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Carta Maurizio

Una piazza per il Belìce. Strategie per il Territorio Arcipelago

Le grandi città globali non sono più gli unici contesti per la competizione territoriale: l’Italia è un importante esempio di un nuovo sistema di piccole e medie città, una sorta di arcipelago di spazi tenuti insieme da identità locali, animato dalle comunità, ma frenati da geografie impervie. L’articolo definisce come un territorio può applicare protocolli e azioni innovativi per la sfida dell’Italia interna. Questa “Inner Italy” può essere una piattaforma per l’innovazione locale, lo sviluppo sostenibile, la resilienza ecologica e sociale e la coesione territoriale, come mostrato nella letteratura internazionale, in riferimento sia al Territorio-Arcipelago (Carta, 2016), sia ai contesti u…

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No more Masterplan: the Cityforming Protocol

In Europe, the season of urban regeneration has produced important effects both in the review of the urban devices and in the rethinking of the settlement forms and their spatial and human relations. But it cannot be denied that certain diseases emerged which often have anaesthetised – if not cancelled – the regenerative effects envisaged. The urban transition, while it has increased the use of regeneration processes from the bottom, has at the same time extended the epidemic of failures derived from a top-down approach. The critical issues of hierarchical urban regeneration cannot be solved by revising the procedures for participation, improving design devices, or innovating implementation…

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Progettare città aumentate antifragili

E’ venuto il momento di entrare nel Neoantropocene (Carta, 2017), che definisco come una nuova era in cui l’umanità, invece di essere il problema, progetta e mette in atto la transizione verso lo sviluppo ecologico, riattivando l’antica alleanza tra componenti umane e naturali come forze coagenti: un antropocentrismo sensibile, rispettoso e temperato volto a riposizionare l’umanità in uno schema integrato, ibrido, con la natura. E lo strumento del nuovo paradigma urbano ecologico non può che essere una nuova “urbanistica circolare” (Carta, Lino, Ronsivalle, 2016), capace di progettare e rigenerare città, territori e paesaggi riattivando i loro naturali metabolismi, lavorando sugli scarti, p…

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Città e comunità aumentate del neoantropocene

Il futuro dell'urbanistica – in quanto disciplina tecnica e forma dell'habitat umano – ha bisogno di una innovazione dirompente dei paradigmi, una esplosione di sperimentazioni e una continua revisione delle abitudini radicate. Negli ultimi decenni l'urbanistica più conformista – con alcuni, inascoltati, critici – è stata troppo impegnata a cementificare la natura, ad aumentare le emissioni di gas serra e a consumare risorse naturali e culturali, invece di sviluppare strategie urbane e umane più sensate, integrate e proattive. Ma i tempi sono cambiati, perché stiamo attraversando una profonda metamorfosi: di paradigmi (sempre più basati sulla conoscenza), di orizzonti (orientati all'ecologi…

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Progettare le città aumentate di un diverso presente

Le città sono potenti habitat creativi per esplorare il futuro possibile Cinquemila anni fa la città è stata la migliore invenzione del genere umano, nata come un luogo privilegiato per vivere, non solo per la protezione da una natura ostile ma perché consente una vita di comunità che costruisce relazioni feconde, genera sinapsi fertili, produce nuove economie e accelera l'innovazione. La città è sempre stata pensata per essere un dispositivo di consenso per l'evoluzione della comunità e l'innovazione delle idee, non solo un luogo sicuro o simbolico. La città, quindi, ha accompagnato il progresso dell'umanità, costituendo una perfetta interfaccia tra spazio e società, tra luogo e comunità: …

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Augmented Cities in Post-pandemic Age

The effects of the Anthropocene are mainly urban, because the cities with their expansion have devoured the natural soil, the identity structures of the cultural palimpsests and the vegetable plots of the cities, invading delicate natural ecosystems, awakening and expanding diseases previously confined and separated in the wild environments. How to get out of the planetary environmental crisis, which is above all an urban habitats’ crisis? The answer, therefore, can only be urban, acting on a rethinking of cities as places of living in balance with other living species, in homeostasis with the planet. Especially in Europe, we must update the idea of cities as privileged places of public hea…

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Progettare la città liquida. Il nuovo Piano Regolatore Portuale di Palermo

