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Picone M
Spazio pubblico vs. spazio privato: nuovi modelli e regole “contemporanee”. Un caso studio a Palermo
L’emergenza pandemica degli ultimi due anni ha comportato, tra l’altro, la necessità di ripensare la funzione di alcuni spazi pubblici che tradizional- mente servivano per attività di socializzazione. Lo spazio rappresenta peraltro una dimensione crucia- le nella costruzione delle politiche di prevenzione, gestione e contrasto alla diffusione del virus. Con l’obiettivo di costruire un approccio integrato a quegli spazi pubblici e privati che possono essere ridisegnati per i bisogni di piccole comunità, il presente paper, partendo da esperienze di ricerca-azione integrate con l’attività didattica, vuole ragionare su una particolare tipologia di spazio pubblico, quella relativa agli spazi…
Sulle tracce della postmetropoli: percorsi di lettura attorno allo “spazio pensato” postmetropolitano
Nel tracciare il percorso bibliografico, questo saggio introduttivo affronta la vasta bibliografia tematica relativa ai “sei discorsi” (ampliando anche il campo di riflessione di Soja) senza alcuna pretesa di sistematicità, ma perseguendo l’obiettivo di rintracciare le geografie della transizione postmetropolitana in atto nei territori siciliani. Seguendo l’asse del ragionamento di Soja, la postmetropoli è stata “utilizzata” come dispositivo di frattura epistemologica (Brenner e Schmid, 2015) rispetto alle teorie urbane che riconoscono solo nell’unità morfologica densa della città i caratteri dell’urbano. Del resto, è lo stesso Soja a sollecitare un uso della postmetropoli di Los Angeles no…
Abitudini e stili di vita dei ragazzi e delle ragazze di Palermo
Il volume riporta i risultati della ricerca “Abitudini e stili di vita dei ragazzi e delle ragazze a Palermo”. La ricerca, tenendo sullo sfondo il tema della povertà educativa, si è mossa sostenendo l’ipotesi che analizzando gli stili di consumo culturale e mediale, di fruizione del tempo libero, e altri indicatori specifici, sia possibile fornire una definizione più ampia e complessa di povertà educativa, come molta della più recente letteratura sull’argomento sta peraltro già sostenendo.