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AUTHOR
Matteo Di Figlia
Lo squadrismo al potere. La parabola di Roberto Farinacci
Il saggio analizza il modo in cui il network assemblatosi attorno a Roberto Farinacci, leader squadrista del cremonese, poi assurto ai vertici della politica fascista, si sia sedimentato anche come nucleo di potere. In particolare, viene messo in evidenza come la rete degli squadristi che ruotavano attorno a Farinacci già dalla prima ora, abbia interagito alla pari con ambienti della finanza e dell'industria italiana e come lo stesso Farinacci, al netto della professata intransigenza ideologica, avesse modo di relazionarsi a questi nuclei di potere che esistevano già prima del fascismo.
Stampa e regimi. Studi su Legioni e Falangi/legiones Y falenges. Una rivista d'Italia e Spagna
La seduzione squadrista in un fascismo periferico. Memoria e ceto politico a Palermo
During Mussolini's dictatorship, the concept of squadrismo was an essential aspect of the Fascist identity. Squadrismo was widespread in Central and Northern Italy in particular, and certain cities in the South subsequently resorted to fabricating their own squadrist myths and traditions. This essay focuses on the case of Palermo. The relationship between the fascist squads' origins and certain local leaders' life histories is underlined. More specifically, an attempt is made to show how Palermo had more "political" prefects than many other Italian provinces. As Fascism emerged later in the South than elsewhere in Italy, the local party hierarchies had not taken part in the original Fascist…
La guerra civile del fascismo
Between 1919 and 1922, Italy was shaken by a high degree of social and political violence. Especially from the end of 1920, a significant part of this violence was dispensed by fascist squads. Can that period be called a civil war? What weight did that experience have in fascism's conquest of power? What memory did the fascists retain of that violence when they represented themselves as guardians of order?
The Fascist Ruling Class. A Geography of Power between Centre and Periphery
How did the fascist ruling class consolidate? From which parts of the country did the new notables of the regime come? What was their geographical, age and cultural background? The essay aims to answer these questions by analysing in particular the list of general secretaries of the National Fascist Party, the federal secretaries of the provinces and the prefects,
The shifting evocations of squadrismo: remembering the massacre of Palazzo d'Accursio in Fascist Bologna
The massacre of Palazzo d’Accursio is considered one of the first events in the rise of the Fascist squads. This article analyzes the ways in which the event was described in Bologna during the twenty years that followed it. It is believed that in the first few years, commemorations that emphasized the role of the Fascist squads were not very common. Instead, they concentrated on the life of Giulio Giordani, a murdered lawyer and opposition councilor, who became a martyr. Members of the city’s ruling class, especially lawyers, developed their own rituals of commemoration, but the establishment of the regime led to the acquisition of the commemorations of Giordani by Fascism, reflecting the …
Tradizione socialista e martirologio antimafia. La memoria di Lorenzo Panepinto e Bernardino Verro
Socialist victims of the Mafia, Bernardino Verro and Lorenzo Panepinto were killed in the 1910s (1911 and 1915). For a long time, they were commemorated by the Socialist Party, which celebrated them as victims of the class struggle. However, as Marxist identities weakened in the 20th century, their memory was increasingly discussed as part of a debate on mafia victims. The essay aims to study this shift.
La classe dirigente fascista: una geografia del potere tra centro e periferia
The essay sets out to analyse the origins and nature of the fascist ruling class, taking into consideration, above all, geographical origin, generational background, education and social status. In particular, the general party secretaries, federal secretaries and prefects will be analysed.
Riscrivere se stessi. Il mito delle origini nei giornali fascisti (1929-1937)
Gli ebrei in Italia, il dibattito su Israele e la questione ebraica. Quattro riflessioni recenti
La storia degli ebrei nell'Italia contemporanea è stata molto discussa dalla recente storiografia. In questa nota si prendono in esame quattro libri pubblicati tra il 2018 e il 2020 che affrontano il tema da prospettive differenti come il ruolo politico degli ebrei nell'Italia liberale e negli anni della grande guerra, la storia delle persecuzioni in età fascista, il problematico avvento della Repubblica, la raffigurazione degli ebrei e di Israele nelle sinistre italiane e la più generale percezione di Israele nel mondo politico e culturale italiano.
