0000000000442454
AUTHOR
Matteo Di Gesu'
La storia come spazio urbano: Giovanni D’Ondes Reggio (in AA.VV., Il romanzo e la storia. Percorsi critici)
L'affidabilità di un marchio garantito. "Letteratura italiana". Since 1870 (se non prima)
Che cos’è la letteratura italiana? Cosa intendiamo, oggi, con questa dittologia? Per la letteratura in generale e per la letteratura italiana in particolare, occorrerebbe formulare questa domanda, se non costantemente, quantomeno con una frequenza piuttosto regolare e assidua: utilizzarla come un quesito-reagente che possa fornire dati epistemologicamente rilevanti. In questo saggio si vuole verificare quali risposte si potrebbero ricavare oggi, senza troppa difficoltà, da fonti e contesti anche assai differenti, ponendo tale questione.
Gli italiani di Baretti. Prolegomeni a una rilettura dell'Account
Tragedia all’italiana: Adelchi, i padri, la patria
Leggere una volta di più l’Adelchi come una tragedia familiare consente di calibrare ancora meglio la sua valenza politica: più precisamente, dall’analisi delle relazioni conflittuali che intercorrono tra Desiderio e i suoi figli, si può ricavare un'interpretazione ancora più complessa e contraddittoria di quella abbondantemente discussa in decenni di esegesi. Adelchi ed Ermengarda, infrantosi con l'intervento della «provida sventura» ogni residuo vincolo filiale col potere statuale e paterno, spogliandosi della loro precedente identità di sovrani, cristianamente collocano loro stessi «in fra gli oppressi», confondendosi con quella «immensa moltitudine d'uomini, una serie di generazioni, ch…
La furia dei trentenni
Palinsesti del moderno. Canoni, generi, forme nella postmodernità letteraria
Il riciclaggio dei materiali e delle forme della modernità letteraria, la loro ‘degradazione’ a repertorio al quale attingono le scritture di secondo grado sono alcune delle prerogative della letteratura postmoderna. In questo saggio si indaga qualcuno di questi nessi tra moderno e postmoderno nonché alcune questioni teoriche relative alla trasmissione della tradizione e alla sua ricodificazione dopo la modernità. Alle trattazioni prevalentemente teoriche dei primi due capitoli, dedicati al dibattito degli ultimi quindici anni sul canone letterario e alla trasformazione dei generi nella postmodernità, si collega specularmente la seconda parte del lavoro: l’interpretazione del Pinocchio para…
La scrittura di secondo grado del "Pinocchio parallelo" di Manganelli
Risorgere con Leopardi
Mentre la ricerca umanistica boccheggia, soffocata da politiche universitarie sciagurate, il libro postumo di Riccardo Bonavita sulpoeta ridà senso e valore all'indagine filologica.
Le troiane di Claudio Collovà
La grande narrazione dell'identità siciliana: una contro-versione
L’Umorismo di Pirandello. Un saggio in maschera (in AA.VV., Il saggio critico. Spunti, proposte, riletture)
Il bilancio in passivo del postmoderno italiano
Finito il postmoderno è venuto il tempo dei “bilanci”. Dai molti già licenziati (Ferroni, Luperini, Donnarumma, Spinazzola, Calabrese, Wu Ming) sembrerebbe che sia rimasto ben poco da segnare all’attivo. Alla luce di queste disamine, che forse lasciano inevase troppe questioni, è invece possibile rileggere come narrazioni autobiografiche alcuni saggi critici sulla questione, e i loro assunti (soprattutto quelli degli studiosi della generazione degli anni Quaranta) e come testi teorici alcuni romanzi-campione tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta.