The approval in 2018 of the new Masterplan for the Port of Palermo, elaborated in 2008 and result of a long process of planning, negotiation, verifications and approvals, is an important starting point to complete the project of optimization of port functions and overall redesign of the urban waterfront improving new relationship between city and water, already started through some technical and functional interventions of the Port Authority and the recent conclusion of the international competition of ideas for the new cruise and passenger terminals and the related areas of city-port interface. The Masterplan for the Port of Palermo acts simultaneously on three levels: it redefines and dec…

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Postpandemic Urban Habitat in the Age of Contamination

The challenge for post-pandemic urban habitats will be to recover their natural polycentrism, the diversity of their neighborhoods which, ceasing to be fragile suburbs, return to being places of lives and not just of homes, bridging the educational, working, cultural, digital divides, acquiring micro-places of public health and self-sufficient energy communities. I imagine cities of a renewed urban proxemic made up of "augmented urban communities" (according to the principles I described earlier) that reduce their frantic centripetal mobility and that facilitate a more measured mobility guaranteeing the answer to many needs within 15 minutes from home (the “15-minute city”, as already launc…

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Arcipelaghi circolari per la transizione del Neoantropocene in Sicilia

Nel dibattito pubblico pandemico è risuonato frequente il canto funebre per le metropoli inquinate, sovrappopolate, insicure, seguito dalla semplicistica retorica del ritorno ai borghi, come rifugio di un Decameron contemporaneo. Una urbanistica responsabile richiede, invece, di sfuggire alla visione consolatoria del borgo-rifugio, sanatorio delle comunità urbane in fuga dalle città ma pronte a tornarvi dopo la malattia. Serve l’audacia (fatta di coraggio, lungimiranza e progetto) di sperimentare un nuovo modello di sviluppo per i territori intermedi dell’Italia, cogliendone non solo la bellezza, ma anche la salubrità, la sostenibilità, l’autosufficienza delle città medie e dei borghi, dei …

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Una cosmopoli di contrappunti e accordi culturali

Palermo è geneticamente cosmopolita: fenicia e romana nelle forme primigenie e nel linguaggio, araba e normanna nelle strade e nelle architetture, aragonese e angioina nei fasti, liberty nell’eleganza, radicale nelle avanguardie, ibridando culture, accogliendo stili, arricchendo tradizioni. Nulla di quello che dal mondo è transitato per Palermo è rimasto immutato: le culture, le tradizioni, le architetture, le piante, la cucina, le parole e le arti si sono fatte cosmopolite esse stesse, aprendo la città a un turbine di segni che esalta la sua pluridentità. Non vi è luogo che non sia palinsesto di identità, ipertesto narrativo di vite, grembo materno di storie. E questo essere contemporaneam…

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Città della prossimità aumentata

La sfida per le città aumentate antisindemiche sarà quella di recuperare il loro naturale policentrismo, la diversità dei loro quartieri e borgate che, smettendo di essere fragili periferie senza diritti, tornino ad essere luoghi di vite e non solo di abitazioni, colmando il divario educativo, lavorativo, sanitario, culturale, digitale, dotandosi di micro-presìdi di salute pubblica e di comunità energetiche autosufficienti. Immagino città fondate su una nuova prossemica che riduca la loro forsennata mobilità centripeta, garantendo la risposta a molti bisogni entro un raggio di 15 minuti a piedi (lo stanno già facendo Parigi, Barcellona, Milano, Bologna). Voglio proporre qui una “città della…

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Ripartire da città e comunità aumentate

L’Antropocene urbano, l’urbanizzazione espansiva, ha divorato il suolo naturale, le strutture identitarie dei palinsesti culturali e le trame vegetali delle città, ha invaso ecosistemi delicati. Gli habitat urbani hanno invaso gli ecosistemi naturali, risvegliando ed espandendo malattie prima confinate e separate negli ambienti silvestri. È stata devastata la capacità degli insediamenti urbani di intrattenere le necessarie relazioni omeostatiche con le componenti naturali, è stato spazzato via il valore rigenerativo della cura dei luoghi di vita, così come sono stati interrotti o deviati i naturali processi circolari e armonici tra uomo e natura. Come uscire dalla crisi climatica (che è anc…

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Progettare città liquide

Urban waterfronts are today one of the most prolific variants of augmented cities: fluid and hybrid places where resources, opportunities, aspirations and ambitions of cities are translated into visions, new relations and projects. The creative port city is capable of reactivating new fluid metabolism, generating new architectural forms and producing new landscapes. The permanent flows of urban culture, grounding on the waterfront, are capable to fuel huge relational networks, making cities more dynamic, communicative and competitive. The most important implication of waterfront regeneration is that this particular area should be addressed as a structural and strategic element of the city a…

