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Bartoli C
Recensione a D. Ludden (ed.), Reading Subaltern Studies. Critical History, Contested Meaning and Globalization of South Asia, Anthem South Asian Studies, London 2002, pp. 442
Il testo curato da David Ludden costituisce uno strumento di estremo valore per comprendere il contributo interdisciplinare degli studi della subalternità. Si tratta, infatti, del primo studio diacronico realizzato da autori esterni al gruppo. Esso fornisce un quadro complessivo, critico e documentato dei subaltern studies e del dibattito mondiale da questi generato nelle varie discipline, dando risalto ai fattori di evoluzione endogeni ed esogeni, alla ricezione in ambito indiano e mondiale, nonché ai limiti rilevati e alle contestazioni avanzate.
Perché l’articolo 3 della Costituzione italiana dichiara uguali tutti i cittadini anziché tutti gli uomini? La risposta nei verbali della costituente
L’articolo 3 della Costituzione italiana proclama e definisce il principio di uguaglianza, esso costituisce quindi una sorta di meta-norma. Ma oltre che per la sua basilare importanza, il terzo articolo si distingue per l’innovazione: il principio di uguaglianza sostanziale, enunciato nel suo secondo comma, è infatti un vero inedito tra le Carte costituzionali. Può quindi apparire sorprendente come questo capolavoro giuridico e caposaldo dell’intero ordinamento dichiari uguali non “tutti gli uomini”, bensì soltanto “tutti i cittadini”. Cercherò una risposta a questa apparente avarizia nell’elargire diritti ripercorrendo i dibattiti dell’assemblea costituente relativi alla redazione del prin…
La ragione “contraddittoria” in Simone Weil
Nel saggio seguono sono collezionate alcune idee di Simone Weil intorno al tema della ragione elaborate soprattutto durante gli ultimi anni della sua vita (1941-1943). La ragione naturale viene contrapposta alla ragione soprannaturale contrario della trionfale sintesi hegeliana. Questa si costituisce come arresa vincente: dopo essersi dichiarati sconfitti, manifestata la propria impotenza di soluzione dell’ossimoro e divenuti ormai completamente coscienti del limite, si viene trasportati nell’immenso universo che contiene tutti gli opposti.
Volontà violate. Intervista a un maestro di strada
Gayatri Chakravorty Spivak scriveva alla fine degli anni ‘80 un saggio, divenuto celebre, in cui proponeva il seguente quesito: can the subaltern speak? (possono parlare i subalterni?). Ad esso sono seguite numerose risposte, non solo di accademici delle più svariate parti del mondo, ma anche da operatori del sociale che hanno inteso questa domanda come un concentrato di interrogativi da cui si sentivano quotidianamente toccati. Per comprendere le implicazioni e la portata di tale problema va innanzitutto spiegato chi sono i subalterni. ‘Subalterno’ è chi è inchiodato al suo status sociale. E questa immobilità è dovuta al fatto che il subalterno abita un sistema di dominio che non gli conse…
Il diritto a sbagliare. Sul presunto diritto morale di fare ciò che è moralmente sbagliato
Traduzione: Obbedienza creatrice. Modello per un agire politico
Lo spunto del saggio proviene da Simone Weil, la quale nei suoi lavori propone più volte, in diverse varianti, l’analogia che segue: «Scrivere – come tradurre». Per la pensatrice il carattere decisivo della traduzione sia l’essere un atto vincolato, trattenuto dalla necessità di obbedire al testo originario. Pertanto la scrittura che si forgia come una traduzione non dovrebbe assomigliare a quel romantico atto libero e creatore, a quell’opera titanicamente capace di generare dal nulla; al contrario dovrà essere un meticoloso lavorio da artigiano, attento e obbligato alla fedeltà. Per quanto riguarda il versante della traduzione, la dinamica dialettica si sviluppa in quanto il testo original…
Étrangers pour toujours. L’Italie entre activisme immigrant et racisme institutionnel
La rappresentazione che trasforma. Riflessioni, discussioni e racconti sul progetto Chance
Diritti umani e capitalismo. La libertà tra indipendenza e interdipendenza
I diritti umani e il capitalismo sono termini tra loro incompatibili o fanno fronte comune? Il capitalismo pone a repentaglio i diritti umani o li tutela e li diffonde? I diritti umani stanno alla base di un’organizzazione capitalistica della società o vi si scontrano e la arginano? Il saggio discute l’opinione di Marx espressa nel testo intitolato Sulla Questione ebraica, scritto in polemica con Bruno Bauer, giovane hegeliano. L’autore del Capitale, suscitando probabile sorpresa in molti degli attivisti e dei movimenti che dal suo pensiero traggono ispirazione, asserisce che i diritti umani e il capitalismo stanno dalla stessa parte della barricata. Nascono, infatti, nella medesima fase st…
Educazione nell’Induismo
Voce di enciclopedia che presenta il tema dell'educazione nella tradizione hindu ed indiana
La scuola e il ghetto. Architetture che escludono
Terrorismo o resistenza? Il processo di Napoli
Il saggia indaga il sottile confine tra le fattispecie "terrorismo" e "lotta di liberazione" attraverso le norme di diritto internazionale umanitario, il concetto di "diritto penale del nemico" e analizzando il caso di un processo per terrorismo a carico di un gruppo di tamil residenti in Italia.
