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Rambaldi S
Ancient Artistic Motifs on Italian Memorials from the Unity to the Aftermath of World War I
In the decades subsequent to the unification of the Kingdom of Italy, achieved in 1861 with the proclamation of Vittorio Emanuele II as the king of the new State, the Italian peninsula became covered with many commemorative monuments. These were devoted, first of all, to honour the men who played a leading role in the heroic deeds of the Risorgimento but also to remember the places where the major historical events occurred. Afterwards as well, the Italian State went on erecting memorials, in order to celebrate other facts and casualties, as it happened on the occasion of the unsuccessful colonial attempts in the African land and then, above all, after the World War I. Many of these commemo…
Two Borderline Works: The Miniature Classical Friezes by John Henning
The plaster replicas of two miniaturized reproductions of the Parthenon and Bassae friezes are preserved at the Plaster Cast Gallery of the Department Cultures and Societies of the University of Palermo. The original reproductions were made by the Scottish carver John Henning in the first decades of the 19th century. These artefacts, although they have seldom captured the attention of the archaeologists, are of particular interest and from manifold points of view.
Il cosiddetto Traiano di Ostra
Studio di una statua di età romana scoperta nel 1841 presso Ostra Vetere nelle Marche. Inizialmente ritenuta un ritratto dell'imperatore Traiano, la scultura rappresenta più verosimilmente un personaggio ignoto, ma comunque attribuibile allo stesso periodo.
Il recupero e la manutenzione della Gipsoteca di scultura antica del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo
The Department Cultures and Societies of the University of Palermo in Italy owns a collection of forty plaster casts of ancient sculpture, dating back to the age of the academic teaching of Antonino Salinas (1841- 1914). In the intentions of the great archaeologist of Palermo, the plaster cast collection was of unavoidable help to teach classical art, in line with the contemporary usages of the Italian and foreign Universities. In the following decades, as everywhere, the collection progressively ended up by losing its central position in the study of archaeology, according to the transformations and the developments of the discipline over the twentieth century. In the latest times, all the…
Premessa
Premessa alla raccolta di studi intitolata "Le gipsoteche didattiche di arte e architettura a Palermo. Recupero, conservazione e fruizione delle collezioni di calchi in gesso"
Alberi e culti. Un contributo all’analisi degli elementi paesistici nella scultura a rilievo di età romana
In the relief sculpture of Roman age, trees can perform different tasks, regardless of the type of monument they are represented in. In most cases trees are secondary elements, concurring to define the environment in which the carved scene takes place. But sometimes they assume a more important value and thus significatively contribute to the understanding of the content represented. A very interesting example in this regard we can see in a relief sculpted scene on a marble altar dedicated to the Matronae, coming from the Roman town of Angera, where four female devotees appear, engaged in a ritual dance under an oak. The comparison with other relief figurative scenes where landscape element…
I ‘dark sides’ dei sarcofagi romani
Le casse dei sarcofagi romani, di tipo urbano e occidentale, sono di norma scolpite su tre lati: la fronte, che accoglie la rappresentazione principale, e i due fianchi, provvisti di raffigurazioni secondarie e di estensione più limitata. Questo studio si concentra sui fianchi, i quali hanno solitamente suscitato un interesse minore, analizzandone le caratteristiche più ricorrenti e proponendone una classificazione tipologica, sulla base del rapporto che di volta in volta potevano instaurare con le fronti.
Postilla: una proiezione internazionale per la Gipsoteca del Dipartimento Culture e Società
Una descrizione del progetto internazionale "Fragile Leitbilder? Sammlungen historischer Gipsabgüsse als Dialogräume der Gegenwart", che ha visto coinvolte la Gipsoteca del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo e la raccolta di calchi in gesso dell'Institut für Klassische Archäologie und Antikenmuseum dell'Università di Lipsia in Germania, nell'ambito del programma "Hochschuldialog mit Südeuropa, 2019/2020" (DAAD – Deutsches Akademischer Austauschdienst).
