8 anni su 165 casi

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Diagnosi e trattamento endoscopico dell'endometriosi vescicale

L’endometriosi coinvolge l’apparato urinario in circa 1-2% dei casi e la sede più frequentemente colpita e la vescica. Obiettivo del nostro studio e la valutazione dell’efficacia e della sicurezza del trattamento laparoscopico in corso di endometriosi vescicole, attraverso l’analisi degli aspetti clinici prima e dopo l’intervento. Dal Giugno 2005 al Gennaio 2007, abbiamo trattato mediante chirurgia laparoscopica otto donne affette da endometriosi vescicale. In tre pazienti la lesione interessava ilde-trusore a tutto spessore ed è stata necessaria una cistectomla parziale; negli altri cinque casi il nodulo endometriosico era più superficiale ed e stata sufficiente una resezione extramucoca …

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