Mafia e nuova politica fascista
il saggio si prefigge di ricostruire i legami tra mafia e politica nella provina di palermo negli anni venti. In particolare, si sottolinea come l'organizzazione criminale non fosse compatta ma molto duttile e composta da gruppi che spesso si mossero in modo autonomo. Vengono presi in esame alcuni casi specifici della provincia e viene focalizzata soprattutto la campagna elettorale del 1924, quando il prefetto di Palermo cercò alleanze con gruppi criminali preesistenti per garantire un adeguato sostegno elettorale alla Lista nazionale, considerata debole per la scarsa diffusione del fascismo in provincia
Pompeo Colajanni, i comunisti siciliani e la memoria della Resistenza
Il saggio si prefiggge di ricostruire le modalità con cui Pompeo Colajanni, leader della Resistenza in Piemonte, ha partecipato alla costruzione della memria pubblica della Resistenza dopo il 1945. In particolare, si prendono in esame le sue raccolte doumentarie, e i suoi rapporti col resto del Partito comunista in Sicilia
Da Lotta continua alla religione civile. La memoria di Peppino Impastato nelle storie di quattro militanti
Il saggio vuole studiare il modo in cui si è trasformata la memoria pubblica di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia nel 1978 a Cinisi, paese vicino Palermo. Per farlo, si seguiranno i percorsi biografici di quattro militanti di Lotta continua, il gruppo politico nel quale Impastato aveva militato fino al 1976, che si collocava nel vasto e complesso mondo della sinistra italiana esterna al Partito comunista. In particolare, ci si concentrerà sul modo in cui la memoria di Impastato si è intrecciata con lo stratificarsi del discorso pubblico sulla mafia e con i riti pubblici legati ad altre vittime della criminalità organizzata siciliana. Cet article présente la façon dont la mémoire publiqu…
Israele e la sinistra. Gli ebrei nel dibattito pubblico italiano dal 1945 a oggi
Nell’Italia repubblicana, numerosi ebrei aderirono ai partiti di sinistra. Questa scelta sgorgava naturalmente dall’opposizione al regime, che aveva visto ebrei e antifascisti partecipare alle stesse lotte e piangere gli stessi morti. Ben presto, Israele assunse un ruolo altrettanto centrale nella definizione dell’«autocoscienza» ebraica, creando così un piano di aperta conflittualità con buona parte di quelle stesse sinistre, di sovente arroccate su posizioni fortemente terzomondiste. Nacque un terreno di ibridazione simbolica di grande interesse, nel quale gli ebrei italiani di diverse generazioni avviarono continui ripensamenti della tragica eredità della Shoah, del legame con Israele, e…
I repubblicani, la stampa laica e il dibattito su Israele
Le radici razziste del fascismo italiano
The Blind Bard and the Unflagging Hierarch: Memories of War and Self-Representations in Fascist Italy
The aim of this paper is to study two different and conflicting memories of the Great War developed in fascist Italy. In particular, an attempt will be made to focus on the cases of Carlo Delcroix and Roberto Farinacci. They were both born in 1890’s and took part in the war, during which Delcroix was severely mutilated. Alongside the few traits they had in common, many differences divided their political lives. Farinacci soon joined Fascism, became one of the leaders of the radical wing and, in the second half of 1930s, supported the alliance with Nazi Germany. Delcroix, who led one of the most important veterans associations, defined himself in the public debate mainly as a war invalid and…
Dimenticare il Balkan. La distruzione del Narodni Dom di Trieste nelle rielaborazioni fasciste (1921-1941)
On July 13th 1920, in Trieste, the fascists destroyed a building known as «Balkan», an outpost of the Slovenian community. This essay studies the symbolic legacy of that assault, as it was one of the first fascist squads actions in Italy. The memory of the «Balkan» is analysed through its connections with important squads leaders’ careers, the effects of Trieste’s urban expansion and the fascist cult of the fallen «squadristi». The timeline of this study stretches until the Second World War, when the fascists attack on the Slovenian and Croatian population hit a new peak.
