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G Falgares
Elementi di psicologia dei gruppi
Nonostante gran parte della nostra esistenza sia in qualche modo contrassegnata dall'appartenenza a diversi gruppi, dentro e attraverso i quali cresciamo, lavoriamo, impariamo, giochiamo, l'interesse scientifico verso di essi, e ancor di più il loro studio e utilizzo, sono stati segnati da non poche resistenze, ambiguità e pregiudizi che non hanno pari nella storia delle discipline psicologiche. La letteratura sui rapporti individuo-gruppo, individuo-società e sui problemi d'identità connessi con questi termini è molto vasta e spazia dalla sociologia alla psicologia, dall'antropologia al diritto. Grazie ai contributi di grandi studiosi afferenti ad aree della psicologia apparentemente diffe…
Dimensioni di attaccamento e formazione delle visioni del mondo e delle ideologie: un contributo di ricerca
Esperienze attraverso il gruppo. Teoria, ricerca, intervento.
Psiche e società
Sentire e pensare mafioso nelle parole di elettori e politici siciliani
L’analisi della complessa relazione tra Polis siciliana e mafia e tra comunità e crimine organizzato ha portato ad approfondire la questione dell’inquietante ampliamento di strati sociali che esprimono un sostanziale sentimento di collusiva aderenza ai valori portanti di Cosa Nostra (sentire mafioso) e, più nello specifico, la questione delle diverse forme di consenso che i membri di Cosa Nostra riescono a veicolare verso quella fascia di popolazione (politici, professionisti e classe dirigente in genere) che istituzionalmente dovrebbe garantire il rispetto della legalità. Dal nostro punto di vista, la mafia non è riconducibile ad altre forme di criminalità organizzata, ma è un modo di sent…
Quando la vita è la strada: un’indagine sulla realtà psichica e sociale dei meninos de rua
La storia recente del Brasile è segnata da orrendi crimini (oggi finalmente in netta diminuzione) commessi ai danni dei cosiddetti meninos da rua, bambini e adolescenti poverissimi che riescono a sopravvivere commettendo piccoli reati, ma che spesso, purtroppo, rimangono vittime di fantomatiche organizzazioni di vigilantes che in questo modo impongono ordine e pulizia sociale nelle città. I pochi lavori psicologici in quest’area di ricerca (Lo Piccolo, 1996; 2002), sottolineano soprattutto l’enorme carico di dolore psicologico patito da questi giovani costretti a vivere la propria esistenza per la strada, senza riferimenti affettivi, senza reti di supporto e con il rischio sempre in agguato…