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San Calogero eroe mietitore: continuità rituali, tempi delle feste e ritmi ergologici in Sicilia
I Buttittasubject
Feast Sicily San Calogero ritual breadsFesta Sicilia San Calogero pani ritualiSettore M-DEA/01 - Discipline Demoetnoantropologichedescription
Le “somiglianze” tra antico e presente rituale non sono né accidentali né, necessariamente, frutto dell’adozione di certi modelli “forti” derivati da contatti culturali. Sono, piuttosto, specifici atti di parole, costruiti a partire da una langue simbolica comune (un apparato simbolico, sostanziato di credenze con valore cognitivo, diretto a riempire di senso i discreta culturalmente estrapolati dalla “realtà”) formatasi al momento dell’affermarsi dei regimi di vita neolitici. L’emergere, al momento del passaggio a un’economia agricola e a forme di insediamento stabili, di nuovi problemi socio-ecologici aveva imposto all’uomo, infatti, l’adozione di nuove configurazioni simboliche che organizzavano insieme, coerentemente, simboli derivati dalle nuove esigenze produttive con modelli formali e associazioni figurative già note, come, per. es., nel caso delle figurazioni del divino femminile nel passaggio dal paleolitico al neolitico. Tutto questo mette in evidenza come l’organizzazione dei calendari cerimoniali, i sistemi di credenze e le forme rituali delle civiltà agro-pastorali, più o meno condizionati da esigenze sociali e politiche, dimostrino sempre e comunque una originaria dipendenza da alcune istanze comuni che si sono tradotte in un circoscritto vocabolario, in un coerente insieme di simboli rituali. Tali considerazioni trovano conferma nell’esame del simbolismo rituale di diversi contesti festivi che vedono come protagonista San Calogero, santo il cui culto è in Sicilia evidentemente connesso alle attività agricole e, segnatamente, cerealicole. The "similarities" between ancient and present ritual are neither accidental nor, necessarily, the result of the adoption of certain "strong" models derived from cultural contacts. Rather, they are specific acts of words, constructed starting from a common symbolic langue (a symbolic apparatus, substantiated by beliefs with cognitive value, aimed at filling with meaning the discretes culturally extrapolated from "reality") formed at the moment of the affirmation of Neolithic life regimes. The emergence, at the time of the transition to an agricultural economy and stable forms of settlement, of new socio-ecological problems had in fact forced man to adopt new symbolic configurations which coherently organized together symbols derived from the new production needs with formal models and figurative associations already known, such as, per. eg, in the case of the depictions of the divine feminine in the transition from the Paleolithic to the Neolithic. All this highlights how the organization of ceremonial calendars, belief systems and ritual forms of agro-pastoral civilizations, more or less conditioned by social and political needs, always demonstrate an original dependence on some common instances they are translated into a circumscribed vocabulary, into a coherent set of ritual symbols. These considerations are confirmed in the examination of the ritual symbolism of various festive contexts that see as the protagonist San Calogero, a saint whose cult in Sicily is evidently connected to agricultural and, in particular, cereal activities.
year | journal | country | edition | language |
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2020-12-01 |