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Michelina Sacco
"Il cavaliere" nello specchio della modernità
L'icona del cavaliere medievale, che lotta per la giustizia, perde alle soglie della modernità ogni veridicità per continuare ad attraversare la letteratura come invenzione di immagini multiple. Qui è indagato nelle vesti di vendicatore di torti (Natoli) e di investigatore in cerca di verità (Eco, Sciascia). Sul filo rosso del cavaliere inattuale del Cervantes torna nella sua riduzione "umoristica" in Pirandello oltre che in Bufalino fino a divenire pura finzione in Calvino.
"Sotto il segno della montagna": Gente in Aspromonte di Corrado Alvaro
Paolo Valera, un "pennaiuolo" al servizio della "folla"
All'ombra di Talia. I ragguagli di un moderno Menante. Traiano Boccalini
Giorgio Santangelo
Il teatro di scuola in Sicilia
"La sicilia non è un'isola"
L'aurea lontananza. Itinerari e forme del narrare in Nino Savarese
L'Autore, nel suo sperimentare diversi moduli espressivi, risulta significativo interprete di quella temperie culturale di primo Novecento che, nutrita delle forme del frammentismo vociano, riesce a contemperarle con la prosa classica della Ronda. E' dunque un testimone significativo della dialettica fra rottura e ordine propria di certa scrittura di inizio secolo.
L'Italia nel "succhio della sua Primavera". Marzo 1821.
Omaggio a Salvatore Di Marco
Romano Luperini, L'incontro e il caso, Roma, Laterza 2007
Mattia Pascal. Cominciare dalla fine
Anche se chiuso nella forma narrativa il protagonista, novello Narciso, è costretto all'interno di una dimensione teatralistica nella continua duplicazione e triplicazione di sè. Ne deriva al romanzo una struttura diegetica particolare che costituisce la trappola stilistica dell'opera e del personaggio recluso inevitabilmente fra immagine e significato.