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RESEARCH PRODUCT
The reason for a project that was never performed: Alvar Aalto and the residential complex in Pavia (1966-68)
Antonella Armettasubject
Il presente contributo intende analizzare le caratteristiche del progetto di Alvar Aalto per il complesso residenziale “Patrizia” nella periferia S-O di Pavia ideato tra il 1966 e 1968. Sebbene non realizzato per motivazioni politico-economiche il progetto offre un interessante esempio di pianificazione urbana in chiave organica. Esso reinterpreta infatti le regole dell’insediamento storico pavese integrandosi nell’orografia della valle del fiume Ticino con un intervento a “scala umana” con una rete di percorsi pedonali verde attrezzato agricolo ed edifici ad anse regolari che seguono l’andamento delle curve di livello del luogo. In particolare questo contributo vuole contestualizzare il progetto di Aalto nel quadro più ampio dell’edilizia residenziale in Italia nel secondo dopoguerra quando il problema della ricostruzione e della “casa” sono il cuore del dibattito sull’architettura. Il progetto si colloca infatti negli anni immediatamente successivi alle sperimentazioni del piano sociale per l’edilizia pubblica INA CASA (1949-63) che con differenze progettuali e linguistiche variabili da regione a regione aveva comunque attinto molto dal neoempirismo scandinavo desumendo da quest’ultimo modelli insediativi tipologie edilizie e schemi distributivi interni alle abitazioni spesso però scadendo nel linguaggio vernacolare. Il quartiere “Patrizia” mostra rispetto agli esempi italiani un salto di qualità dovuto alla visione “organica” dell’architettura di Aalto e al suo approccio libero dai pregiudizi e dal “peso della storia” che gravava su tanti architetti italiani. Molti furono infatti gli oppositori al piano pavese che vedevano nel progetto di Aalto una minaccia per il centro storico di Pavia. Per analizzare il progetto ci si servirà quindi di due chiavi di lettura: una interna che ne descriverà le caratteristiche attraverso i disegni le relazioni scritte anche in rapporto ad altre opere del maestro finlandese e una esterna che contestualizzerà il progetto nel particolare momento storico italiano della ricostruzione post-bellica cercando anche di valutare gli apporti e l’influenza di Aalto sull’architettura italiana in particolare su alcuni protagonisti come Giancarlo De CarloSettore ICAR/18 - Storia Dell'Architetturadescription
This paper aims to analyze the characteristics of the project for the residential complex "Patrizia" in Pavia by Alvar Aalto (1966-1968). Although not realized, for political and economic reasons, the project offers an interesting example of urban planning in an “organic key”. In particular, this paper aims to contextualize the project of Aalto in the broader context of the residential building in Italy after World War II, when the problems of reconstruction and "home" are the heart of the debate on architecture. The project, in fact, takes place in the years immediately following the experiments of the social housing plan INA CASA (1949-63), which - with differences in design and architectural solutions variable from region to region - had however draw a lot of elements from Scandinavian neo-empiricism, deriving from it: urban patterns, building types and solutions for internal distribution, sometimes running out in a vernacular language. Compared with the Italian examples, the residential complex of Pavia shows obvious qualitative differences due to the vision of "organic" architecture of Aalto and due also to his approach, free from the prejudices and from the "weight of history" that weighed on many Italian architects. Many were in fact the opponents of the plan of Pavia, who saw in the project of Aalto a threat to the historic center of the city. To analyze the project the paper will have two interpretations: a key to understanding of internal which describes the characteristics of the complex Patrizia through drawings and written reports, also in relation to other works of the Finnish master, and one external, which contextualizes the project in the particular historical moment of the Italian post-war reconstruction, trying to appreciate the contribution and the influence of Alvar Aalto on some Italian architecture, especially on some residential complex of the next period, such us those designed by Giancarlo De Carlo.
year | journal | country | edition | language |
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2015-01-01 |