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RESEARCH PRODUCT
Algoritmi, Informazione, Formazione. Riflessioni, esperienze di ricerca e didattica attorno al progetto Fake News
Francesco Monterossosubject
fake news datacracy digital humanism information design design education connected heritagesSettore ICAR/13 - Disegno Industrialedescription
De Kerckhove ci segnala che viviamo al tempo della "tirannia morbida" della “datacrazia”, del capitalismo della sorveglianza digitale, dei deep fake e della prepotenza degli algoritmi, imprigionati, come siamo, dentro bolle di filtraggio e camere dell’eco. Un ecosistema dell’informazione che attraversa una fase caotica e ci impone la ricerca di un nuovo equilibrio tra tecnologia e uomo. Per governare con più competenza e maggiore coscienza etica tale complessità, occorre agire sulla formazione delle generazioni future. Una sfida fondamentale che, superando le aberrazioni dell’utopia tecnicistica, ci accompagni verso una nuova dimensione antropologica della tecnologia. Un “umanesimo digitale” guidato da un robusto corrimano “antropo-etico”, capace di filtrare le complesse interazioni dell’uomo con la tecnologia, mettendo insieme proficuamente la conoscenza pratica degli strumenti digitali con la complessità delle comunità in cui tali strumenti sono adottati. A partire da queste considerazioni, il contributo racconta e riflette brevemente su alcune esperienze di ricerca e didattica maturate all’interno dell’Università di Palermo attorno al progetto Fake News. Esperienze che, in un contesto multidisciplinare molto ampio (design, giornalismo, scienze della comunicazione, scienze sociali, informatica, etc) sono diventate l’occasione per una profonda azione di conoscenza (…e di coscienza) specifica, personale e collettiva, di tutta la comunità coinvolta nel progetto. Un primo momento di “innova-azione” scientifica e sociale in direzione di una più adeguata formazione delle future generazioni e della nuova classe dirigente De Kerckhove tells us that we live in the era of the "soft tyranny" of "datacracy", in the era of digital surveillance capitalism, in the era of deep fakes and the arrogance of algorithms, imprisoned, as we are, inside filtering bubbles and echo chambers. An information ecosystem that goes through a chaotic phase and forces us to search for a new balance between technology and humanity. In order to manage this complexity more competently and with a greater ethical awareness, it is necessary to act on the education of future generations. A fundamental challenge that, overcoming the aberrations of technical utopia, accompanies us towards a new anthropological dimension of technology. A "digital humanism" guided by a robust "anthropo-ethical" handrail, able to filter the complex interactions of man with technology, profitably combining practical knowledge of digital tools with the complexity of the communities in which these tools are adopted. Starting from these considerations, the contribution tells and briefly reflects on some research and teaching experiences gained at the University of Palermo around the project Fake News. Such experiences, in a very wide multidisciplinary context (design, journalism, communication sciences, social sciences, computer science, etc.) represent the occasion of a deeper knowledge and awareness for the whole community involved in the project. A first step of scientific and social "innova(c)tion" in direction of a more adequate education of future generations and the new ruling class
year | journal | country | edition | language |
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2022-07-01 |