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AUTHOR
Giulia De Spuches
Sguardi di genere nel Sud Africa post-apartheid. Zanele Muholi e le immagini del mancante
In June 2013 Palermo held the National Gay Pride. The opening of the manifestation was the solo photographic exhibition of Zanele Muholi. 25 photos of Being (2007), 21 of Faces & Phases (2009) and Caitilin and I (2009) are the corpus that this article wants to examine inside the main event of Palermo’s Gay Pride. The paper presents how Muholi’s works overturn the act of seeing by representing the image of the missing: exhibits how the invisible lesbian body problematized the local and national South African space (and not only that); it shows how the spatial exclusion of the not-disciplined bodies make visible the divisions of the spatial and gendered relations. The long story of the wo…
I do not intend to speak about; just speak nearby. Riflessioni di Geografia culturale per Lidia Curti
This article introduces a reflection on personal journeys, of dialogues and readings, with Lidia Curti. What is feminine writing? And, what lies behind the screen of representation? These aim at highlighting their political and positional nature within a way of thinking inspired by geographical studies and the feminist thought. So, an attempt to create the bonds for a reflection on the meaning of writing and translation, and on the sense of identity and alterity is made through the voices of authors like Morrison, Devi, and Spivak. It is in the border writing of postcolonial authors that we find a ‘space of in-between’ that allows what has been removed – a testimony of the Mediterranean mat…
Periferie: immagini composite, realtà complesse
Scandal: spazi di genere e spazi di potere
Ordine mondiale e principi di eccezione
Ho imparato dal disagio
La città cosmopolita. Altre narrazioni
The text proposes a reading of the cosmopolitan city through the analysis of the urban in the smallest dimension, the neighbourhood, migration, the female gaze.
Per una didattica della Geografia sociale: sopralluoghi ed esplorazioni urbane
This article analyses a didactic experience in the Borgo Ulivia neighborhood (Palermo), which originates from a research on council housing’s requalifying as a planning laboratory. In particular, its aim is to answer three questions: which choice guides the research in the field? What kind of didactic approach can we use? What kind of didactic restitution should be used? Within the didactic framework, answering these questions has three roles. First of all, we identify places capable of talking about tensions present at the local level but also in other geographical areas. Secondly, we reflect on the possible methods of research. Finally, we show how teaching is practiced both in the reflec…
Frammenti resistenti: la Conca d'Oro di Brancaccio
Le due Algeri di Pontecorvo: spazi sociali nella lotta all’indipendenza
Nel breve saggio si riflette sul ruolo del cinema come mezzo capace di mostrare lo spazio come luogo di lotta politica. Attraverso l’ascolto e la narrazione degli “attori” locali, nell’elaborazione dei loro pensieri, si è costruito il film ma anche una metodologia della ricerca. Pontecorvo affronta il tema della violenza mostrandone tutti i lati oscuri, ne ricostruisce l’escalation senza dimenticare che il centro della storia è la resistenza anticoloniale. Su queste basi, il saggio, mostra come lo spazio di Algeri sia frammentato in due (colonizzatori e colonizzati) e come la lotta sfrutti le caratteristiche topologiche della città
Nuovi percorsi della ricerca geografica. Uno sguardo sull’aspetto relazionale tra il soggetto e il ricercatore
La città velata: riflessioni sulla spazializzazione dell'eteronormatività
L'articolo propone una riflessione su come le identità sessuali, in tutte le loro declinazioni, agiscano sullo spazio pubblico. Come cioè quest'ultimo sia tutt'altro che neutro; esso anzi impone tutta una serie di norme che definiscono la "normalità". Attraverso l'esperienza sul campo dei Gay Pride palermitani, le autrici mostrano come questi grandi eventi sovvertano lo spazio pubblico e come esso sia fonte di negoziazione.
Riflessioni metodologiche geografiche sul quartiere. Tra frontiere invisibili e barriere visibili
Manifesto. E l’Europa disumanizzò sé stessa
Il Manifesto nasce dall’esperienza di un convegno organizzato a Palermo, da Giulia de Spuches, dal titolo: E l’Europa disumanizzò sé stessa. È un appello alle geografie mediterranee militanti che vuole aprire uno spazio di dialogo per ripensare criticamente il Mediterraneo, con l’obiettivo di produrre un discorso contro-egemonico e critico uscendo così dalle gabbie retoriche imposte dagli stati-nazione e dell’UE sul tema delle migrazioni.