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Alimentare la Resilienza : approcci e metodi per orientare un modello di sviluppo orizzontale nelle aree interne siciliane

Contro il perdurante modello di sviluppo dissipativo e distruttivo dell’Antropocene (Crutzen e Stoermer, 2000), l’Augmented City Lab (ACL) teorizza e sperimenta modelli per uno sviluppo locale di città e territori neoantropocenici, ispirati da una nuova responsabilità e una nuova ermeneutica del piano territoriale e del progetto urbanistico come esito di una creatività generatrice di cure, di recuperi e di riattivazioni di centri urbani che tornino ad alimentare cicli di vita, a coltivare i talenti degli abitanti, ad attrarre idee, a generare innovazione, a produrre nuove economie e a rafforzare reti di solidarietà (Carta, 2021 e Carta & Ronsivalle, 2020). Il Laboratorio di ricerca Augm…

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Pianificare l’habitat neocosmopolita

Il capitolo esplora un nuovo cosmopolitismo, un vero e proprio habitat neocosmopolita che rimodelli le città attraverso connessioni digitali e sicurezza locale, l’apertura al mondo e l’autodeterminazione delle comunità locali, spazi ibridi e nuovi abitanti. Servono “città neocosmopolite” che tornino ad attraversare le diverse scale dei mondi, la grande scala delle relazioni globali e la piccola scala dei diversi gradi di prossimità a cui le città devono aprirsi: plasmando i loro spazi sia per aprirsi alla correlazione, sia per garantire il “cosmopolitismo dal basso” che si oppone ai conflitti – e confini – di classe, di vicinato e di lingua. L’habitat neocosmopolita è composto da spazi eter…

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Creando Pensamus: la ricerca scientifica come agente di futuro

L’Università aperta. Penso, e lavoro per realizzarla, ad una Università aperta, radicata nel territorio ed embricata con la comunità. Una Università che educhi al pensiero libero e che formi persone insieme a professionisti. Una Università che sia un’agenzia di sviluppo, capace di ascoltare e di rispondere, agendo come un trasformatore delle risorse e delle opportunità in azioni concrete. Come docenti, ricercatori e progettisti nel campo urbanistico le sfide della metamorfosi verso una compiuta società della conoscenza, della circolarità e dell’innovazione ci impongono la responsabilità di re-immaginare l’Università, la sua ricerca e le sue relazioni con il territorio per formare studiosi e…

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Planning Augmented Cities in the Neoanthropocene

To improve the effects of the connecting “augmented urbanism”, I have set up ten keywords able to reset spatial planning for the Augmented City in the face of the 21st century challenges. The Augmented City’s practices grow with exponential progression doubling its components, connections and impacts seen in the last years, to one incredible and disruptive acceleration. We are surrounded by thousands of practices in the spread of sensors and intelligent devices, in collaborative design and return of urban manufacturing, in explosion of creativity and increase of resilience, and several experiments in recycling of everything, fluidisation and networking of cities, and adoption of incremental…

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LA CITTÀ DELLE COMUNITÀ DEL NEOANTROPOCENE : cambiamenti climatici, nuova urbanistica e civismo politico

La pandemia sanitaria si è aggrovigliata con la crisi ambientale e con quella economica, generando una drammatica condizione “sindemica” cioè l’aggregazione di più epidemie simultanee in una popolazione con diversi gradi di fragilità che aggravano l’onere della malattia. La Covid-19, infatti, è una malattia delle diseguaglianze, che colpisce maggiormente le persone svantaggiate, con redditi bassi e socialmente escluse o affette da malattie croniche, spesso prodotte dall’inquinamento, dovute a fenomeni che richiedono nuove politiche pubbliche per le città relative ad ambiente, salute, istruzione e abitare, e non solo risposte epidemiologiche. Siamo, infatti, alla fase apicale di una crisi pa…

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Augmented Cities in the Neoanthropocene

Contemporary cities could be considered vibrant organisms of places and communities, of data and information, of sensors and actuators, and of actions and reactions generated by people and environment both. Cities must be more responsive to our behavioral changes, enabling devices for enhancing our contemporary life. We would be able to build amore efficient urban environment, able to sense, to understand and to act every day and for everyone. In the post-city age and beyond the smart city, Augmented City is a new paradigm that perceives the demands of more networked, knowledge-based, and creative society that answers to the global change by a new circular metabolism. The Augmented City is …

