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A Mandruzzato
The City and its Port
Within the volume “Sabratha. A guide to the studies and investigations of the past 50 years”, Chapter on: “The city and the port”, in the sections on “Urban housing and industrial establishments” and “Mosaics and wall paintings of the houses” (A. Mandruzzato), a reconstruction of the appearance of the city during the Roman age and a description of the wall paintings and mosaic pavements of some houses, located in different areas of the city, are proposed.
La città e il suo porto
Nell’ambito del volume “Sabratha. Una guida a studi e ricerche degli ultimi 50 anni”, nel capitolo dedicato a “La città e il suo porto”, le sezioni relative a “Cultura abitativa e impianti produttivi” e a “Mosaici e apparati pittorici dall’abitato”, curate da A. Mandruzzato, propongono una ricostruzione dell’aspetto dei quartieri urbani durante l’età romana, e una descrizione dell’apparato decorativo di alcune case, dislocate in aree diverse della città.
RECENSIONE A: kthma es aiei. Studi e ricordi in memoria di Giacomo Scibona, a cura di G. Mellusi - R. Moscheo (Biblioteca dell’Archivio Storico Messinese xlvi - Analecta 21), Messina, Società Messinese di Storia Patria, 2017, pp. 672, isbn 978-88-87617-57-3.
Il volume in memoria di Giacomo Scibona è composto da due sezioni, l’una comprendente trentasei contributi (‘Studi’), l’altra i ‘Ricordi’ offerti da amici e colleghi. Un buon numero di saggi illustra ricerche e rinvenimenti nei siti dove si è maggiormente concentrata l’attività dello studioso. Questa ricca raccolta di studi presenta indubbi spunti di interesse e di riflessione per quanti si occupano della Sicilia antica e medievale.
All'Università di Palermo negli anni della guerra: Silvio Ferri "archeologo e filologo di straordinario acume e spirito indipendente"
L’articolo prende in esame l’attività svolta da Silvio Ferri presso l’Università di Palermo negli anni del secondo conflitto mondiale, quando ricoprì l’insegnamento di Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana e diresse l’Istituto di Archeologia, tra non pochi disagi e difficoltà causati dagli eventi del periodo bellico. Durante l’ultimo anno di insegnamento (1945-1946), prima del definitivo trasferimento a Pisa, ebbe tra i suoi laureandi Gesualdo Bufalino, la cui tesi è stata ritrovata durante la nuova sistemazione dell’Archivio dell’Ateneo palermitano.