Paesaggi urbani. Sopralluoghi e pratiche d'ascolto nelle periferie di Palermo
Mediterraneo in diaspora. Soggetti plurali e nuove pratiche del domestico
I detriti dell’anima. Geografie musicali diasporiche nel Mediterraneo
The bond between geography and music is unaccountably rare until the 90’s. After the Cultural Turn geographers began to explore music according to the sense of place. This was done through either a phenomenological approach or a travelling theory. This article examines the ways music and musicians produce places in terms of homogeneity or through the spaces of diasporas. Some music maps want to show the homogeneity of people, recalling the deep bond between music and territory. Others argue that music should be investigated as a counter-history where the musician’s spaces would be linked to his/her knowledge and sensitivity of mobility. Both the artists the article explores are diasporic vo…
Dissonanze mediterranee
La città contemporanea di fronte al cultural turn
Il senso delle immagini, il valore della rappresentazione
Maredolce: l'invisibilità di un paesaggio reale. Geografie e memorie di un territorio
La lunga storia del Castello di Maredolce racconta in maniera magistrale più di un millennio di storia del territorio di Palermo. Le cronache raccontano come Re Ruggero avviò la realizzazione del Parco Vecchio su quello già esistente del periodo arabo: la Favara. Il Parco Vecchio, intreccio tra cultura e natura, fu il primo pezzo di un paesaggio che nell’epoca normanna avrebbe circondato Palermo. Si proverà a leggere questa enorme area suburbana come paesaggio imperiale: un paesaggio rappresentazione del potere. Esso non simbolizza semplicemente delle relazioni di potere ma verrà letto come un processo attraverso il quale le identità soggettive e sociali si formano. Tuttavia questi segni di…
All'ascolto di un mondo plurale. Per una didattica polifonica della geografia
Brancaccio come terreno di azione. Sguardi geografici su un quartiere delle periferie di Palermo
In che modo possiamo definire oggi i quartieri? Il saggio propone una rilettura del concetto di quartiere attraverso le reti sociali che lo attraversano. Dunque allontanandosi dall''idea di spazio chiuso, dalle forme di vita simili al mondo rurale, propone di leggere il quartiere come parte idissolubilmente di una città discontinua e piena di attraversamenti. In particolare si ricostruisce la storia del quartiere Brancaccio di Palermo attraverso tre momenti: uno, come quartiere storico, legato all''agricoltura; il secondo attraverso il cambiamento impresso dalla zona industriale ed un terzo, post-industriale, dove si riflette sulle emergenze storiche come patrimonio dell''intera città e ris…
Spazio pubblico e cittadinanza. Uno sguardo di genere a Palermo
Le esposizioni universali: spazialità e politiche di rappresentazione
Come possiamo parlare di modernità? Riflettere su un fenomeno come le Esposizioni universali, sulla loro storia, sembra una buona pista per rispondere alla domanda iniziale. Questi spazi spettacolari, inventati nel XIX secolo dalla società occidentale, producono eventi: “montano” città. E’, infatti, il montaggio una delle chiavi che permette di cogliere questo senso di trasformazione che le Esposizioni producono. Il montaggio come elemento della tecnica e come elemento metaforico. Le Esposizioni si presentano come spazi dove il tutto e le parti sono messi in mostra; sono pensate come forme di inventario, di archivi atti a educare e a meravigliare ma il loro significato va oltre le aspettati…
Diaspora
Città: la tattilità dei luoghi
La ricerca sul campo e le sue sconfitte. Un racconto di ricerca-azione nell’ex-Ospedale Psichiatrico di Palermo
Il saggio si interroga sul valore di un patrimonio come il complesso dell''ex Ospedale Psichiatrico di Palermo.Ricostruendo la storia della psichiatria italiana e, in particolare, quella palermitana si vuole mettere in luce come l''area in oggetto sia il frutto del contesto di una società in diverse epoche storiche. Avvalendosi di una ricerca sul campo che aveva come obiettivo il seguire il processo di riuso dell''area, il saggio mostra come i risultati di tale area siano il frutto di scelte politiche che tradiscono gli assunti di base e la memoria del luogo. In ultimo ci si chiede quando e come i risultati di una ricerca sul campo possano essere considerati un successo. Se cioè l''obiettiv…
Se un pomeriggio d'inverno...alla mostra di Zanele Muholi
Rural storytelling: itinerari di rigenerazione nell’area dei Sicani
