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AUTHOR
Mignosi E.
Intersoggettività e “prospettiva in seconda persona”: una nuova cornice sulle relazioni educative nei nidi d’infanzia
The article reflects on kindergartens’ specificity, focusing on the intersubjective perspective. By this perspective, the developement and the construction of the Self can’t be separated from the perception of the “other” and it is a process working, since birth, through an “embodied relationship”. According to the infant research and the neurosciences studies, the article analyzes the quality of the relationships between adults and children and explores how it can affect personality development, self-image, and learning processes. Finally, the professional skills necessary for educators in kindergartens are deepened, looking at the needs of the children during their first years.
Big Ears: The Donkey-Human Relationship in Self-Exploration and Training Courses
Donkeys, due to their ethological characteristics and their symbolic value within our culture, offer the opportunity to experience a deep knowledge of oneself, to discovery one's emotions but also to develop trust in oneself and in the relationship with the 'other. This article is the English version of a previous Danish version, partly modified and enriched; it deal about how and for what reasons meaningful learning experiences are feasible in every life ages, starting from early childhood. Finally, it will focus on the effectiveness of experiences with donkeys in the training of trainers
Le forme della multimodalità. Segni, gesti e parole in classe.
La comunicazione umana è un evento complesso e multimodale: nella interazione faccia a faccia, la maggior parte del significato viene veicolato attraverso il canale non verbale e l’analogico del linguaggio. L’attenzione a tale aspetto risulta cruciale nella relazione educativa tra insegnanti e alunni e nella didattica in classe . Il presente contributo intende quindi approfondire la nozione di multimodalità nelle diverse forme in cui si realizza esplorando cosa accade con le lingue vocali (in cui si utilizza il canale acustitco vocale) e con le lingue segniche (in cui si utilizza il canale visivo-gestuale). Viene definito, in primo luogo, il concetto di multimodalità nel linguaggio facendo …
Gruppi: motivazione, formazione e appartenenza,
Nasciamo all’interno di un gruppo, viviamo in relazione ad uno o più gruppi e lavoriamo con un gruppo di colleghi. Questa l’apertura, in tale sede, del percorso di presentazione, e di analisi, della vita all’interno dei gruppi sociali. Essi sono i luoghi entro i quali l’individuo si forma, che costituiscono il suo ambiente esperienziale concreto (Kaneklin, 2010). La famiglia, come sottolineato, è il contesto entro il quale l’individuo esperisce le dinamiche gruppali, ed essendo un gruppo primario, è un contesto in cui non affronta i passaggi previsti per una sua formazione, al contrario dei gruppi secondari. Rimanendo, quindi, entro la tipologia dei gruppi primari, troviamo quello dei pari …
La famiglia come gruppo sociale primario e come contesto di apprendimento,
Il gruppo rappresenta le basi della società; la maggior parte delle persone vive in gruppi, intorno ad essi e ne cerca nuovi. Lewin (1951) definisce il gruppo come una totalità dinamica, ovvero come più della semplice somma delle singole parti, dove i cambiamenti di stato che vive una di queste interesserà ognuna delle altre singole parti che compongono il gruppo. Esso è, quindi, più di una semplice aggregazione di individui, come ad esempio le persone che aspettano ad una fermata dell’autobus o che si riuniscono in strada dopo un incidente d’auto. In tali casi non vi è sentimento di appartenenza, né interdipendenza tra i membri. Dalla consapevolezza del Sé, di cui si p parlato capitolo pre…
Introduzione
Introduzione al volume "Un'infanzia fatta di scienza e arte" Introduction to the book "Un'infanzia fatta di scienza e arte"
Comunicare con i bambini per promuovere la loro crescita la prospettiva intersoggettiva ed embodied
L'articolo tratta della specificità della relazione adulto-bambino piccolo, soffermandosi sulla prospettiva intersoggettiva alla seconda persona e facendo riferimento alle ultime ricerche neuroscientifiche che confermano il ruolo fondamentale della comunicazione psico-corporea nell'apprendimento e nello sviluppo infantile e l’importanza delle emozioni e degli affetti. Riflette quindi sulla specificità dei percorsi formativi per gli educatori per l’infanzia che, in una tale prospettiva, dovrebbero intrecciare il piano personale e quello professionale centrandosi sull’esperienza e sulla riflessione e l’autoriflessione. In questo senso particolarmente efficaci si rivelano i linguaggi artistico…
Un'infanzia fatta di scienza e arte
I contributi presentati in questo volume echeggiano tra di loro come un gioco di risonanze che travalicano ogni confine tra discipline per scavare tra le radici dell’umanità. Il testo è diviso in due parti idealmente collegate da una comune prospettiva sui bambini e sul loro modo conoscere e di entrare in relazione col mondo con gli occhi delle scienze e delle arti. L’approccio olistico, la curiosità e l’immaginazione, la libertà esplorativa e il piacere di creare connessioni tra le cose su piani diversi coinvolge totalmente singoli soggetti e gruppi, menti e corpi secondo una logica che rende impossibile segnare una demarcazione netta tra scienza e arte, soprattutto quando si parla di bamb…