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RESEARCH PRODUCT

Progetto di restauro, per la fruizione e la valorizzazione della chiesa di Santa Maria in Valverde

Zaira BaroneRosario Scaduto

subject

theory and practiceRestorationSettore ICAR/19 - Restauroaccessibility

description

The essay presents the methodological process used for the analysis of the state of conservation and of the accessibility problems present in the church of Santa Maria in Valverde in Palermo, built in the 17th century. XVII, above previous stratifications. Furthermore, the essay shows a proposal for restoration and accessibility to the same church which in the past had a churchyard that was eliminated after the mid-twentieth century to connect the street levels. The research was conducted within the Restoration and Theory and History of Restoration Laboratory and involved the students of the LM4 course in Architecture of the Palermo Department. The suggested solution was to rebuild a new churchyard made up of steps and a ramp that could be used by everyone, even by people with disabilities. Also in this case, the use of stone materials from the historical tradition of Palermo is privileged, which presents itself as a stable, not temporary solution, with the use of quality materials, such as the Billiemi stone of Palermo, and the corten, which are compared with the architectural pre-existence of considerable value. Il saggio presenta l’iter metodologico utilizzato per l’analisi dello stato di conservazione e delle problematiche di accessibilità presenti nella chiesa di Santa Maria in Valverde di Palermo, edificata nel sec. XVII, sopra stratificazioni precedenti. Inoltre nel saggio si mostra una proposta di restauro e di accessibilità alla stessa chiesa che nel passato aveva un sagrato eliminato dopo la metà del Novecento per raccordare i livelli della strada. La ricerca è stata condotta all’interno del Laboratorio di restauro e Teoria e storia del restauro e ha visto protagonisti le allievi e gli allievi del corso LM4 in Architettura del Dipartimento di Palermo. La soluzione suggerita è stata quella di ricostruire un nuovo sagrato formato da gradini e da una rampa percorribile da tutti, anche da persone con disabilità. Anche in questo caso si privilegia l’uso di materiali lapidei della tradizione storica di Palermo, che si pone come soluzione stabile, non provvisoria, con uso di materiali di pregio, come la pietra di Billiemi di Palermo, e il corten, che si confrontano con la preesistenza architettonica di notevole valore.

https://hdl.handle.net/10447/576908