Metaromanzo di ritorno
L'invenzione della Sicilia. Letteratura, mafia, modernità
La letteratura moderna ha documentato assai efficacemente il lungo e conflittuale processo di assimilazione della Sicilia alla nazione italiana: un’integrazione culturale e sociale, prima ancora che politica, disarmonica e per molti aspetti ancora incompiuta. Ma la letteratura, specie la narrativa di autori siciliani, è stata interpretata, sovente in maniera forzosa e ideologicamente tendenziosa, come repertorio di una presunta identità siciliana immutabile, di un’ontologia metastorica per la quale perfino la mafia sarebbe un carattere antropologico piuttosto che un fenomeno criminale. Il libro rivisita alcuni momenti della fondazione letteraria dell’ambigua nozione di identità siciliana mo…
Una nazione di carta. Tradizione letteraria e identità italiana
È difficile ponderare con sicurezza se il sovradosaggio di autonarrazione, la sovrabbondante dotazione (quand'anche inconsapevole) di immaginario letterario di cui l’Italia dispone, abbia accresciuto la coscienza di sé della comunità nazionale e agevolato i processi di trasmissione e condivisione di istanze comuni; ovvero se, al contrario, questa topica, questa ostinazione originaria a raccontarsi e allegorizzarsi, abbia compromesso tale consapevolezza e abbia concorso ad alimentare e consolidare processi escludenti, fungendo da corredo ideologico. Questo libro indaga la codificazione letteraria di alcune retoriche nazionali e di determinate immagini culturali, nonché la loro persistenza ne…
Conversazione con Alfonso Berardinelli
Un anonimo lombardo in rivolta (contro il canone siciliano)
La cultura in guerra. Ideologie identitarie, nazionalismi, conflitti: Europa 1870-1922
Il cinquantennio che va dalla Guerra franco-prussiana alla conclusione della Grande guerra e all'avvento del fascismo in Italia contrassegnano una fase nuova nel costituirsi dell'ideologia della nazione e del carattere dei popoli. Il volume raccoglie saggi che documentano, discutono e problematizzano la funzione della produzione artistica e culturale e dei dispositivi a essa connessi, nella costruzione e nel consolidamento di quelle ideologie e di quei sentimenti nazionalistici e xenofobi che, se non sono stati causa diretta della guerra, hanno creato consenso nell'opinione pubblica.
La cittadinanza letteraria italiana. Ipotesi sui due versi manzoniani
Assecondando la consuetudine che ci induce a leggere gran parte dei nostri classici proiettando in avanti nel tempo i significati e le suggestioni che da essi promanano, dovremmo convenire anche noi sulla notazione risaputa per cui, nel celeberrimo distico manzoniano, risieda la più compiuta sintesi epigrammatica del concetto romantico di nazione: “una d'arme, di lingua, d'altare, / di memorie, di sangue e di cor”. E sul fatto che quel lemma, 'sangue', ratifichi e preconizzi una fondazione della nazione italiana, se non su basi etniche o addirittura razziali, quantomeno su una omogenea e riconoscibile discendenza comune. In altre parole, che questi versi inaugurino solennemente quel cospicu…
Un "oriente" domestico. Ipotesi per una interpretazione postcoloniale della letteratura siciliana moderna
Se è indubbio che per gli studi letterari postcoloniali in Italia ancora molto rimanga da fare, sebbene finalmente si disponga di una significativa bibliografia critica sulla letteratura coloniale e soprattutto sulla letteratura di migrazione, una delle prospettive ancora in gran parte inesplorata rimane quella che Jane Schneider ha definito, in una raccolta di saggi da lei curata, Orientalism in One Country. Si tratta di verificare, sui testi letterari, in che misura la letteratura moderna del sud d'Italia, e quella siciliana in particolar modo, possano essere interpretate, rispetto alla tradizione nazionale e in riferimento al processo di costruzione dell'identità nazionale, anche mediant…
Cinque domande sulla critica
Leonardo Sciascia, giornalista "malgrado tutto"
Nell’attività letteraria di Sciascia, ma altresì nel suo stesso definirsi e pensarsi ‘scrittore’, sarebbe fuorviante distinguere il romanziere dall’elzevirista, il saggista dal polemista, il letterato dal commentatore. Se l’intellettuale, secondo Sciascia, si colloca statutariamente all’opposizione, e se finanche l’invenzione romanzesca va intesa e praticata quale inchiesta sul potere, quale denuncia del potere stesso –quand’anche sotto specie letteraria–, i giornali sono allora la necessaria tribuna dalla quale far sentire la propria voce e la prosa giornalistica una forma distinta ma non disgiunta da quella d’invenzione. Questo saggio ripercorre la pluriennale attività di pubblicista, cor…
Verga, La chiave d'oro e la mafia: riscritture, traduzioni, interpretazioni
Percorso bibliografico
Le Risorgimento delle Lettere, une catégorie historiographique pertinente?
“Per essere utile a’ miei concittadini”. Francesco Paolo Di Blasi illuminista siciliano
L'Italia crettata
Mafia®
Leopardi, che poeta da romanzo
Un canone senza risentimenti
Cosa dice (e non dice) il saggio (letterario)
Dispatrie lettere. Di Blasi, Leopardi, Collodi: letterature e identità nazionali
L’aggettivo ‘italiana’, per la nostra letteratura, è stato (e in parte è ancora) ben più che un attributo denotativo, essendole stata assegnata dalle classi dirigenti e dal ceto intellettuale egemone, gia all’indomani dell’unità d’Italia, quella funzione determinante e centrale nella costruzione dell’identità nazionale che ha influito non poco sulle sue interpretazioni e sulla sua trasmissione. Una funzione identitaria non dissimile da quella attribuita alla letteratura nazionale, inoltre, è stata imposta alla produzione narrativa e lirica della Sicilia della Nuova Italia. Anche sulla scorta di queste premesse si è analizzata, in queste pagine, la figura e l’opera dell’illuminista palermita…
Verga e la mafia
Sono passati più di trent’anni dall’interpretazione che Sciascia propose de 'La chiave d’oro'. Sulla scorta delle suggestioni di quella rilettura, mettendo a confronto il testo verghiano con la tacita riscrittura che ne fece Capuana e soprattutto con la traduzione in siciliano di Di Giovanni, le inconsuete tematiche mafiose di quel racconto, già registrate dalla critica, rivelano ulteriori spunti di analisi e offrono indirettamente un’occasione per riflettere sul tema letterario ‘mafia’.
