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Il lavoro etero-organizzato prima e dopo il caso Foodora Italia.
Cammalleri Calogero Massimosubject
This article republishes (after the Italian Supreme Court judgement n.166/2020 on the Foodora Italia case) the contribution to the exegesis of the case brought by art. 1 paragraph 2 of the d. lgs. n. 81 of 2015 (in the text before the 2019 reform) delivered by the author in the 2015's "Colloqui Giuridici sul Lavoro" (edited) by Antonio Vallebona for the "Massimario di Giurisprudenza del Lavoro". The study rejected the thesis that the job organised by the client was an intermediate regulation between the employee and the self-employed ones. Indeed regarding the conditions for its application it showed the need for extensive reading. The conclusion was that the new discipline was (and is) an anti-fraudulent one. It led to a (relative) expansion of the area ofsubordination as a consequence of a reduction in the scope of coordinated self-employed work. A little more than four years after that article the Italian Supreme Court (with the judgement n.166/2020) on the Foodora Italia case addresses for the first time the issue of the hetero-organised work (by art. 1 paragraph 2 of the d. lgs. n. 81 of 2015). The Supreme Court fully adheres to the paper's thesis. So in terms of the "remedial" function of the standardthe nature of the organisation's specific conditionand eventually reducing the legal frame for coordinated work. The fact that the procedural matter dealt with the riders was (then and now is) utterly irrelevant for the correct interpretation of such a new provision. Giving to riders of the employee status is not an effect of the peculiarities of the work through digital platforms. It is a consequence of the remedial nature of such a case-law.description
l contributo ripropone la discussione sull’esegesi della fattispecie disciplinata dall’art. 1 comma 2 del d. lgs. n. 81 del 2015 (nel testo anteriore alla riforma del 2019) trattata dall’autore nei Colloqui Giuridici sul Lavoro del 2015 (a cura) di Antonio Vallebona per il Massimario di Giurisprudenza del Lavoro. Lo studio rigettava la tesi che il lavoro organizzato dal committente fosse la terza fattispecie e anzi con riferimento delle condizioni di applicazione dimostrava la necessità di una lettura includente. La conclusione era che la nuova disciplina aveva natura antifraudolenta e determinava un allargamento (relativo) dell’area della subordinazione conseguente alla riduzione del campo di applicazione del lavoro autonomo coordinato. A distanza di poco più di quattro anni da quell’articolo la Suprema Corte di Cassazione (con la sentenza n.166/2020) sul caso Foodora Italia affronta per la prima volta il tema del lavoro etero.-organizzato e aderisce in pieno alla ricostruzione là proposta, sia in termini di funzione “rimediale” della norma, sia in termini di natura esemplificativa delle condizioni-caratteristiche dell’organizzazione sia in termini di riduzione dei spazi per il lavoro coordinato. Che la vicenda processuale trattasse dei ciclo-fattorini era ed è del tutto irrilevante ai fini della corretta interpretazione della disposizione. Infatti la conclusione che l’applicazione dello statuto del lavoro subordinato al rapporto di lavoro dei c.d. rider è una mera conseguenza della corretta ricostruzione della fattispecie rimediale prevista dalla legge e non effetto delle peculiarità del lavoro tramite piattaforma.
| year | journal | country | edition | language |
|---|---|---|---|---|
| 2019-01-01 |