Spunti di classicismo nei monumenti siciliani ai caduti della Prima Guerra Mondiale
Dopo la conclusione della Prima Guerra Mondiale, tutti i comuni italiani cominciarono a erigere monumenti celebrativi in onore dei soldati morti nell’immane conflitto. Un aspetto meritevole di speciale attenzione, in queste opere commemorative, è l’utilizzo molto rilevante di forme ed elementi derivati dall’antichità greca e romana. Singole iconografie e singoli schemi tipologici, opportunamente rielaborati, potevano infatti adattarsi anche ai nuovi contesti celebrativi e ne rafforzavano il significato. La Sicilia sembra essere un buon case study per mostrare le potenzialità di un’analisi di questo genere: nei centri abitati di questa regione, come in tutto il territorio nazionale, sono pre…
Pompei all'opera: iconografie romane nella Jone di Errico Petrella
All'interno degli studi dedicati alla storia della tradizione classica, non tutti i possibili campi di ricerca sono stati completamente esplorati. Un argomento scarsamente messo in evidenza è lo scenario delle opere che mettono in scena il mondo greco-romano. Tra le opere di ambientazione classica composte nel corso del XIX secolo, uno dei maggiori successi, anche se oggi quasi dimenticato, fu Jone di Errico Petrella (1813-1877). Il libretto di quest'opera (eseguita per la prima volta a Milano, al Teatro alla Scala, nel 1858) era stato tratto dal celebre romanzo The Last Days of Pompeii di Edward Bulwer-Lytton (1834). Within the studies dedicated to the history of the classical tradition, n…
Il valore dell’alta statura: spunti di riflessione sulla proceritas nelle rappresentazioni storiche romane
Il contributo è dedicato all’impiego iconografico della proceritas, l’alta statura, nell’arte ufficiale romana. Per indicarne l’importanza, già nella pittura funeraria etrusca è noto l’uso di raffigurare personaggi diversamente dimensionati. Nell’arte romana tale fenomeno è ben conosciuto nelle produzioni private mentre è più raro sui monumenti pubblici. In questo tipo di opere e in analogia al suo significato in Etruria, la proceritas ha la funzione di mettere in risalto una particolare figura. Così nel rilievo che decora l’Ara Pacis Augusto è leggermente più alto delle persone che lo circondano. Allo stesso modo sul cosiddetto Altare del Belvedere conservato ai Musei Vaticani il princeps …
La Gipsoteca del Dipartimento Culture e Società e il valore didattico delle raccolte di calchi in gesso di scultura antica
The recent opening of the Plaster Cast Collection of the Department Cultures and Societies at the University of Palermo, after a long recovery and restoration work, is the starting point for some considerations about today’s possibilities of use of the academic plaster cast galleries of ancient sculpture. These collections, since their origin devoted to serve as a help for teaching the history of ancient art, and above all the Greek sculpture, are still worthy of interest. First of all they attest an important moment of the scientific history of the subject. But they can be also useful for the present study of ancient art, on condition that we are always aware of the functional and decontex…
Il riallestimento della Gipsoteca del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo
Un resoconto dei criteri che sono stati seguiti nelle operazioni di recupero e riallestimento della Gipsoteca del Dipartimento Culture e Società dell'Università degli Studi di Palermo.
Un capitello tardoantico frammentario dallo scavo di Ostra
Analisi di un capitello lapideo frammentario, di epoca tardoantica, rinvenuto nel corso delle moderne ricerche archeologiche nella città romana di Ostra nelle Marche
L’interesse per l’antico e i riflessi delle scoperte vesuviane nella Palermo di epoca borbonica
The Bourbon excavations ad Herculaneum and Pompeii had a substantial echo in Sicily as well, and particularly in Palermo.
Sabba da Castiglione collezionista di antichità
Sabba da Castiglione (Milano 1480 – Faenza 1554) soggiornò a lungo nell’Oriente greco in gioventù, all’epoca della sua militanza nell’ordine dei cavalieri di S. Giovanni. Da Rodi, dove prestava il suo servizio, effettuò diversi viaggi nel Mare Egeo e visitò numerose isole, allo scopo di cercare manufatti antichi da inviare a Isabella d’Este, che lo aveva incaricato di procurarle nuovi pezzi per la sua collezione mantovana. Lo stesso Sabba ebbe modo di crearsi una propria raccolta, della quale nel presente lavoro si discutono intenti e peculiarità.
Fregi classici in miniatura: il Partenone e il tempio di Bassae di John Henning
La Gipsoteca del Dipartimento Culture e Società dell’Università di Palermo, di recente riallestita, possiede tra i suoi calchi due gessi di grande interesse. Si tratta delle repliche delle versioni miniaturizzate dei fregi del Partenone e del Tempio di Bassae che lo scultore scozzese John Henning realizzò a Londra, nei primi decenni dell’Ottocento. Le riproduzioni furono inizialmente incise su piccole tavole di ardesia, dalle quali potevano essere ricavati calchi in gesso, destinati alla vendita. Ne nacque presto un lucroso commercio di copie non autorizzate, dal quale purtroppo Henning non guadagnò nulla. Tali manufatti, che poche volte hanno attirato l’attenzione degli archeologi, assolve…
Da allievo della Scuola italiana di archeologia a ispettore museale: gli interessi archeologici di Raffaele Pettazzoni
Before definitively dedicating his career as a scholar to the history of religions, Raffaele Pettazzoni (1883-1959) was intensely involved in archeology, even with the post of inspector. The contribution reconstructs this important aspect of its activity.
Recensione a: Luigi Sperti, Scultura di Iulia Concordia e Aquileia. Giornata di Studio, Udine, 12 Aprile 2013 (Supplementi alla Rivista di Archeologia 31), Roma, Giorgio Bretschneider Editore 2017, pp. X-163 con figg.
Review to: Luigi Sperti (ed.), Scultura di Iulia Concordia e Aquileia. Giornata di Studio, Udine, 12 Aprile 2013 (Supplementi alla Rivista di Archeologia 31), Roma, Giorgio Bretschneider Editore 2017, pp. X-163 con figg.
La catena del sapere
Raccolta di studi per lo più concernenti contesti e testimonianze della cultura materiale, figurativa e architettonica della Sicilia greca, ma con ampliamenti d’orizzonte anche al mondo etrusco-italico e alla Grecia propria, condotti da punti di vista e con approcci diversificati.
Le gipsoteche didattiche di arte e architettura a Palermo. Recupero, conservazione e fruizione delle collezioni di calchi in gesso
Raccolta di saggi di autori vari sulle gipsoteche didattiche di arte e architettura a Palermo
Una memoria fragile? Collezioni di calchi in gesso e il loro ruolo di eredità storica tra passato e presente
A collection of papers about the recovery and the new arrangement of the plaster casts of ancient sculpture at the University of Palermo in Italy and the University of Leipzig in Germany