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AUTHOR
Alessio Collura
Apres que Adam fon gitatz de paradis. Una leggenda occitana sul legno della Croce
Critical edition of one of the Occitan versions of the Legend of the wood of the Cross ("Apres que Adam fon gitatz de paradis"). The edition is accompanied by an introduction, a linguistic study, a commentary and a glossary.
Escatologia occitana: riflessioni in margine ai racconti sull’Anticristo e sui Quindici segni del Giudizio
Studio sul poema occitano Sens e razos d’una escriptura, un’opera composita che, commistionando e inglobando diverse ‘storie’ tratte da fonti differenti, prende sostanzialmente avvio da una traduzione-adattamento in versi abbastanza fedele del testo latino B dell’Evangelium Nicodemi1.
L'Evangelium Nicodemi e le traduzioni romanze
L’Evangelium Nicodemi è uno degli apocrifi più diffusi nel medioevo occidentale. Il racconto della Passione di Cristo, collegato allo spaccato del Descensus Christi ad inferos, ha avuto un grande successo, testimoniato non solo dall’ampia tradizione manoscritta del vangelo latino ma anche dalle numerose traduzioni volgari di cui fu oggetto, dai rimaneggiamenti e dalle riprese in altri testi. La diffusione dell’Evangelium Nicodemi ha determinato l’introduzione di particolari topoi nell’orizzonte mentale del medioevo europeo. A differenza degli studi riguardanti le aree extraromanze, solo da pochi anni la Romanistica ha mostrato un rinnovato interesse per le traduzioni dell’apocrifo nicodemia…
Dagli "Acta Pilati" all’"Evangelium Nicodemi", dall’"Evangelium Nicodemi" a "Sens et razos d’una escriptura". Sulla fonte principale del "Vangelo occitano di Nicodemo"
The article studies the Evangelium Nicodemi (Gospel of Nicodemus), a successful apocryphal about Christ’s Passion and Resurrection. Actually, the interest generated by the Gospel of Nicodemus is determined not only by the fortune of the work but also by the completely current problematic of its text and of its historical placing. From a point of view that concerns more the Medieval Studies than the Classical Studies, and that pertains more the Romance Studies (the Occitan ones particularly) than the Apocryphal Studies, the article intends to update the critical panorama about the Evangelium Nicodemi. Particularly, it focuses on the Romance tradition of the text and it makes the Medieval Lat…
«SENS E RAZOS D’UNA ESCRIPTURA». IL VANGELO OCCITANO DI NICODEMO
Il poema Sens e razos d’una escriptura, noto anche come Vangelo occitano di Nicodemo, è uno dei più interessanti della letteratura religiosa in lingua d’oc, eppure è stato fino a oggi sorprendentemente trascurato. Attingendo a diverse fonti, anche di natura apocrifa, il testo prende avvio dalla passione di Gesù e dai fatti che la seguirono – tra cui lo spettacolare spaccato della Discesa agli inferi del Signore – e prosegue tracciando una storia completa della salvezza, fino al Giudizio Finale. Malgrado la pluralità di materiali eterogenei usati dall’autore, il poema presenta una chiara unità stilistica. Ma si possono soprattutto riconoscervi precise finalità politico-religiose, che ci ripo…
Un aperçu sur la légende du bois de la Croix. Les deux rédactions occitanes issues du Post peccatum Adae
La Légende du boix de la Croix est sans doute l’un des récits apocryphes les plus célèbres et les plus répandus du Moyen Âge religieux. Et cela vaut aussi pour le contexte occitan médiéval. L’histoire du bois de la Croix, au moins dans la rédaction la plus large et développé au Moyen Âge, se trouve dans une œuvre en latin datant de la fin du XIIe siècle ou du début du XIIIe siècle: le Post peccatum Adae. La contribution concerne les rédactions occitanes de la Légende issues directement du Post peccatum Adae, à savoir les textes en prose Apres que Adam fon gitatz de paradis (ex. XIIIe siècle) et E pueys que Adam ac fag le peccat e ffon gitatz de paradis (XIVe siècle). En particulier, dans l’…
Approssimazioni a una "filologia per immagini". Ipotesi di lavoro per il Dit dou Lyon di Guillaume de Machaut
Among the dits of Guillaume de Machaut consecrated to animal figures, the Dit dou lyon deserves a new ecdotic and critical study. It is a narrative work dating back to 1342, consisting of more than two thousand octosyllabes and transmitted by eleven manuscripts (14th-15th centuries), which contain Machaut’s works and almost all accompanied by a rich iconographic apparatus. Indeed, the two manuscripts that do not keep miniatures are however prepared to receive them, as proof of the importance of the iconographic element in the process of making manuscripts containing the works of Guillaume de Machaut, then to their reception and “monumentalization”. This article reflects on the nature of the…
Cecilia Cantalupi, Il trovatore Guilhem Figueira. Studio e edizione critica (Travaux de Littératures Romanes – Études et textes romans du Moyen Âge), Strasbourg, Éditions de linguistique et de philologie, 2020, 496 p
Review of the Critical edition of the troubadour Guilhem Figueira by Cecilia Cantalupi
La letteratura didattico-religiosa tra Occitania e Catalogna: nuove prospettive sui contesti traduttivi dell’Evangelium Nicodemi
