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Schirò Dalila Mara
Le sezioni unite sul 1° comma dell'art. 384 c.p.: il «sentimento affettivo» può escludere esigibilità e colpevolezza
La nota si sofferma sulla sentenza n. 10381 del 2020 (dep. 2021), con la quale le sezioni unite della Cassazione hanno ritenuto l’art. 384, comma 1°, c.p., in quanto causa di esclusione della colpevolezza, applicabile analogicamente anche a chi ha commesso uno dei reati ivi indicati per esservi stato costretto dalla necessità di salvare il convivente more uxorio da un grave e inevitabile nocumento nella libertà o nell’onore.
Le modifiche agli articoli 61, 572 e 612-bis del codice penale, nonché al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione (art. 9, l. 19 luglio 2019, n. 69)
Il contributo si sofferma sulle modifiche agli artt. 61, 572 e 612-bis del codice penale, nonché al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, dovute all'art. 9 della l. 19 luglio 2019, n. 69.
La modifica all'articolo 165 del codice penale in materia di sospensione condizionale della pena (art. 6, l. 19 luglio 2019, n. 69)
Il contributo si sofferma sulla sospensione condizionale della pena, alla luce delle modifiche dovute all'art. 6 della legge 19 luglio 2019, n. 69.
Le modifiche all'articolo 577 del codice penale (art. 11, l. 19 luglio 2019, n. 69)
Il contributo si sofferma sulle modifiche all'art. 577 c.p., dovute all'art. 11 della legge 19 luglio 2019, n. 69.
Profili critici del trattamento penitenziario
Alla luce dei principali profili critici del trattamento penitenziario, nello scritto si affronta la condizione della detenuta madre, nel percorso normativo e nei sentieri giurisprudenziali, per poi sollecitare ulteriori riforme.
L'interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità.
Il contributo si sofferma sul delitto di interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità - previsto dall’art. 331 ed inserito nel Capo I «Dei delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione» del Titolo II «Dei delitti contro la pubblica amministrazione» del Libro II del codice penale - il quale, estraneo anche all’ultima tempesta normativa finalizzata a ridefinire il volto delle incriminazioni contro la pubblica amministrazione, si contraddistingue per la sua resistenza. Resiste, infatti, non solo ai venti normativi, rappresentando l’unica fattispecie di reato superstite tra quelle poste dal legislatore del 1930 a presidio della regolarità e della continuità d…
Circostanze aggravanti del reato
La voce enciclopedica si sofferma su alcune recenti tendenze le quali hanno attraversato la “categoria” delle circostanze del reato: in particolare, la moltiplicazione delle circostanze che aggravano il reato, l’uso delle circostanze aggravanti quali strumenti di protezione rafforzata del soggetto passivo, il ricorso alle aggravanti imprecise, l’incremento di deroghe alla disciplina di cui all’art. 69 c.p., la trasformazione di ipotesi circostanziali in fattispecie autonome di reato.
I delicati confini tra maltrattamenti contro conviventi e atti persecutori nei confronti di persona legata da relazione affettiva
Lo scritto si concentra sulla sentenza del 15 settembre 2022 (dep. 3 marzo 2023), n. 9187, per mezzo della quale la Corte di cassazione è tornata ad occuparsi dei delicati confini tra maltrattamenti contro conviventi e atti persecutori nei confronti di persona legata da relazione affettiva.
L'interesse del minorenne ad un rapporto quanto più possibile "normale" con il genitore: alcune considerazioni a margine della sentenza della Corte costituzionale n. 174 del 2018
Con la sentenza n. 174 del 2018, la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 21 bis della legge 26 luglio 1975, n. 354, recante «Norme sull’ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà», nella parte in cui, attraverso il rinvio al precedente art. 21 della medesima legge, con riferimento alle detenute condannate alla pena della reclusione per uno dei delitti di cui all’art. 4 bis, commi 1, 1 ter e 1 quater, della legge sopra citata, non consente l’accesso all’assistenza all’esterno dei figli di età non superiore ai dieci anni oppure lo subordina alla previa espiazione di una porzione di pena, salvo che sia s…
Circostanze del reato e tutela del minore
Tradizionalmente considerate elementi accidentali, o accessori, in grado di incidere sulla sola fase della commisurazione della pena, di recente le circostanze del reato hanno attratto l’attenzione della dottrina, della giurisprudenza e dello stesso legislatore, offrendo nuovi spunti di riflessione. Il presente scritto si sofferma sulle implicazioni che scaturiscono dal frequente ricorso alle circostanze, piuttosto che a figure autonome di reato, soprattutto nel delicato settore della protezione del minorenne. In tale ambito, infatti, le circostanze del reato sono state sottoposte ad un processo di proliferazione che potrebbe apparire apprezzabile, rivelandosi espressione di un diritto pena…