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La necessità della dichiarazione di conservazione di efficacia degli atti compiuti dal giudice astenuto e ricusato e la sua sindacabilità
Claudia Russosubject
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Non vi è dubbio che sarebbe opportuno prevedere l’instaurazione di una forma di controllo in ordine alla pronuncia (o alla mancata pronuncia) di cui all’art. 42 c.p.p.; non si ritiene, però, che, a fronte del silenzio del legislatore su tale profilo, sulla base di un’esegesi costituzionalmente orientata della disciplina codicistica vigente, il provvedimento de quo, possa essere modificato nel contenuto da parte del giudice subentrato nel corso del nuovo dibattimento, in forza degli ordinari poteri di ammissione e assunzione della prova, sia pure nel contraddittorio tra le parti. Appare, dunque, doveroso un intervento legislativo al riguardo che, idoneo a superare ogni dubbio di legittimità costituzionale, sancisca il sindacato in ordine al provvedimento che decide sugli atti.
year | journal | country | edition | language |
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2013-01-01 |