Farinacci. Il radicalismo fascista al potere
Il libro ripercorre la biografia politica di Roberto Farinacci, leader dell'intransigentismo fascista, dagli anni dell'interventismo alla morte, avvenuta nel 1945. Vengono messi in luce i principali momenti della carriera del ras di Cremona, dagli anni dello squadrismo, che nella sua provincia fu tra i più violenti in Italia, all'ascesa politica che lo protò, nel 1924, ad assumere la guida del Partito nazionale fascista. Il testo sottolinea molto la capacità di Farinacci di penetrare nel "fascismo regime" attraverso fitti contatti con l'establishment economico e finanziario d'Italia. Questa capacità, si sostiene gli permise di sopravvivere politicamente ai duri contrasti col duce sopravvenu…
1) A proposito dell’intransigentismo fascista. Farinacci e la plutocrazia bancaria, in “Meridiana”, nn. 47-48, settembre 2004.
La costruzione del confine naturale. Il controllo sanitario della costa nella Sicilia di primo Ottocento
Nel saggio si intende mettere a fuoco le modalità con cui la Suprema Generale Deputazione di Salute ha gestito il controllo sanitario della costa siciliana fra il 1816 e il 1830. Particolare attenzione è rivolta a un tentativo di riforma varato nel gennaio del 1816 e dunque ancora nella cornice istituzionale della costituzione del 1812. Si compie poi un’analisi del modo in cui il sistema di controllo sanitario è stato aggiornato alla luce dell’inglobamento dell’Isola nel Regno delle Due Sicilie e della conseguente riforma amministrativa, che variava moltissimo le modalità di trasmissione del controllo tra centro e periferia. Si mette in evidenza come predominasse l’idea di un controllo cent…
Alfredo Cucco. Storia di un federale
Il libro propone un'analisi della carriera politica di Alfredo Cucco, prima leader dell'interventismo siciliano, poi del nazionalismo e del fascismo. Cucco fu artefice dell'affermazione della nuova politica nella provincia siciliana fino a quando una campagna antimafia che egli stesso aveva voluto ne distrusse la carriera. Costruito attraverso una ricca documentazione d'archivio, il testo mette in luce la doppia natura di questa operazione: effettivo tentativo di repressione del fenomeno criminale e occasione per un repulisti politico. Cucco fu infatti travolto perché inserito nella corrente farinacciana che negli stessi anni della campagna antimafia entrava n crisi in tutta italia. Tornò i…
Clara Sereni e Luca Zevi. Militanza politica e identità ebraica nell'Italia della Prima repubblica
Il saggio si prefigge di analizzare i percorsi politici di Clara Sereni e Luca Zevi, due ebrei romani nati nella seconda metà degli anni quaranta. Nelle loro storie famigliari, la lotta antifascista e la partecipazione al confronto tra i partiti in età repubblicana avevano caratterizzato in modi diversi la rivendicazione di una specifica identità ebraica. Anche per Clara Sereni e Luca Zevi la passione politica fu determinante, specie negli anni della contestazione. Obbiettivo del saggio, dunque, è dimostrare come ebraismo e militanza politica si siano andati intrecciando, nel corso degli anni, producendo un’identità pubblica estremamente fluida. Inoltre, si cercherà di dimostrare come quest…
Piccole città per quarantenni. Sul senso di sé nella scrittura storiografica, in margine a un libro di Vanessa Roghi
Starting from an analysis of Vanessa Roghi's recent book, Piccole città, we focus on the link between historiographic writing and autobiography. In particular, it analyzes the way this link changed at the end of the twentieth century, when political categories that had determined identities, even of historians, for more than a century, have finished. Since then, issues considered "private" have emerged in the public debate and in the historiographic debate, as happened for example with drug addiction, at the centre of Roghi's book.
