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F Fantasia
"Kant und die 'Kategorien der Freiheit'": recenti discussioni in Germania
Il capitolo della Critica della ragion pratica kantiana intitolato “Tavola delle categorie della libertà, in relazione ai concetti del bene e del male”, a cui quest’anno è stato dedicato il convegno di Bonn “Kant und die 'Kategorien der Freiheit', suscita ancora oggi molti interrogativi: la tavola delle categorie della libertà è sufficiente a ricoprire l’intero dominio pratico, anche quello dell’empiricamente condizionato? E se questo è il caso, qual è il significato del genitivo “della libertà”, a quale concetto di libertà kantiano le categorie devono il loro nome? Sono esse concetti del volere autonomo, riferibili esclusivamente al bene e al male in quanto Gut e Böse o anche al Wohl e al …
Immanuel Kant. Il tempo interno del miglioramento: un paradigma del progresso storico?
Il soggetto kantiano, per sapersi morale, deve potersi pensare come un soggetto che non ha fine nel tempo sensibile: per pensarsi secondo questa forma dell’intelligibile egli postula una durata infinita della sua personalità. Con ciò si apre un orizzonte di senso immaginabile soltanto in un ‘futuro aperto’ e dilatato all’infinito: in questa dimensione temporale specifica trova senso l’esercizio morale di ogni individuo. La designazione temporale dell’immortalità dell’anima come durata infinita (unendliche Dauer) e il progresso intelligibile che è connesso al postulato mostrano un’interessante processualità inerente alla dimensione intelligibile - non spazio-temporalmente condizionata - dell…