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RESEARCH PRODUCT
Diego Aragona Tagliavia, committente di città nuove
Maurizio Vescosubject
Settore ICAR/18 - Storia Dell'ArchitetturaStoria dell'architettura Storia dell'urbanistica Sicilia Nuove fondazioni Storia modernadescription
E’ ormai acclarato come gli archivi di famiglia rappresentino impareggiabili strumenti di indagine per lo studio dei centri di nuova fondazione. A conferma di questo assunto e a conclusione di lunghe perlustrazioni condotte nell’Archivio Pignatelli Aragona Cortes, conservato presso l’Archivio di Stato di Napoli, si presentano in questo saggio i primi risultati di una ricerca riguardante il ruolo della famiglia Aragona e Tagliavia, una delle più potenti e prestigiose dell’aristocrazia ispano-siciliana, nel processo di urbanizzazione e popolamento della Sicilia attuato nella prima età moderna. In particolare, l’attenzione si focalizza su uno dei suoi più autorevoli esponenti, il duca Diego I, terzo principe di Castelvetrano e terzo duca di Terranova, Grande di Spagna, insignito del Toson d’Oro, membro dei Consiglio d’Italia e di Guerra, Grande Almirante del regno di Sicilia, ambasciatore di Spagna alla corte di Ferdinando III d’Asburgo e presso la Santa Sede. Personaggio di primissimo piano della scena politica spagnola dell’età di Filippo IV, uomo colto, instancabile viaggiatore, raffinatissimo diplomatico, egli, mosso da logiche di investimento economico e dalla volontà di celebrazione del casato, non fu solo promotore di ben due fondazioni nel giro di pochissimi anni – Montedoro e Menfi, tra il 1635 e il 1637 – ma portò anche a compimento la realizzazione, avviata solo da qualche anno, di un altro nuovo centro, Casteltermini, configurandosi in questo modo come figura extraordinaria nel panorama dei feudatari-fondatori.
year | journal | country | edition | language |
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2012-01-01 |