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Rinascimento alla francese: Gabriele Licciardo, architettura e costruzione nel Salento della metà del Cinquecento

Rosario Nobile

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Architettura del XVI secolo steretomia Salento Gabriele Licciardo Philibert DelormeArquitectura del siglo XVI estereotomia Salento Gabriele Licciardo Philibert DelormeSettore ICAR/18 - Storia Dell'Architettura

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L’architettura salentina del XVI secolo offre ricchezza e profondità di riferimenti ma anche ostacoli posti contestualmente da una documentazione incompleta e priva di riscontri sicuri. Di questa labilità di assunti è intrisa la vicenda della personalità che viene considerata risolutiva, quella più nota per la storiografia architettonica: Gabriele Licciardo. Questo studio parte da una ricostruzione plausibile della biografia del maestro alla luce delle poche notizie esistenti e dell’architettura costruita. Per individuare aspetti utili ad inquadrare il caso Licciardo occorre osservare fabbriche note del Salento e che sono accomunate da sperimentazioni significative nel campo delle volte in pietra: l’abside (volta impostata su una geometria semi ennagonale e chiave pendente con figurazioni scultoree) della chiesa di Santa Croce a Lecce o il grande vano quadrato posto in corrispondenza dell’ala nord del castello di Cavallino (volta a spigoli vivi). Si tratta di soluzioni costruttive che non sembrano avere radici né nella tradizione costruttiva salentina né nella trattatistica italiana, mentre delineano gli esordi di una solida tradizione locale. I riferimenti possibili denunciano un milieu extra peninsulare e un bagaglio di conoscenze che hanno relazioni indirette con le soluzioni teorizzate da Philibert Delorme. Il mondo francese si affaccia quindi in Salento, rendendo all’improvviso problematici i paradigmi su cui si è basata la costruzione storiografica. Gli indizi sinora emersi e le riflessioni qui proposte obbligano a tirare conclusioni diverse da quelle sinora postulate in merito alla provenienza di Licciardo e soprattutto alla sua formazione. La arquitectura del Salento del siglo XVI presenta non solo riqueza y profundidad de referencias, sino tambien obstaculos, por la documentacion que resulta incompleta y sin datos fehacientes. Asi de poco definido resulta el perfil biografico de un personaje clave, el mas conoscido por la historiografia de la arquitectura: Gabriele Licciardo. El presente trabajo arranca de una recostruccion plausibile de la biografia del maestro a partir de las pocas noticias existentes y de la arquitectura construida. Para contexualizar la figura de Licciardo, es preciso analizar fabrica salentinas que comparten experimentos significativos en el volteo de bovedas en piedra: el abside (boveda levantada sobre una geometria semienagonal y clave pinjante con decoracion escultorica) de la igglesia de la Santa Cruz de Lecce o el gran espacio de planta cuadrangular dispuesto en el ala norte del castillo de Cavallino (boveda aristada). Son soluciones constructivas que parecen no tener raices ni en la tradicion constructiva salentina, ni en los tratados de estereotomia italianos, sino que apuntan a los comienzos de una firme tradicion local. Las posibles referencias sugieren unas raices foraneas y un legado de conoscimientos que guardan relacion indirecta con las soluciones propuestas por Philibert Delorme. Asi el mundo frances se asoma al Salento, cuestionando los paradigmas en los que se ha venido busando la costruccion historiografica. Los indicios entrontrados hasta el momento y las reflexiones que se proponen en este trabajo, llevan a sacar conclusiones distintas de las que se han manejado hasta ahora en relacion con el origen y sobre todo la formacion de Licciardo.

https://doi.org/10.26754/ojs_artigrama/artigrama.2015308140