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Salvate Eva in Sicilia: indagine conoscitiva 2016 sull’adesione allo screening organizzato del cervicocarcinoma.

Angela GiustiSofia ColaceciSandra MalloneAlberto PerraPaola ScardettaStefania Spila AlegianiAlessandra CasuccioWalter MazzuccoFrancesco VitaleSalvatore ScondottoAchille CernigliaroGabriella DardanoniSilvana MiliciPier Sergio CaltabianoLetizia DrogoDaniela FalconeriLuisa ZodaConcetta AnzaloneFranco BelbrunoFrancesca BellaLuigia BellinaMonica Di GiorgiMaria Paola FerroProvvidenza FicanoCarlo Roberto GambinoRosalia Lo GerfoSalvatore MadoniaAntonello MarrasMaria Barbara OttavianiPaola Nunzia Rita PesceMaria Angela RandazzoGiovanna RipoliGiuseppa RudisiNicoletta SalviatoSabrina ScelfoTiziana ScuderiElisa Eleonora TavorminaAntonella UsticanoMassimo VarvaràStefania BonoClaudio CostantinoGiorgio GrazianoMaria Luisa ManigliaValentina MarcheseClaudia MarottaGiuseppe NapoliSara PalmeriSandro ProvenzanoDaniele Domenico RaiaVincenzo RestivoGiusy Russo FiorinoOmar Enzo SantangeloLaura SaporitoGianmarco Ventura

subject

cervicocarcinomatumore cervice uterinaScreeningprevenzione secondariaSettore MED/42 - Igiene Generale E Applicata

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In Sicilia, a fronte di un incremento dell’estensione dello screening organizzato del cervicocarcinoma, non corrisponde un aumento dell’adesione. Nei mesi di gennaio-giugno 2016 è stata condotta un’indagine trasversale somministrando un questionario standardizzato a un campione di 365 donne, per descrivere le ragioni del fenomeno e promuovere interventi mirati. Per le variabili di atteggiamento e conoscenza è stato utilizzato l’Health Belief Model, che ha esplorato la percezione della donna della suscettibilità (rischio di sviluppare il cancro), della gravità della patologia e dei benefici derivanti dal pap-test. Dai risultati emerge che il 66,6% delle intervistate ha effettuato un pap- test nell’ultimo triennio (valore nazionale 79,2%); il consiglio da parte di un operatore sanitario e la suscettibilità percepita sono associati a una maggiore adesione allo screening. Il potenziamento dei programmi organizzati di screening e l’intervento attivo del medico di medicina generale rappresentano strategie efficaci di promozione dello screening.

10.13140/rg.2.2.12157.46569http://hdl.handle.net/10447/279418