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Sandro Rino Muscolino

SPOSTAMENTI DELLA SPONDA DI UN LAGO ARTIFICIALE CAUSATI DA CARSISMO DA DISSOLUZIONE DEI GESSI

Il serbatoio Disueri sul F. Gela è stato creato con una diga di muratura a secco, completata nel 1948, sostituita nel 1997 con una diga di terra. Entrambe le dighe sono fondate su rocce della serie Gessoso-Solfifera che nella zona di sbarramento è interessata da pieghe e faglie che dànno luogo a un assetto strutturale estremamente complesso. Sulla sponda sinistra affiora un banco di gessi selenitici interessato da numerose cavità, parecchie delle quali di grandi dimensioni. L’evoluzione delle cavità è rapida a causa dell’alta velocità di dissoluzione dei gessi in condizioni di acqua fluente, e ha dato origine a una grande conca di subsidenza e a spostamenti che lasciano prefigurare la forma…

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LA STABILITÀ DEL FONDO DI SCAVI A PARETI VERTICALI SOSTENUTI DA DIAFRAMMI

Nella presente nota si riportano i principali risultati di un’analisi dell’influenza sulla stabilità del fondo di scavi controventati dei seguenti fattori: stato tensionale iniziale; rapporto larghezza/altezza dello scavo; profondità di infissione dei diaframmi; attrito terreno-diaframmi; dissipazione delle sovrappressioni interstiziali. I risultati ottenuti indicano che le ipotesi semplificative poste a base dei metodi correntemente utilizzati per la valutazione delle condizioni di stabilità del fondo scavo portano spesso a sopravvalutare notevolmente il coefficiente di sicurezza.

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Effetti di sottili strati inclinati di bassa resistenza sul carico limite di fondazioni superficiali

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Struttura e fondazioni del ponte di Calatrava a Venezia

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L’erodibilità delle argille scagliettate compattate

Si riportano i risultati di una ricerca sull’erodibilità delle argille scagliettate varicolori compattate mediante rullo vibrante in strati con spessore iniziale di 25 cm. La sperimentazione è stata condotta sia in laboratorio su campioni prelevati da un rilevato sperimentale costruito da 20 anni, sia in situ con l’osservazione e lo studio dei processi di erosione superficiale e interna dello stesso rilevato. È stato accertato che l’erosione, in entrambi i casi, dipende fondamentalmente dal distacco e dal trasporto delle scaglie. È stato posto inoltre in luce il meccanismo di innesco dell’erosione interna che è legato alla presenza di fessure subverticali da essiccamento e dal fatto che il …

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L’influenza dei dettagli di costituzione del terreno sulla stabilità delle fondazioni superficiali

Si riportano i risultati di una ricerca sperimentale di laboratorio riguardante i meccanismi di rottura e il carico limite per forze verticali centrate di fondazioni superficiali poggianti su un banco di terreno costituito di sabbia contenente un sottile strato orizzontale di bassa resistenza a taglio. La ricerca è stata condotta mediante prove su modello fisico a scala ridotta. I risultati ottenuti dimostrano che, a causa della presenza dello strato tenero, i meccanismi di rottura si modificano nettamente se la profondità di tale strato è minore di una profondità limite. Quest’ultima dipende dal rapporto tra gli angoli di resistenza a taglio dello strato tenero ′2 e del banco ′1. Il cari…

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Il coefficiente di pressione laterale a riposo di sabbie pomicee.

Si riportano i risultati di una ricerca sperimentale sul coefficiente di spinta a riposo K0 di sabbie pomicee ottenute artificialmente per frantumazione dal materiale naturale. Lo studio è stato condotto fino ad alte pressioni efficaci verticali (100 MPa). Per questo studio è stato utilizzato un edometro speciale strumentato con estensimetri elettrici circonferenziali e verticali per la determinazione delle tensioni orizzontali e per la valutazione delle forze d’attrito all’interfaccia sabbia-parete interna dell’edometro. La sperimentazione è stata eseguita su sabbie “asciutte” ossia con contenuto d’acqua minore dell’1% (contenuto d’acqua in ambiente controllato). Il coefficiente K0 è varia…

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ANALISI DEL PROCESSO DI ROTTURA PER SOLLEVAMENTO DEL FONDO DI SCAVI CONTROVENTATI

Nella presente nota si riportano i principali risultati di un’analisi sui meccanismi di rottura per sollevamento del fondo di scavi sostenuti da diaframmi. È stata studiata l’influenza su tali meccanismi di fattori quali: lo stato tensionale iniziale; il rapporto tra larghezza e altezza dello scavo; la profondità d’infissione dei diaframmi al di sotto del fondo dello scavo; la dissipazione delle sovrappressioni interstiziali. I risultati ottenuti indicano che i metodi correntemente utilizzati per la valutazione delle condizioni di stabilità del fondo scavo, basati sull’analisi in termini di tensioni totali e sull’impiego della resistenza non drenata su possono portare a sopravvalutare le co…

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Verifiche in centrifuga dell'influenza di sottili strati di bassa resistenza sul carico limite di fondazioni superficiali

Si riportano i risultati della verifica sperimentale, condotta in centrifuga geotecnica, sul carico limite, qlim, di fondazioni superficiali poggianti su terreni contenenti un sottile strato orizzontale di bassa resistenza a taglio. La presenza dello straterello influisce fortemente sul meccanismo di rottura del complesso fondazione-terreno e sul valore di qlim. Il qlim si riduce significativamente rispetto al caso di terreno omogeneo in funzione della posizione e della resistenza dello strato e la curva che descrive la variazione di qlim con la profondità dello strato presenta un minimo a tutte le accelerazioni esplorate. I risultati sono in buon accordo con l’ampia sperimentazione condott…

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The bearing capacity of footings on sand with a weak layer

Minor details of the ground, such as thin weak layers, shear bands and slickensided surfaces, can substantially affect the behaviour of soil–footing and other geotechnical systems, despite their seeming insignificance. In this paper, the influence of the presence of a thin horizontal weak layer on the ultimate bearing capacity of a strip footing on dense sand is investigated by single-gravity tests on small-scale physical models of the soil–footing system. The test results show that the weak layer strongly influences both the failure mechanism and the ultimate bearing capacity if its depth is lower than about four times the footing width. It is found that the presence of a thin weak layer …

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L’impiego del calcestruzzo senza frazione sabbiosa (NFC) per la realizzazione di trincee drenanti

Studio sperimentale della composizione ottimale dell’NFC nei confronti di: permeabilità, lavorabilità, resistenza. Studio sperimentale della capacità di funzionare come filtro nei riguardi di materiali a grana fina (sabbie, limi e argille), e della durabilità. Studio su modelli fisici a scala ridotta degli effetti dei fluidi polimerici e in particolare di quelli bio-polimerici sulla stabilità della trincea e sulla permeabilità dell’interfaccia NFC-terreno. Elaborazione di linee-guida per la progettazione, la realizzazione, i controlli di qualità e la strumentazione geotecnica delle trincee drenanti realizzate con NFC.

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