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AUTHOR
D. Tononi
Génétique du modèle architectural : Passage de Milan de Butor
« Le plus important pour moi, c'était de construire un espace », c'est par ces mots que Butor définit Passage de Milan, son premier roman publié en 1954 par les éditions de Minuit. Dans ce roman, l'immeuble parisien qui constitue le lieu unique de l'action répond à une double fonction car il est un modèle réduit de la réalité et, en même temps, le modèle autoréférentiel de la structure du texte. Ainsi, si sur le plan symbolique il est le modèle architectural d'une société dominée par les objets quotidiens, sur le plan du récit il devient « espace » d'expérimentation d'une nouvelle poétique. C'est par l'analyse du premier manuscrit (Fond Jean Grenier- Bnf) caractérisé par une narration linéa…
Traces autour de la mémoire. Configuration et fonction de l’attente dans l’œuvre de Georges Perec
Restituire la complessità del reale superando la crisi del linguaggio all’indomani del secondo conflitto mondiale rappresenta per Georges Perec il fine di una nuova letteratura che sia capace di interpretare il suo rapporto con il reale attraverso forme inedite. Così, a partire dal saggio su Robert Antelme (Robert Antelme ou la vérité en littérature), Perec sperimenta nuove strategie narrative riprendendo contemporaneamente il progetto autobiografico che aveva più volte abbandonato. Questo lavoro non intende quindi solo sottolineare l’importanza della scrittura di Antelme nella definizione del Perec più maturo, ma vuole anche dimostrare quale sia stata la funzione di Un Homme qui dort nel p…
Prospettive interdisciplinari per una rifunzionalizzazione della fantasmagoria
A partire dagli studi sulla riconfigurazione della fantasmagoria maturati all’interno del progetto "Ricezione, rifunzionalizzazione, multimodalità del Centro di Ricerca Interuniversitario di Argomentazione, Pragmatica e la Stilistica (Argo)" con questo volume si intendono percorrere diacronicamente le molteplici declinazioni della fantasmagoria e rintracciare le modalità attraverso le quali essa si trasforma in categoria retorica. Partendo dagli studi sulla letteratura del XIX secolo che vedono la fantasmagoria connessa al fantastico qui ci si propone di interrogare in un’ottica interdisciplinare le forme di manipolazione, alterazione e sospensione della realtà che ne esemplificano il proce…
L’EBREO CAMALEONTE DI PATRICK MODIANO: STRATEGIE DI DECOSTRUZIONE DELLA LETTERATURA IDEOLOGICAMENTE ORIENTATA
"Place de l’étoile"- romanzo d’esordio del giovanissimo Patrick Modiano - complesso nella sua forma poiché caratterizzato da un vertiginoso trasformismo stilistico, mette in scena attraverso accumulazione paradossale, l’ironia sacralizzante e una sensibilità desacralizzante autori, intellettuali e personaggi, ebrei, nazisti, collaborazionisti nel tentativo di destrutturare i modelli stereotipati del collaborazionista, del resistente e dell’ebreo e di rovesciare proprio quell’interpretazione sociologica che di quest’ultimo Sartre ci da nelle sue "Riflessioni sulla questione ebraica". Tuttavia Place de l’étoile dietro la denuncia del collaborazionismo francese manifesta anche la fermentazione…
Gli spettri, il conforto della letteratura e l’autenticità del reale nell’esperienza concentrazionaria di Charlotte Delbo
The Holocaust literature transforms many narrative categories in an attempt to find forms capable of conveying the historical experience of extermination. As an alternative to the impossible mimetic reproduction of reality, many authors resort to the imaginary and its rhetorical and narrative devices to reconstruct the concentrationary experience. The essay aims to trace the forms and functions of phantasmagoria in some texts by Charlotte Delbo where the transfiguration of reality makes the process of remembrance possible and, at the same time, the recomposition of the subject.
Les Fleurs bleues de Raymond Queneau : vers une entropie diégétique
Les manuscrits des Fleurs Bleues nous permettent d'envisager le procédé de superposition bidimensionnelle qui alterne les espaces réel et onirique et de mieux distinguer son mécanisme d'organisation romanesque. Toutefois, le manuscrit de 1964 démontre une unité et une transparence diégétique qui ont été soumises à une révision afin d'obtenir une narration plus dynamique et une alternance diégétique plus complexe.
Tempo e Shoah. Politiche dell’oblio e forme testimoniali
Il rapporto fra scrittura e memoria ha scandito fasi diverse sia nella ricostruzione memoriale dell’esperienza concentrazionaria sia, successivamente, all’interno del processo di rimemorazione collettiva istituzionalizzata. Tempo e Shoah. Politiche dell’oblio e forme testimoniali intende percorrere le varie declinazioni della memoria attraverso una prospettiva che si vuole contemporaneamente diacronica e interdisciplinare. L’approccio diacronico evidente nell’articolazione delle sezioni che compongono il volume – Tempo primo, Interludio, Tempo secondo – permette di evidenziare le forme e le funzioni che la memoria ha assunto attraverso la scrittura testimoniale, la riflessione teorica e, in…