L’etica dei percorsi diagnostico-riabilitativi della madre assassina
L'infanticidio è un delitto che provoca come pochi altri riprovazione e allarme sociale, con forte eco mediatico; l'opinione pubblica è messa di fronte al fatto che l'istinto materno “non è innato” (Pannitteri, 2006)1 e che le funzioni materne non sono sempre protettive. Il caso della madre infanticida è anche uno spunto di riflessione sulla relazione medico-paziente. L’approccio psichiatrico-forense, come quello clinico, presuppone una relazione autentica e significativa, il più possibile scevra da errori di interpretazione e da dinamiche contro-transferali, quali reazioni emotive di diffidenza e stigmatizzazione nei confronti del reo, che ostacolano il comprendere psicologico e psicopatol…