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P. Laspia

L’intelligenza divina come forma di vita in Aristotele

On the grounds of Met. xii, 7 this contribution construes the Aristotelian god as a form of biological life and intelligence, its essential connotation, as a form of life. Life (zoè), a term that strictly means biological life, thought or rather the reflexivity of thought, whose “act is also a pleasure” belongs to the Aristotelian god. The latter characteristic is the main reason to argue that the Aristotelian god is, like the “heart”, “a living being in a living being”, in that living organism which amounts to the universe. Accordingly the skies and the cosmos itself are self-propelled and intelligent to Aristotle, who in De Philosophia wonders whether they are also endowed with sensations…

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DEFINIZIONE E PREDICAZIONE: DA FREGE AD ARISTOTELE

La ripubblicazione di un volume apparso nel 2005 in una casa editrice minore è occasione di ripensare la letteratura critica sul confronto fra Aristotele e Frece nell'ultimo cinquantennio. Aristotele e Frege sono concordemente ritenuti i padri della logica e dell'analisi del linguaggio. Ma è opinione comune che, in materia di logica e di analisi del linguaggio, Frege abbia detto di più, e meglio, di Aristotele. L'autore cerca di ribaltare questo luogo comune. Mentre la teoria della predicazione di Frege presenta suoi termini teorici ('concetto', 'oggetto', 'verità' etc.) come termini primitivi, non uteriormente passibili di definzione, Aristotele fonda la sua teoria della predicazione su un…

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Il linguaggio degli uccelli: Aristotele e lo specifico fonetico del linguaggio umano

A partire da Pagliaro e Belardi, padri fondatori degli studi italiani di fonetica greca, prevale la convinzione che lo specifico del linguaggio umano non si trovi su base fonetica. Spcifico del linguaggio sarebbe 'non la fonicità nè l'articolazione ma la funzione simbolica. Attraverso l'analisi minuziosa delle opere di Aristotele, il contributo si propone di sfatare questo mito. L'analisi è condotta sul linguaggio degli uccelli, in confronto al linguaggio fonetico umano. Il risultato è che, per quanto gli uccelli siano capaci come gli uomini di produrre voce articolata (dialektos) è questo è importanti a livello di continuità fra le specie e come smentita dell'antropocentrismo, il linguaggi…

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"Voce" e "Voce articolata": Omero e le origini della scienza greca

Il presente contributo si propone di dimostrare che Omero è alle origini della tradizione scientifica greca. Ciò contraddicie l'autorevole opinione di Bruno Snell, che nel suo celbre volume 'die Entdeckung des Geistes' considerava il linguaggio di omero preteorico e preconcettuale, e Omero l'antitesi della scienza e della filosofia. il terreno della dimostrazione è il vocabolario omercio della voce e del linguaggio. in Omero, esistono qattro famiglie di termini indicanti la voce, intesa in senso lato: Phongos/phthengomai, ops e derivati, phoné e derivati, audé e derivati. Queste si organizzazno in una duplice coppia Phongos/ops e phoné/audé. mentre la prima coppia, più antica, marca l'assen…

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La voce e il cuore: un giallo nella storia delle teorie fonetiche

A partire dalla tradizione galenica, ed in particolare dal De Placitis Hippocratis et Platonis, il saggio ricostruisce una teoria fonetica secondo cui la voce proviene dal cuore, da Galeno attribuita agli Stoici. Il saggio dimostra che la paternità della teoria è in realtà da attribuire ad Aristotele; e si sofferma in seguito sul perché Galeno non la attribuisca ad Aristotele, e più in generale sulla ricezione dell''opera dello Starigita da parte del medico di Pergamo.

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Metaphysica Z 17, 1041 b 11-33. Perché la sillaba non è gli elementi?

Il saggio è incentrato sull''interpretazione di Metaphysica Z 17, 1041 b 11-33, e considera l''esempio di sillaba come metafora della sostanza sensibile fornita da Aristotele in questo contesto. Sulla scorta della storia dei termini, viene fornita un''interpretazione innovativa di syllabé, e soprattutto di stoicheion, anche sulla base del confronto con la definizione di stoicheion della lexis in Poet. 20, 1456 b 22-24.

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Le regole linguistiche funzionano come algoritmi?

Nel periodo in cui domina il congnitivismo classico (a partire dagli anni 40 del 900) è opinione comune che le regole linguistiche funzionino come algoritmi. E' questa, ad esemipo, l'autorevole opinione di Noam Chomsky, espressa più volte nelle sue pubblicazioni. A ben vedere, lo strutturalismo classico, in particolare luois Hjelsmslev, non sembra della medesima opinione. nel suo ultimo libro pubblicato postumo, Il linguaggio, Hjelslev accenna infatti a regole linguistiche che rimangono 'aprete', ad esempio nella formazione della sillaba. Ciò èermette di fare una radicale differenfza fra algoritmi e regole linguistiche.

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Sé, anima, corpo: Bruno Snell settant'anni dopo

Prendendo come motivo occasionale il settantesimo anniversario dalla pubblicazione di un fortunato volume di Bruno Snell (Die Entdeckung des Geistes)l'autore passa in rassegna le principali teorie su sé, anima e corpo nella Grecia antica apparse nell'ultimo cinquantennio. Il problema della mente (incarnata o disincarnata?) si intreccia strettamente , nel dibattito, al problema sulla presenza o assenza di un dualismo mente/corpo. Il problema trova, a giudizio dell'autore, soluzione a partire dalle più recenti teorie sull'intelletto attivo di Aristotele.

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L'articolazione linguistica. Origini biologiche di una metafora

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Il discorso dipinto. Scrittura, voce e livelli di significazione in Platone.

A partire dalla critica alla scrittura del Fedro, vengono individuate le dimensioni semantiche del discorso e le loro connessioni con la realtà noetica.

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cervello, mente e linguaggio: Ippocrate contro il cognitivismo

A partire dali anni 40 del '900, nelle scienze cognitive è dominante il modello sotteso al cognitivismo classico. Secondo questo modello la mente umana funziona come un computer. In questo modello il cervello, come ogni altr parte fisica del corpo, è l'hardware, la mente incorporea e immateriale è il software, e il linguaggio è un modo di funzionamento della mente individuale, Da questo punto di vista, come ribadisce Chomsky in numerosi suoi contributi, la linguistica è una branca della psicologia. Il presente contributo è un tentativo di dimostrare che un simile modello non è universalemte valido, e in particolare non era valido nella Grecia antica. L'autore del De morbo sacro, trattato in…

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La teoria secondo cui la voce proviene dal cuore è stoica o aristotelica?

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