Marta Cimino e il Comitato dei lenzuoli. Antimafia, cordoglio e mobilitazione nell'Italia degli anni '90
In 1992, the massacres in which judges Giovanni Falcone, Francesca Morvillo and Paolo Borsellino lost their lives, along with the women and men who made up their escorts, caused a shock throughout the country. Also for this reason, 1992 is considered a watershed year, a crucial date for the end of the “First Republic”. This essay reconstructs the history of an entirely new attempt at mobilisation, the Committee of the Sheets, which was born spontaneously immediately after the Capaci massacre on the initiative of Marta Cimino, a former militant of the New Left, the daughter of two militants of the Italian Communist Party. For its short life, the Committee was one of the best known expression…
I podestà nella provincia di Palermo. La selezione di una classe dirigente (1926-1931)
Rivoluzione e gran capitale. Il caso di Roberto Farinacci
Left-Wing Italian Jews from the 1960s to 1980s: A Fluid Identity
The aim of this chapter is to show how belonging to the Jewish Community as well as to the Italian left contributed to create the identity of certain Italian Jews. Through three life stories an attempt will be made to demonstrate that this link with the left-wing movement, which was very strong in the 1960s and 1970s, started to disappear in the early 1980s. At this time, due to the debate on the Lebanese war, Israel became the main component of their identity. Of course, this process had different characteristics which depended on different experiences. However, generally speaking we can talk about ‘mixed identities’ in which the link with Israel and political ideologies were balanced in v…
Pio La Torre e l'epoca della vittima. Dall'universo comunista all'immaginario antimafia
Il saggio analizza il modo in cui la figura di Pio La Torre, dirigente comunista ucciso dalla mafia nel 1982, è stata rielaborata nel trentennio successivo. Si focalizza in particolare sulle liturgie del lutto pubblico e sullo scivolamento da un universo comunista a un immaginario del mondo antimafia.
Israele da Nenni a Craxi. I socialisti italiani e lo Stato ebraico
Fascismo radicale e fascismo conservatore. Il caso Alfredo Cucco
Studiare la rivoluzione. Giorgio Alberto Chiurco e le narrazioni fasciste dello squadrismo
Curare la nazione. La gestione del colera nella palermo rivoluzionaria (1865-1867)
Il saggio analizza le modalità di gestione dell'epidemia di colera a Palermo nel biennio 1866-67
Il giorno della memoria e il racconto del fascismo italiano
Il saggio ricostruisce il modo in cui, nelle celebrazioni italiane del Giorno della Memoria, si è raccontato il fascismo.
Lo squadrismo
The essay sets out to analyse the genesis of fascist squadrismo, the wave of violence that brought Mussolini to power in 1922. Three levels in particular will be considered. Firstly, an attempt will be made to measure the impact of that violence through the incidence of certain crimes. Then, we will focus on the words used to describe it and the advent of the word 'squadrism'. finally, the fascist memory of squadrism, maintained and elaborated throughout the twenty-year period, will be considered
AMMINISTRATORI IN CAMICIA NERA. LA SELEZIONE DEI PODESTÀ NELLA PROVINCIA DI PALERMO (1931-1943)
Il saggio ricostruisce le modalità con cui vennero selezionati i podestà per la provincia di Palermo nel periodo compreso fra il 1931 e il 1943. Nella continua dialettica tra centro e periferia i prefetti ebbero il difficile compito di stilare un continuo elenco di “nominabili” che potessero rispondere alle esigenze imposte dal centro. Si trattò di un processo complesso fatto di continue contrattazioni in cui si evidenziò un sempre maggior peso del Pnf provinciale. In ultima istanza, si nota come la teoria che vuole un partito sconfitto su scala nazionale già dai tardi anni trenta vada in questo caso rivista poiché, specie negli ultimi anni del regime, anche i podestà furono sempre più sogg…
The shifting evocations ofsquadrismo:remembering the massacre of Palazzo d’Accursio in Fascist Bologna
AbstractThe massacre of Palazzo d’Accursio is considered one of the first events in the rise of the Fascist squads. This article analyzes the ways in which the event was described in Bologna during the twenty years that followed it. It is believed that in the first few years, commemorations that emphasized the role of the Fascist squads were not very common. Instead, they concentrated on the life of Giulio Giordani, a murdered lawyer and opposition councilor, who became a martyr. Members of the city’s ruling class, especially lawyers, developed their own rituals of commemoration, but the establishment of the regime led to the acquisition of the commemorations of Giordani by Fascism, reflect…
DI FIGLIA M. (2009). Diritto e razzismo nazifascista, in "Segno",aprile 2009. vol. 304, p. 96-102
l'elaborazione teorica dei giuristi italiani e tedeschi studiata da un libro dello storico del diritto de cristofaro
Il vaticano e le leggi razziali
Recensione del testo Giovanni Sale, Le leggi razziali in Italia e il Vaticano, Jaca Book, La Civiltà Cattolica, Milano, 2009.