Che la letteratura didattico-religiosa costituisca una sorta di fil rouge culturale tra Occitania e Catalogna tra XI e XIII secolo, è un dato noto e messo in luce già nel 1987 da Stefano Maria Cingolani in un suo intervento di sintesi presentato al congresso di Torino dell’AIEO. A distanza di quasi trent’anni, il presente intervento intende approfondire alcuni punti della quaestio sulla base del successo dell’apocrifo Vangelo di Nicodemo in area catalana e occitana, delle traduzioni-adattamenti cui è stato sottoposto, delle altre fonti con cui viene accorpato e dei contesti manoscritti miscellanei in cui compare
«Il sunt si biaus que c'en est une mervoie a voir». Zoologie e teratologie nel Devisement dou monde
L’articolo ha come oggetto le descrizioni animali e teratologiche del Devisement dou monde. In particolare, la fauna poliana con le sue estremizzazioni mostruose e meravigliose viene indagata sul doppio filo del testo franco-italiano del Devisement (accompagnato, laddove necessario, dall’ausilio delle redazioni toscana e latina) e dell’iconografia rappresentata dalle miniature contenute in quattro codici del Devisement/Milione (mss. Royal 19 D I, Bodley 264, BNF fr. 2810, Arsenal 5219). The present article investigates animal and teratological descriptions of theDevisement dou monde. Particularly, Marco Polo’s fauna and its monstrous and marvelous extremes are explored both in the Franco-It…
"Sens e razos d'una escriptura". La teatralità del meraviglioso nel Vangelo occitano di Nicodemo
The article presents the results of the study of Marvelous in the Occitan poem Sens e razos d’una escriptura. The poem opens with a translation in 2144 verses of the Evangelium Nicodemi; it then proceeds to relate the story of the Antichrist and a list of the Fifteen Signs which are to precede the Last Judgement. Beside an ‘objective marvelous’ (the so-called ‘Christian Marvelous’), basing on the investigation of the vocabulary the author identifies a form of ‘theatrical marvelous’, exemplified in the tales (miracula and exempla) embedded in the text. Therefore, the apocryphal source proves to be a great tool for new reflections on the medieval merveilleux.
Oltre Spitzer: «La bellezza artistica dell’antichissima elegia giudeo-italiana»
Guillem Peire de Cazals. D’una leu chanso ai cor que m’entremeta (BdT 227.8)
L’articolo propone una nuova edizione critica di D’una leu chanso ai cor que m’entremeta di Guillem Peire de Cazals, accompagnata da un commento volto a contestualizzare la canzone entro la modalità poetica della mala canso. Il testo, una vera e propria ‘canzone di disamore’, è databile agli anni 1229-1230 e costituisce un cambiamento di rotta da parte del trovatore caorsino, sia sul piano tematico che sul piano stilistico. Il riflesso di tale cambiamento è ravvisabile fin dal binomio incipitale, leu chanso – che si carica di un particolare sovrasenso retorico –, e prosegue nel corso del récit, dove si rintraccia l’uso di un vocabolario e di temi tipici della ‘modalità’ del disamore. This a…
Approssimazioni alla “leggenda del legno della Croce” nell'Occitania medievale
La leggenda del legno della croce è una delle storie apocrife più significative del medioevo religioso. Essa è il risultato di un lungo processo di stratificazione di racconti e motivi leggendari, e risulta declinata in versioni plurime, più o meno scorciate e interpolate. Il presente contributo indaga la diffusione della storia del lignum crucis nel contesto occitano. La scelta non è casuale; appare, anzi, necessaria. In effetti, come spesso è avvenuto per quella che può essere considerata un’appendice alla cosiddetta «eccezione narrativa» occitana, lo studio della letteratura religiosa del Midi necessita ancora di nuovi spunti d’indagine, trasversali e comparativi. Di questo soffrono anch…
Re e lupi mannari: il Lai di Bisclavret e altri esempi dalla letteratura d’oïl
Focusing on identities and conflicts in literature, this article proposes an analysis of the bifid, metamorphic and conflictual figure of the werewolf. Particularly, Marie de France’s Lay of Bisclavret is analyzed in the light of Giorgio Agamben’s philosophical-anthropological theory about the Homo sacer. Comparing the wolf-man to the “sacred man,” this theory not only does it allow us to understand the liminal juridical essence of the werewolf in medieval society, but it also explains the central role of sovereignty in the “recognition” of the wolf-man, in its reintroduction into the civil context of the court, and therefore in the resolution of “conflicts” and in the re-establishment of a…
Edizione interpretativa del canzoniere occitano G (Milano, Biblioteca Ambrosiana, R 71 sup.)
Interpretative edition of Troubadour songbook G (Milano, Biblioteca Ambrosiana, R 71 sup.), carried out according to CAO - Corpus dell'Antico Occitano / Old Occitan Corpus (PRIN 2015) criteria.
Edizione diplomatica del canzoniere occitano G (Milano, Biblioteca Ambrosiana, R 71 sup.)
Diplomatic edition of Troubadour songbook G (Milano, Biblioteca Ambrosiana, R 71 sup.), carried out according to CAO - Corpus dell'Antico Occitano / Old Occitan Corpus (PRIN 2015) criteria.