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Caradonna Fabio
Chi dice che i batteri fanno male? I CRISPR ed il loro potenziale genetico. In Le scienze naturali nella scuola
L’immaginario collettivo non ha un’opinione buona e nemmeno benevola sui batteri. Sono spesso legati a concetti di mancanza di igiene, malattie ed a volte anche a situazioni più gravi financo la morte. È indubbio che alcuni generi di procarioti sono agenti patogeni di specifiche malattie infettive che, in passato più che oggi, hanno mietuto vittime nel genere umano. Ma che dire dei batteri lattici degli yogurt o della nostra flora batterica intestinale? C’è da aggiungere anche una lunga serie di organismi procarioti, non patogeni, che hanno, negli ultimi due secoli, costituito sistemi biologici idonei allo studio della biologia molecolare e della genetica molecolare. In definitiva è molto p…
METHYLOMIC SIGNATURE AND MOLECULAR MODELLING TO BETTER UNDERSTAND AUTOPHAGY INDUCED BY PHYTOCHEMICAL IN CACO-2 CELLS
The binomial “autophagy-cancer” is intricate and methylomic studies can help to understand it by changing point of view from a gene level to an -omic one. Recently, autophagy-modulating properties of several phytochemicals have attracted attention in anticancer research. We evaluated whether Indicaxanthin (IND), the peculiar known beneficial phytochemical of prickly pear, seasonally available in the southern Italy, could induce autophagy in Caco2 cells, and whether it results from an epigenomic modification and/or a direct molecular interaction. IND increased autophagy in Caco-2 cells; the methylomic signature, obtained by Reduced Representation Bisulfite Sequencing (15 million of clusters)…
Intergenerational Effect of Early Life Exposure to Permethrin: Changes in Global DNA Methylation and in
Environmental exposure to pesticides during the early stages of development represents an important risk factor for the onset of neurodegenerative diseases in adult age. Neonatal exposure to Permethrin (PERM), a member of the family of synthetic pyrethroids, can induce a Parkinson-like disease and cause some alterations in striatum of rats, involving both genetic and epigenetic pathways. Through gene expression analysis and global DNA methylation assessment in both PERM-treated parents and their untreated offspring, we investigated on the prospective intergenerational effect of this pesticide. Thirty-three percent of progeny presents the same Nurr1 alteration as rats exposed to permethrin i…
Chi è il proprietario delle scoperte fatte in Antartide sulla salute umana?
Parlando di sovranità in Antartide è doveroso porsi oggi una questione che potrà diventare “spinosa” fra poco tempo, a cavallo fra la scienza e la politica mondiale dei beni comuni. Si tratta del problema della proprietà intellettuale di organismi (per lo più batteri) isolati in Antartide dai quali poter ricavare antibiotici o prodotti in genere per la salute umana. La sovranità che il trattato Antartico del 1959 non assegnava ad alcun stato in modo da estenderlo a tutti gli stati, cosa può, oggi, determinare su questa questione? Nel 1959 non si poteva mai pensare ad uno sfruttamento biotecnologico dei viventi in Antartide e la storia recente è tristemente piena di successi scientifici, anc…
Luci ed ombre sull’inbreeding di animali: conservazione di caratteristiche o rischi di estinzione?
Abstract esteso. Tutti i viventi sono fenotipicamente diversi ed in particolare, all’interno della stessa specie, tutti gli individui condividono alcune somiglianze e differiscono per altre caratteristiche. Solo in presenza di diversità è possibile distinguere i vari individui, è possibile per ogni individuo essere peculiare, in una sola parola, è possibile essere “unici”. È intuitivo che individui diversi hanno diversi DNA, individui simili hanno simili DNA ed individui uguali o identici (gemelli) hanno uguali DNA, almeno in sequenza primaria. L’uguaglianza genetica si può determinare anche grazie alla fedeltà di trasmissione del messaggio genetico da una generazione alla seguente, ad esem…
Le linee cellulari V79 e Caco-2: due modelli per studi in vitro di epi-mutagenesi
È da pochi anni noto che alcune sostanze, non classificabili come veri e propri mutageni, sono in realtà dei modulatori epigenetici ed inducono cambiamenti nella metilazione del DNA, nella acetilazione/deacetilazione degli istoni e possono modificare la sintesi endocellulare di alcuni miRNA. Inducendo modificazioni epigenetiche non causano mutazioni genetiche, sfuggono ai test di mutagenesi e carcinogenesi fino ad ora utilizzati ma possono ugualmente avere effetti fenotipici simili a quelli di un mutageno/carcinogeno. Per anni l’arsenico, noto veleno ad alte dosi, contaminante obbligato delle acque potabili, è stato oggetto di dibattiti sulla sua mutagenicità a basse dosi. Utilizzato, parad…