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Comunità resilienti del Neoantropocene

La visione di futuro reclamata dal Neoantropocene dovrà essere capace di generare valore locale, piuttosto che un’economia estrattiva che produca dipendenza dalle strategie esogene delle grandi imprese. In fondo si tratta di ricomporre e adattare il modello delle città anseatiche tardomedievali nord-europee con quello delle città ideali italiane del Rinascimento, passando per l’urbanistica comunitaria del socialismo utopistico ottocentesco, tornando a una economia urbana che sia sostenibile in termini di tutela del capitale territoriale e umano, che sia dinamica e propulsiva per il mercato del lavoro e che contrasti la crescita delle diseguaglianze. Insomma, a sessanta anni dalla morte di A…

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Futuro postpandemico

Come uscire dalla crisi ambientale planetaria (che è anche sanitaria, sociale ed economica, come stiamo vedendo in questi giorni drammatici)? La risposta deve essere un nuovo approccio responsabile e militante non solo per ridurre l’impronta ecologica delle attività umane, ma per utilizzare la nostra intelligenza a servizio della sensibilità nei confronti dell’ambiente, delle persone e del patrimonio culturale, ma soprattutto per aggiornare l’idea delle città come luoghi privilegiati della salute pubblica, come è stato alla nascita dell’urbanistica moderna alimentata dalla matrice sanitaria: pensiamo ai piani di Londra e Barcellona studiati proprio per contrastare le epidemie. Significa tor…

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Città aumentate del Neoantropocene. Comunità multiurbane a prova della prossima crisi

È venuto il momento di adottare un nuovo paradigma ecologico nella progettazione degli habitat urbani, mettendo in campo una nuova urbanistica circolare, capace di progettare e rigenerare città, territori e paesaggi riattivando i loro naturali metabolismi, lavorando sugli scarti, progettando il riciclo e contrastando l’obsolescenza programmata delle città dell’Antropocene predatorio. La sfida non è solo interna alla città, ma il nuovo paradigma di sviluppo dovrà riattivare la fertile alleanza tra dimensione urbana e dimensione rurale, guidando adeguate strategie di cooperazione. Inoltre, dobbiamo essere in grado di ripensare i pattern insediativi eliminando il concetto di periferia come sca…

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Planning the Neocosmopolitan Habitat

Reflecting on cosmopolitanism is a philosophical activity before it is a political, social or—as far as we are concerned—urban planning action. It requires a deep reflection on the meaning of being connected to a place and also to the whole world, of being individuals and also related to a planetary community and to the consequences of our inhabitation of the Earth (and the Cosmos). Nature, like us humans, is not made up of things in and of themselves, but of an entanglement of relationships and events, of evolutionary processes that take place in time and space. And even our cities do not escape this universal law: everything is correlation, flow, openness, vibration. In short, cosmopolita…

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La ricerca scientifica come agente di futuro

Juan Carlos De Martin nel suo libro-denuncia sull’Università futura si interroga su quale debba essere il ruolo dell’Università nella società contemporanea. La risposta risiede nella necessità di recuperare la responsabilità morale dei professori: «il professore non solo è libero di professare, ma in un certo senso è anche tenuto a professare, cioè a rendere pubblico il suo pensiero, fosse anche con il pubblico dei suoi studenti. Il professore ha un rapporto privilegiato con la parresia, cioè dire la propria opinione con le parole più dirette possibili, in genere a qualcuno che detiene il potere, anche se il farlo comporta dei rischi». La considero una risposta che ci impegna eticamente. Pe…

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La città neocosmopolita. Palermo tra luogo e mondo, comunità e flussi

Il volume, esito della collaborazione tra il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo e l’Institute of Urban Design and Planning della Leibniz University di Hannover (programma di cooperazione accademica internazionale Germania-Italia DAAD), mostra alcuni esiti del progetto Cosmopolitan Habitat per la città di Palermo che le università del partenariato hanno sviluppato negli ultimi due anni, con un costante dialogo con l’amministrazione pubblica, i portatori d’interesse, la cittadinanza attiva ed esperti internazionali. Il libro indaga e sviluppa il concetto di “neocosmopolitismo” delle città contemporanee, luoghi dove si manifesta la correlazione tra diverse comu…

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