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F. Cocita

IL TESTAMENTO BIOLOGICO NEL PAZIENTE AFFETTO DA DEMENZA: CONSIDERAZIONI BIOETICHE E SUGGERIMENTI NELLA PRATICA CLINICA

La demenza rappresenta oggi una delle principali priorità del sistema sanitario, in termini sia clinici che assistenziali, con un importante impatto sulla popola-zione mondiale. Un recente report redatto dalla comunità scientifica ha evidenziato come circa 46 milioni di soggetti hanno ricevuto diagnosi di demenza nel corso del 2015. Il trend intrapreso suggerisce che questa cifra possa aumentare progressivamente in futuro: è stimato che circa 130 milioni di persone saranno affette da demenza nei prossimi quarant’anni. Nonostante la cruda sincerità di tali numeri, il progresso delle conoscenze cliniche nel campo delle demenze non sempre ha progredito di pari passo con il miglioramento dei mo…

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ETHICS AND AGING: FOCUS ON LIVING WILL FOR PATIENTS WITH DEMENTIA

Today dementia certainly represents a public health priority with a huge global impact on wordwide population. However, clinical and social issues related to dementia have long been marginalized. The actual high prevalence of dementias requires also to face issues from a bioethical perspective, regarding how to deal with demented patient’s disposition. There are currently no specific guidelines on the national territory regarding whether to draw up a living will by a patient with dementia, neither about the informative role of physicians during the progressive story of the disease.

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GRUPPO DI PSICOTERAPIA CON SOGGETTI DEFINITI MILD COGNITIVE IMPAIRMENT

Il particolare momento di vita legato ai continui cambiamenti psico-socio-cultarali impone a tutti coloro che si occupano di relazioni d’aiuto, un ripensamento che riguardi i dispositivi di cura, sì da riuscire a dare risposte in termini terapici alle nuove sofferenze portate dai nostri pazienti. Il seguente lavoro prova a chiarire come tale pensiero critico abbia prodotto dei risultati all’interno del servizio centro UVA n° 6 del Policlinico di Palermo - reparto di Geriatria.

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Mortality rate and risk factors for gastrointestinal bleeding in elderly patients

Abstract Background Gastrointestinal bleeding (GIB) is burdened by high mortality rate that increases with aging. Elderly patients may be exposed to multiple risk factors for GIB. We aimed at defining the impact of GIB in elderly patients. Methods Since 2008, samples of elderly patients (age ≥ 65 years) with multimorbidity admitted to 101 internal medicine wards across Italy have been prospectively enrolled and followed-up (REPOSI registry). Diagnoses of GIB, length of stay (LOS), mortality rate, and possible risk factors, including drugs, index of comorbidity (Cumulative Illness Rating Scale [CIRS]), polypharmacy, and chronic diseases were assessed. Adjusted multivariate logistic regressio…

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Need for Deprescribing in Hospital Elderly Patients Discharged with a Limited Life Expectancy: The REPOSI Study

<b><i>Objective:</i></b> Older people approaching the end of life are at a high risk for adverse drug reactions. Approaching the end of life should change the therapeutic aims, triggering a reduction in the number of drugs.<b><i></i></b>The main aim of this study is to describe the preventive and symptomatic drug treatments prescribed to patients discharged with a limited life expectancy from internal medicine and geriatric wards. The secondary aim was to describe the potentially severe drug-drug interactions (DDI). <b><i>Materials and Methods:</i></b> We analyzed Registry of Polytherapies Societa Italiana di Medicina I…

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DISTURBI COMPORTAMENTALI E SINDROME DA OVERLAPPING PER POLITERAPIA ANTIPSICOTICA

I disturbi comportamentali delle demenze (BPSD) accompagnano la storia naturale di queste malattie sin dall’esordio, con vesti diverse che vanno dalle sindromi nevrotiche a quelle psicotiche vere e proprie. Si distinguono alterazioni dell’umore in senso ansioso-depressivo, del ritmo sonno-veglia, facile irritabilità e sintomi psicotici veri e propri con deliri e allucinazioni, disturbi di personalità e agitazione psicomotoria, comportamenti specifici quali aggressività, vocalizzi persistenti e perseverazioni. La prevalenza è elevata e variabile a seconda della tipologia della demenza, del momento storico della sua evoluzione, del setting in cui il paziente è gestito; la loro entità non semp…

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Allucinazioni visive tra demenza e psicosi.

Le allucinazioni possono comparire in corso di varie patologie (psicosi, delirium, demenza, emicrania, neoplasia, epilessia) o possono essere altresì indotte da farmaci. Esse sono percezioni involontarie e ricorrenti di immagini in assenza di un corrispondente stimolo fisico esterno. Possono essere classificate in semplici o complesse. Si definisce allucinazione semplice quella in cui è attivata una singola modalità sensoriale e quindi la percezione non richiede un’elaborazione cognitiva per essere decodificata (ad es. vedere un oggetto in una stanza); complessa è invece l’allucinazione in cui sono attivate più modalità sensoriali (es. vedere un leone sentendo che ruggisce) o in cui la perc…

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CASE REPORT: UN CASO DI DEMENZA A CORPI DI LEWY

La demenza a corpi di Lewy (Dementia with Lewy Bodies, DLB) rappresenta la seconda più comune causa di demenza su base degenerativa nella popolazione anziana dopo la demenza di Alzheimer. La prevalenza della DLB oscilla tra lo 0 e il 30,5% nei pazienti affetti da demenza. La DLB è caratterizzata dall’accumulo all’interno delle cellule neuronali e gliali di aggregati insolubili di alfa-sinucleina denominati corpi di Lewy. L’età di esordio clinico della DLB oscilla dai 50 agli 85 anni, con un media di 68 anni. Nella DLB la compromissione della sfera cognitiva si caratterizza tipicamente per la presenza di episodi di disorientamento e confusione mentale in un contesto di progressivo deficit co…

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