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RESEARCH PRODUCT

Plurale femmminile

Cinzia Ferrara

subject

design della comunicazione visiva panorama donne designerSettore ICAR/13 - Disegno Industrialevisual communication design panorama women designer

description

Il bisogno di conoscere, di analizzare, di mettere ordine all’interno di un panorama composito, spesso sommerso, è quello che sta alla base dell’ideazione di un premio biennale come AWDA, che si appresta a divenire internazionale nella sua prossima edizione. Un premio rivolto alle donne che si occupano, a vari livelli, di design della comunicazione visiva, coinvolgendo non solo le singole progettiste e i loro progetti, a cui abbiamo ovviamente guardato con particolare attenzione, ma l’intera filiera produttiva a cui ognuna di esse appartiene, andando a definire uno scenario costellato da tante competenze diverse, legate al mondo del progetto – fotografo, illustratore, type designer, copywriter, web designer, architetto, allestitore, etc. – , ma anche a tutto quello che vi ruota attorno e che consente quel naturale passaggio dall’autoproduzione (che pure era prevista nel bando di partecipazione) alla produzione industriale e alla sua distribuzione – produttore di carte e materiali, stampatore, editore, distributore, etc. – che è intrecciato a doppio filo alla realtà socio-economica del nostro paese e in particolar modo a quella dei contesti locali. The need to explore, analyse, and organise a composite, often unknown panorama is the rationale behind the biennial prize AWDA, which is going to become international in the next edition. It is a prize for women who deal with visual communication design at different levels: alongside the individual women designers and their projects, that were of great interest to us nonetheless, the prize has involved the whole supply chain to which each of them belongs, thus drawing up a complex scenario that brings together plenty of different competences in the area of design – photographer, illustrator, type designer, copy writer, web designer, architect, exhibition designer – as well as the worlds revolving around these figures and enabling a natural shift from self-production (which was, however, envisaged in the call) to industrial production and distribution – manufacturers of paper and materials, printers, publishers, distributors etc. – which are closely connected to the socio-economic reality of our country, in particular at the local level.

http://hdl.handle.net/10447/288421