Il contributo presenta una pratica di narrazione turistica del mondo rurale che nasce da nuove forme di relazione tra attori e territorio. Infatti, secondo una prospettiva geo-culturale, consideriamo gli itinerari sia come cammini e pratiche turistiche slow, sia come discorsi e immaginari che risignificano il territorio. Il contributo analizza una forma di racconto turistico, facendo riferimento a una ricerca sul campo condotta nei monti Sicani, in Sicilia, con una guida turistica esperienziale. L’obiettivo della ricerca è stato analizzare gli immaginari geografici di questo storytelling, mostrando come le rappresentazioni areali non tengano conto della molteplicità di sensi del luogo e dei…
Etica, politica, architettura: 4 mosse per una strategia
"Conclusion. Turbulences urbaines: outil de lecture et métaphore du montage"
Le città odierne sono strette continuamente tra due estremi: salvaguardare le perenità o favorire le metamorfosi. Le turbolenze che la città subisce/agisce ci hanno da tempo abituato a pensare l''urbano senza ordine anche se questo ci continua a provocare disorientamento.Bisogna, dunque, immaginare che le perennità non sono sinonimo di immobilismo piuttosto è necessario riflettere sugli attori che entrano in gioco in modo da comprendere le strategie e le finalità di cui questi attori sono portatori. Uno strumento utile per studiare la città contemporanea è quello della metafora del montaggio. Il montaggio a cui si fa riferimento non è quello invisibile del cinema classico americano bensì qu…
Abitare la diaspora in Europa. Il graphic novel come forma di geopolitica popolare
Somali refugees who fled the collapse of their homeland and resettled in EU narrate ‘who they are’ through the graphic novel Meet the Somalis. This paper explores their counter/story to undermine the Fortress Europe’s discourse. The main issue is to look at the diaspora through the trajectory of the journey and the “settling in” phase. The graphic novel as “remarkable antidote” (Said, 2002) narrates stereotypes, racisms and successes of the Somali people, helping the reader to understand them as individuals, with distinct experiences and separate stories.
Introduzione a Il Mediterraneo, per una geografia critica della frontiera
Il Mediterraneo è diventato sempre più un simbolo delle migrazioni; un confine allo stesso tempo fragile e invalicabile L’appiattimento del nesso tra confini e migrazioni, da una parte, ha impedito di mettere in primo piano la complessità dello spazio di frontiera mediterraneo; dall’altra, l’inasprimento del regime di controllo della mobilità nell’UE ha avuto forti ripercussioni sull’articolazione del discorso relativo alle frontiere e al loro attraversamento. La sessione è articolata in tre panel: Ripensare il Mediterraneo come borderscape; Il Mediterraneo come frontiera delocalizzata: esternalizzazione e internalizzazione della gestione delle migrazioni; E l’Europa disumanizzò se stessa. …
Risk narrations and perceptions in the COVID-19 time. A discourse analysis through the Italian press
This paper explores how the risk related to the pandemic of COVID-19 was managed, narrated and perceived in Italy during the lockdown phase, from February until June 2020. To reach this aim, the study provides a discourse analysis of three main level: the official institutional discourses declaimed by the government and the health authority; the risk narration spread through the diaphragm of the Italian press, and specifically through two of the most-read newspapers in Italy (Repubblica and Corriere della Sera) and their related weeklies (Venerdì di Repubblica and Sette); finally, the diverse reactions and perceptions to the risk coming from the most affected and most vulnerable subjects, c…
Gibellina/Gibellina nuova: quarant’anni di rappresentazioni e narrazioni
Paesaggi urbani di Algeri. Uno sguardo cinematografico
Introduzione. Disfigurare il genere
La mobilità come esperienza transitoria e instabile sembra avere nel concetto di genere la sua versione teorica più pregnante. Un concetto difficile perché azzera le rassicuranti categorie binarie moltiplicando i soggetti e obbligandoci a riflettere sulla fluidità delle identità. La mobilità assume, così, una dimensione politica non solo lungo le rotte di un mondo in diaspora ma anche nella sua sfera più domestica. La call si chiede come la fluidità dei generi definisca e sfidi le rappresentazioni consolidate dei corpi, della casa, della città, aprendo verso possibili forme di ricerca che riconfigurino la mobilità e la transitorietà come chiave di lettura dell’esistenza e della relazione co…
Palermo
Sopralluogo
il sopralluogo è trattata come una voce lessicale della ricerca geografica e urbanistica. Eso serve ad indagare il territorio urbano. Può essere di due tipi: esplorativo e dialogico.
Paesaggi ed eroi. Cinema, nazione, geopolitica
recensione del libro Paesaggi ed eroi. L'autrice, Elena Dell'Agnese, mostra quanto sia stretto il nesso tra cinema e geopolitca
Stigma
il concetto di stigma viene trattato come voce lessicale all'interno di uno studio geografico e urbanistico. In particolare, viene legato al tema delle periferie con una visione che tende a superare la sua idea tradizionale.