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Arti magiche, influenze diaboliche e malefici in Sicilia nei secoli XIV e XV

Patrizia Sardina

subject

magia Sicilia donne schiavi diavolo MedioevoSettore M-STO/01 - Storia Medievalemagic Sicily women slaves devil Middle Ages

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I dati sulla magia nella Sicilia tardo-medievale sono scarsi, ma i documenti testimoniano la commistione tra magia, religione e medicina. Le presunte maghe sono spesso donne sole, prive di un cognome che le collochi in un contesto socio-familiare. Il maleficio operato dallo schiavo Giorgio ai danni del vecchio padrone apre uno spiraglio sui riti magici portati in Sicilia dagli schiavi. L’episodio segue gli schemi della magia tradizionale e la sua assoluzione pare legata all’intervento del nuovo padrone. La magia è un campo aperto senza confini spaziali e sociali, Giorgio comunica il suo sapere popolare a speziali e mercanti di Palermo che lo ascoltano, lo temono e ne seguono le indicazioni. Le fonti ricordano che dietro i crimini di sangue, la fraudolenza e i tradimenti si cela l’influenza diabolica, il maligno semina zizzania tra i concittadini e favorisce le lotte intestine. The information on magic in late medieval Sicily is poor, but the documents testify a mixture of magic, religion, and medicine. Alleged witches are often single women, without a surname that can place them in a familiar and social context. The evil spell cast by the slave Giorgio on the former master gives a glimpse of the magic rites that the slaves introduced in Sicily. The episode follows the patterns of traditional magic, and probably the slave is acquitted thanks to the intervention of his new master. Magic is an open field without spatial and social boundaries, Giorgio communicates his popular knowledge to apothecaries and merchant who listen to him, fear him, and follow his instructions. According to the sources the devil could instigate blood crimes, fraud, and treason, he could also make mischief between fellow citizens and encourage infighting.

http://hdl.handle.net/10447/476817