Search results for "Gozzano"
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El esplín de los hermanos crepusculares
2015
1899, fecha de publicación de Cesellature de Tito Marrone, y 1918, en que aparece póstumo Gli orti de Nino Oxilia, marcan el inicio y el fin de uno de los movimientos poéticos más interesantes de la literatura italiana del siglo XX, el Crepuscolarismo. Centrado, como cantará Govoni, en 'tutte le cose tristi della religione, le cose tristi dell'amore, le cose tristi del lavoro, le cose tristi delle miserie', el rechazo al esteticismo dannunziano llevará a sus autores a adoptar un tono personal y melancólico propicio a la confesión y a la introspección. Prácticamente desconocidos en España, el presente artículo plantea un acercamiento a los autores y temas de esta singular generación de poeta…
Il lichene e la farfalla. Sbarbaro e Gozzano fra scienza e poesia
2011
Originale confronto fra il naturalismo lirico di Sbarbaro e l’entomologia poetica di Gozzano. Entrambi accomunati da un interesse scientifico-sentimentale per le più inconsistenti forme di vita naturale – il lichene e la farfalla – i due poeti si distinguono tuttavia per una diversa declinazione della loro passione: è sufficiente scorrere i sei inventari lichenologici redatti dal poeta ligure per accertarsi dell’impiego di un formulario tecnico privo di qualunque orpello estetizzante o astrattizzante, com’è possibile rinvenire ancora negli scritti gozzaniani.
Shame and Desire: A Reading of Gozzano’s La Signorina Felicita
2012
La lettura del poemetto La signorina Felicita studia il nesso tra vergogna e desiderio come accesso privilegiato alla poesia di Gozzano, se non in generale alla cultura poetica del primo Novecento. L’analisi dei suoi nuclei tematici (il personaggio di Felicita, Villa Amarena e gli oggetti che la popolano, il ‘coro borghese’ che condivide questo spazio con i due protagonisti) e della sua genealogia letteraria (Jammes e Nerval in particolare), condotta in una prospettiva formale e psicanalitica, conduce a identificare le condizioni di coesistenza tra vergogna e desiderio, e il ruolo che gioca la forma poetica come sostituto dell’Oggetto.
Camillo Sbarbaro poeta e scienziato
2010
Poesia e scienza, lungi dal configurarsi come due monadi impenetrabili, rivelano ad un’attenta e non pregiudizievole lettura molteplici implicazioni. Specie nell’opera di Camillo Sbarbaro, raccoglitore e studioso di licheni per oltre trent’anni. Proprio la sua passione collezionistica è qui analizzata, secondo un’ottica intertestuale, in un dialogo a distanza con l’entomologia poetica di Guido Gozzano, accomunato al poeta ligure da un analogo interesse estetico-scientifico per la natura. Ne deriva l’individuazione di complesse simbologie, in una dialettica costante fra tenacia e precarietà dell’esistenza, oggettivati rispettivamente dal lichene e dalla farfalla. L’articolo è arricchito dall…