Una comunità di pari?
Tra Guerrin Meschino e Pinocchio
Un saggio di Suzanne Stewart-Steinberg rivela il deficit di indagine sui testi che hanno contribuito alla formazione dell'identità nazionale nel periodo post-unitario e fascista
Oltre il canone letterario
Fisionomia e confini dell'"umile Italia"
Anche in quanto 'espressione geografica' la nostra sciagurata patria ha contratto un debito originario con la letteratura. Si potrebbe allora prospettare non tanto una geografia letteraria italiana elaborata sulla scorta del comunque imprescindibile modello dionisottiano, quello insomma del fecondo policentrismo della nostra tradizione. Né declinare sotto specie letteraria-nazionale le pur suggestive teorie geocritiche, sebbene tornino assai utili alcuni spunti e alcune linee di ricerca a proposito del rapporto tra letteratura e spazio. Si tratterebbe, piuttosto, di verificare dove, come (e magari anche perché) la nostra tradizione letteraria abbia concorso a definire confini, profili carto…
Riscritture di riscritture. Il romanzo storico risorgimentale dal moderno al postmoderno
Già all'indomani dell'unificazione nazionale, il romanzo italiano moderno avviava un'inchiesta letteraria sulle vicende risorgimentali, sul trasformismo ambiguo delle classi egemoni che lo indirizzarono, e soprattutto sulle contraddizioni che, all'interno di quel processo, si determinarono nel Meridione d'Italia. Un «romanzo antistorico» collettivo, una «contro-storia d'Italia letteraria e civile» (e dunque una riscrittura romanzesca della storia ufficiale, deliberatamente volta a demistificarne i presupposti ideologici e le retoriche su cui si fondavano) attestata soprattutto nelle opere di autori siciliani quali Verga, De Roberto, Pirandello. Se possiamo ancora ascrivere in questa linea m…
Il crepuscolo dei letterati
Proliferano i saggi che rintoccano le campane a morto per la letteratura e la critica. Ma bisogna crederci davvero?
Il documento letterario di un delitto inaugurale
I Paralleli. Narratori contemporanei e classici italiani a confronto
Cosa unisce Ludovico Ariosto a Wu Ming 5, Giorgio Faletti ad Alessandro Manzoni, Giacomo Leopardi a Sebastiano Vassalli? Nelle agili pagine di Matteo Di Gesù libri e autori vengono messi a confronto, in un succedersi di ‘paralleli’, ovvero recensioni doppie, la cui costante è l’accostamento di opere provenienti da tempi e contesti diversi, nell’ambito della produzione letteraria italiana. Gli scritti, pubblicati dal 2005 al 2008 sulla rivista «Giudizio Universale» e ora collazionati in un’unica raccolta, propongono un’interpretazione originale di molti classici del canone letterario nazionale e della più significativa produzione narrativa contemporanea. Il risultato è un testo fluido, ad un…
Il carattere degli italiani. vol. 1 Le idee della nazione: da Dante a Pascoli
Un censimento delle opere del canone letterario nazionale che hanno evocato, nominato, o genericamente rimandato all’Italia, nonché di quelle che, nel tempo, dell'Italia hanno concorso a educare i cittadini e a nazionalizzare il loro immaginario, a descrivere i loro costumi e il loro presunto carattere, sarebbe forse impossibile. QuestO libro, più ragionevolmente e più modestamente, propone un compendio di testi selezionati lungo alcune direttive di ricerca: il motivo del compianto dell'Italia e quello speculare dell'esortazione al riscatto politico e civile, la descrizione letteraria del “bel paese” e la trattazione, più o meno estemporanea, dei costumi e del carattere dei suoi abitanti. N…
Lumi dell'eroicomico. Appunti sul Don Chisciotti e sulla narrativa in ottave del Settecento
Il contributo riflette sul genere letterario al quale ascrivere il Don Chisciotti meliano, tra eroicomico e narrazione in versi