RECENSIONE A R. Guha, G.C. Spivak, (introduzione di E.W. Said), Subaltern Studies. Modernità e (post)colonialismo, presentazione di S. Mezzadra, Ombre Corte, Verona 2002, pp. 144 (trad. parziale di R. Guha, G.C. Spivak (eds.), Selected Subaltern Studies, Oxford University Press, Delhi 1988)
I Subaltern Studies sono una corrente di studi prevalentemente storici, sorta in India nei primi anni ‘80 fa e che ha avuto una straordinaria diffusione in numerose parti del mondo. Grazie alla cura di Sandro Mezzadra, è ora possibile consultare in italiano alcuni dei saggi, ormai classici, prodotti da tale esperienza di ricerca. Come spiega Said, nella sua introduzione, i subaletrn studies muovono dalla constatazione che la storia indiana sia stata scritta da un punto di vista colonialista ed elitario, sebbene gli attori principali siano stati i ceti subalterni. Da ciò proviene la necessità di una nuova narrazione del passato che offra lo spazio e l'importanza dovuta agli esclusi dalla sto…
Razzisti per legge. L'Italia che discrimina
È facile chiamare 'razzista' l'uomo che aggredisce un altro uomo solo perché di etnia, nazionalità o religione sgradita. Più arduo è percepire lo scandalo di leggi e procedure che costruiscono la disuguaglianza. Dare un nome alle cose serve a vederle. Si chiama 'razzismo istituzionale' quel complesso di norme e politiche che tracciano una linea di separazione tra chi ha diritti e chi possiede solo incerte e revocabili concessioni. Questo libro racconta un'Italia razzista verso chi è designato come 'straniero'. Mette insieme riflessioni teoriche e storie di casi gravi e lievi, noti e sconosciuti, di discriminazione istituzionale, come la cosiddetta 'emergenza Lampedusa' o la vicenda di un'in…
Come il diritto inventa le identità
Does the identity recorded by documents certify what you are or affect your way of being? Do the different classes of subjects to which the rules grant rights or impose obligations exist before being utilized by law? Is the role conferred by the institutions a false mask that can be dismissed at the end of a working day or is it a stubborn demon that possesses the soul of the man and the citizen? These questions introduce the issue of this paper: the relationship between Law and identity, in particular the contribution of legal sphere to the construction or manipulation of collective identities such as gender, race, nationality or class. The author opts for a constructivist approach and des…
Progettare la persona, costruire l'identità. La normativa scolastica come testo di filosofia pratica. pp. 57-65
Ogni azione si svolge ed acquista significato in uno sfondo articolato di credenze, valori, desideri (coscienti o presupposti). Al fine di comprendere l’agire del singolo o del gruppo non è quindi sufficiente ‘attenersi ai fatti’; ma occorre, per quanto è possibile, scandagliare le dinamiche interiori che hanno impresso una forma alla materia dell’azione. Ad esempio il diritto penale tiene conto dello ‘sfondo teorico’ dell’imputato, punendo diversamente uno stesso delitto, a seconda se esso è premeditato, semplicemente colposo o preterintenzionale. Se volessimo allora cimentarci nell’ardua impresa di comprendere l’agire, non semplicemente di un singolo individuo, ma di quel coagulo contradd…
The Italian legal clinics movement. Data and prospects
It is not more than 5 years since legal clinics were founded in Italian Universities: a very recent history indeed and similar to that of other Western European countries. I will try to explain this through some data collected by an inquiry that I ran in order to have a more detailed map of this phenomena and to conjecture its future evolution. In the following paragraphs I will present the data inquiry and I will try to explain the process of establishing the Italian movement for legal education, its options and challenges. It is worth pointing out why I use the term “movement”. What is going on in Italy, and I think elsewhere, is not simply the proliferation of single clinics, but the eme…
Documento d’“Ibridità”. Pirandello, il diritto e i giovani di origine straniera
Nel presente saggio il rapporto tra diritto e identità viene discusso partendo dalla condizione giuridica dei figli di stranieri residenti in Italia. L’angustia del canale d’accesso alla cittadinanza coniugandosi con una burocrazia lenta e inefficiente fa sì che gli immigrati e i loro figli restino stranieri per lunghissimo tempo e talvolta per tutta la vita . La lunga permanenza degli immigrati e dei loro figli nella condizione di stranieri contraddice il principio stesso della democrazia che stabilisce l’identità di governanti e governati. L’immigrato è un suddito in un paese di cittadini, la sua posizione è simile a quelle delle donne prima del suffragio universale, poiché gli è richiest…
Recensione a M. Torri, Storia dell'India, Laterza, Roma-Bari 2000, pp. XXII+839
L'area del subcontinente indiano è un territorio esteso e popoloso, che ha assistito al nascere e all'evolversi di numerose formazioni sociali e politiche, di innumerevoli religioni e tradizioni di pensiero, espresse in documenti scritti in molteplici lingue. Scriverne la storia è un’impresa estremamente ardua anche perché si ha a che fare con una catena di eventi lunghissima che precede di millenni la nascita di Cristo e al contempo che presenta insormontabili problemi di datazione degli eventi e delle fonti. Ma a tutto ciò, che di per sé costituisce già una sfida poderosa per quegli storici impavidi che hanno deciso di cimentarsi, si aggiunge la necessità di doversi confrontare con l'ered…
Sull’universalità dei diritti umani
Nei pressi della locuzione ‘diritti umani’, in espressioni ordinarie e in celebri documenti, si trova spesso l’aggettivo ‘universale’. E tale aggettivo, apparentemente rassicurante ma tutto fuorché indiscusso, sarà il tema di questo decimo numero di «Kykéion». Si noti dapprima la polisemia del termine ‘universale’: in una prima accezione, significa ‘esteso a tutti’, di cui ciascuno partecipa e, riferito specificamente ai diritti umani, indica che questi dovrebbero essere riconosciuti a tutte le genti e ad ogni uomo, senza discriminazioni né eccezioni; che non dovrebbero essere il privilegio di individui particolari, di status speciali o di nazioni più agiate. In una seconda accezione, la vo…