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R. Prescia

Il patrimonio di archeologia industriale e la sua rigenerazione. Il punto di vista del restauro

Il progressivo ampliamento dell’ambito operativo del restauro, avviatosi a partire dalla Carta di Venezia (1964), con l’avvento del XXI secolo ha richiamato l’interesse di molti, non certamente sulle connotazioni culturali e pubbliche, ma soprattutto sulle implicazioni e potenzialità economiche che vi sono certamente presenti. La progettualità si rivolge sempre più agli utenti e sempre meno agli oggetti (manufatti e territorio) che vengono assunti quali strumenti piuttosto che fini; al tradizionale approccio oggettuale si sostituisce quello prestazionale e, a seguire, quello assiologico, che si riferisce cioè ad una scala di valori. La filosofia della <> raggiunta nel 1975 non è ancor…

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ARAB-NORMAN HERITAGE: STATE OF KNOWLEDGE AND NEW ACTIONS AND INNOVATIVE PROPOSAL

Abstract. This paper wants to offers a perlustrative recognition on the 'state of the studies', concerning to the Arab-Norman architecture of Palermo, admissed by Unesco in 2015 and explain a research in progress which, starting from re-cognition of the peculiarities of the restoration work carried out on it, consisting of the identification of authentic material-constructive values and / or reconstruction, it orients itself to develop a concrete proposal of filing for a more conscious knowledge. She, moreover, wants contribute to real enhancement through the use of targeted communication strategies that use innovative means capable, on one hand, to attracting the greatest possible number o…

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Madonie, costruzioni in pietra a secco

This essays, on the area of Madonie, aims to create conditions for training and/or business for the conservation of goods and it's sustainable management; to plan naturalistic routes for tourists for its enhancement

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L'intervento di Roberto Calandra per lo Steri palermitano tra conservazione e innovazione

Il presente saggio mira ad illustrare l’intervento di restauro, curato da un’équipe di lavoro coordinata da Roberto Calandra, del trecentesco Palazzo Chiaramonte, da adibire a sede del rettorato dell’Università di Palermo. Il lavoro offre un significativo contributo alla maturazione della cultura architettonica negli anni tra il 1972 e il 1998 (durata del cantiere) ponendosi in una posizione di equilibrio tra le asserzioni della Carta del restauro del 1972, di matrice brandiana, e le nuove pulsioni di una conservazione integrale.

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Il patrimonio arabo-normanno: stato delle conoscenze e proposte innovative

Il saggio costituisce una aggiornata ricognizione sullo "stato degli studi", relativo al patrimonio architettonico di età normanna a Palermo. L'articolo, inoltre, vuole contribuire al miglioramento reale attraverso l'uso di strategie di comunicazione mirate che utilizzano mezzi innovativi capaci, da un lato, di attrarre il maggior numero possibile di utenti, dall'altro, di pianificare ulteriori interventi di conservazione coerenti con il precedente dati. Così come raccomanda l’ultima" Dichiarazione di Firenze, del patrimonio e del paesaggio come valori umani (2014) che, insistendo sul valore di 'conoscenze tradizionali', invita a guidare lo sviluppo di strumenti innovativi, entro gli obiett…

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Il restauro di Giacomo Amato tra storia e storiografia

Il presente saggio mira ad illustrare l’intervento dell’architetto Giacomo Amato al palazzo Chiaramonte di Palermo, dopo i danni occorsi per il sisma del 1726. Il lavoro, pur nel suo realizzarsi in una fiorente fase di produzione barocca, di cui Amato è sicuramente uno dei protagonisti a Palermo, si caratterizza quale intervento di restauro ante litteram per i suoi gradienti conservativi e inaugura un nuovo modo di rapportarsi alla preesistenza, in cui le risultanze formali e/o stilistiche denunciano uno stretto rapporto con le esigenze costruttive e di sicurezza strutturale.

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Il recupero del "paesaggio culturale" della Favara

La cultura arabo-normanno riveste un’eccezionale importanza culturale e non solo dal punto di vista strettamente architettonico ma quale espressione di una più vasta accezione di paesaggio culturale, (UNESCO 1992) secondo le più recenti asserzioni sul ‘patrimonio culturale’, che ha superato il più limitato concetto di ‘bene culturale’ (Commissione Franceschini, 1967). Il saggio parte da questa premessa per indicare un nuovo modello di conoscenza di questa cultura che possa costituire la chiave di volta per una valorizzazione negli scenari del Mediterraneo quale straordinario e simbolico topos di dialogo e di cooperazione con i paesi arabi e nello stesso tempo occasione di ri-fondazione meri…

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Orientamenti culturali e normativi per il progetto di conservazione

Il contributo delinea le premesse culturali e normative per i progetti di miglioramento strutturale all'interno del più ampio progetto di restauro architettonico. Le ultime normative, integrate dalle Linee-Guida poste in essere dal Mibact hanno difatti consentito di prevedere obbligatoriamente un "percorso della conoscenza" che è quello che, tradizionalmente, è stato messo a punto dai ricercatori ICAR/19 e trasmessi didatticamente, così come testimoniano alcune tavole all'interno del saggio, agli allievi architetti così da consegnarli alla professione culturalmente consapevoli.

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Il tema delle absidi nelle Cattedrali normanne di Palermo e Cefalù tra storia, storiografia e restauri

The essay illustrates the main characteristics of the Norman apses of the Cathedrals of Palermo and Cefalù, with specific reference to the themes of the cleristory (or internal gallery or ambulatory) and the relative connections at height . These areas, in Sicilian architecture in which Arab, Byzantine and Norman characters are hybridized in a splendid mix, have been the subject of a rich Sicilian historiographical production, which is accounted for. The interpretation of history and of the transformations that have affected complexes of such high value, experienced through documents and critical reasoning on the reliefs with the hypothesis of restitution, allows us to make a contribution t…

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Criteri e principi per il restauro architettonico

Il saggio, oltre a rivisitare quanto la cultura del restauro ha messo a punto nel corso del Novecento sul dibattito in materia di centri storici, ha posto l’accento, partendo dalle specificità di quello di Modica, sul restauro e la rifunzionalizzazione dei grandi ex-complessi monastici. Essi potrebbero costituire i volani di una significativa valorizzazione se inseriti in una programmazione coordinata e strategica di nuovi usi, alla luce delle più recenti acquisizioni di restauro e patrimonio culturale, inteso come riappropriazione di esso a partire dalle comunità, in sintonia con i programmi Unesco in cui Modica è rientrata all’interno dell’Itinerario del Val di Noto.

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