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Geografie del collasso. L'Antropocene in 9 parole chiave

Matteo Meschiari

subject

Geografia Antropocene Collasso Cambiamento ClimaticoGeography Anthropocene Collapse Climate ChangeSettore M-DEA/01 - Discipline DemoetnoantropologicheSettore M-GGR/01 - Geografia

description

Covid-19 è il primo grande trauma collettivo dell’Antropocene, una catena di eventi materiali, culturali e sociali che stanno aggredendo il nostro immaginario con un impatto incalcolabile. Un effetto profondo della pandemia sarà costringere l’umanità al prossimo step cognitivo: l’accettazione della fine della pace climatica dell’Olocene. Abbiamo bisogno di tempo, ma il tempo a disposizione è poco. Negare il trauma, fare come l’erbivoro assalito dalla belva che si anestetizza per non vedere la fine è qualcosa che non possiamo permetterci. Dissoluzione degli ecosistemi terrestri, questione animale, mutamento climatico, inquinamento e dissesto demografico, diaspora, populismo, suprematismo, erosione delle risorse, rinuncia alla complessità e banalizzazione del pensiero: siamo ancora lontani dall’estinzione, ma le sfide che attendono noi e i nostri figli sono vertiginose e inquietanti. Bisogna prepararsi con strutture mentali solide, praticare modelli etici inclusivi e immaginare con coraggio delle alternative. Geografie del collasso è stato scritto per cominciare a capire il cambiamento, per reagire come persone pensanti agli effetti inevitabili dell’Antropocene. Covid-19 is the first great collective trauma of the Anthropocene, a chain of material, cultural and social events that are attacking our imagination with an incalculable impact. A profound effect of the pandemic will be forcing humanity to the next cognitive step: acceptance of the end of the Holocene climate peace. We need time, but time is short. Denying the trauma, acting like the herbivore attacked by the beast that anesthetizes itself so as not to see the end is something we cannot afford. Dissolution of terrestrial ecosystems, animal question, climate change, pollution and demographic instability, diaspora, populism, suprematism, resource erosion, renunciation of complexity and trivialization of thought: we are still far from extinction, but the challenges that await us and our children they are dizzying and disturbing. We must prepare ourselves with solid mental structures, practice inclusive ethical models and boldly imagine alternatives. Geographies of collapse was written to begin to understand change, to react like thinking people to the inevitable effects of the Anthropocene.

http://hdl.handle.net/10447/518130