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Gm Sciacca
Timing of embryo transfer: correlation between embryonic stage and IVF outcome
Follow up endometriale in pazienti trattate con tamoxifene dopo intervento per carcinoma mammario
L’impianto nei cicli FIV: il valore predittivo dell’ultrasonografia in uno studio controllato
Tromboprofilassi in gravidanza in donne con aborto ricorrente precoce “inspiegato”:esiti del trattamento con basse dosi di aspirina versus aspirina ed eparina”
Follow-up endometriale in pazienti trattate con tamoxifene per carcinoma mammario
“Outcome” della FIV dopo coltura e transfer di blastocisti ottenute con e senza l’ausilio della cocoltura
La coltura "in vitro" di blastocisti fu messa a punto agli inizi degli anni '80 in alcune specie di animali d'allevamento (Camous, 1984) e solo successivamente applicata agli embrioni umani. Scopo della tecnica era quello di incrementare le percentuali di impianto nei cicli FIV riducendo il numero di embrioni trasferiti. La coltura di blastocisti consentiva, infatti, di effettuare il trasferimento di embrioni con elevate potenzialità evolutive e in perfetto sincronismo con l'endometrio uterino. Attraverso il sistema della cocoltura fu possibile supportare lo sviluppo embrionario "in vitro" dallo stadio di singola cellula a quello di blastocisti con l'ausilio di monostrati cellulari costitui…