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A Perrone
Nuova disciplina della “crisi d’impresa” e obbligo di segnalazione da parte dei “creditori pubblici qualificati” (Agenzie fiscali e INPS): primissime riflessioni.
L’articolo analizza la disposizione dell’art. 15 del nuovo codice della crisi di impresa e dell’insolvenza (D. Lgs. n. 14/2019) che, per la prima volta, introduce un obbligo di comunicazione nei confronti dei contribuenti (c.d. di alert) a carico di creditori pubblici qualificati (Agenzia delle Entrate, Agente della Riscossione e INPS) relativamente ai debiti tributari. In particolare ci si sofferma: (i) sulla nozione di esposizione debitoria con importo “rilevante” - dalla quale decorre il termine di novanta giorni per l’obbligo di comunicazione - che muta in ragione dell’ente creditore, della tipologia e della misura del debito; (ii) su cosa debba intendersi per “crediti definitivamente a…
Fiscalità ambientale per l'Europa. I profili di armonizzazione riscontrabili nella tassazione a livello nazionale
Il lavoro si occupa di analizzare la disciplina dei singoli stati membri dell'UE in tema di principi e direttive europee in tema ambientale allo scopo di valutare il grado di armonizzazione degli stessi
Sulla possibilità di assimilare gli accordi preventivi per le imprese multinazionali alle “Mutual Agreement Procedure”
L’articolo intende affrontare il problema della natura giuridica degli accordi preventivi per le imprese multinazionali (previsti dall'art. 31-ter del DPR n. 600/73) anche avendo riguardo al previgente istituto del ruling internazionale. La dottrina tributaria si divide oggi fra coloro che ne sostengono la natura dichiarativa (posizione maggioritaria) e coloro che, di contro, ne sostengono la natura negoziale (posizione minoritaria). La questione oggetto di studio viene, però, affrontata in una prospettiva diversa che cerca di ricostruire la natura giuridica di tali accordi mediante una loro assimilazione alle Mutual Agreement Procedures (MAPs) e da tale assimilazione ritiene di poter evinc…
IL CRITERIO DELLA “SUFFICIENTLY CLOSE CONNECTION” ED IL SUO RAPPORTO CON IL PRINCIPIO DEL NE BIS IN IDEM SANZIONATORIO NELLA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE EDU.
Nel definire la portata garantista del principio del ne bis in idem sanzionatorio la Corte EDU ha certamente giocato un ruolo di primaria importanza. Sembra, tuttavia, che la Grande Camera abbia recentemente inteso circoscriverne l’ambito di operativita`, ritenendolo non applicabile nei casi in cui sia ravvisabile il criterio della “sufficiently close connection in substance and time”. Un criterio che era gia` presente nella giurisprudenza della Corte di Strasburgo ma che adesso la Grande Camera ha strutturato nella forma piu`definita di un test, identificando i c.d. material factors che ne individuano la sussistenza. In cio` si e` visto un possibile ridimensionamento del campo di applicazi…
Le start-up e PMI ‘innovative’ e la loro rilevanza nella ‘Green Economy’ e nella ‘Circular Economy’: proposta per uno statuto fiscale
Il contributo, muovendo dal quadro normativo e definitorio delle start-up e pmi innovative, dall'analisi dell'attuale disciplina fiscale e dalla constatazione della rilevanza che le start-up green hanno nel PNRR, elabora una sorta di statuto-fiscale per tali tipologie di imprese, identificando sei proposte normative: estendere le agevolazioni al settore “green” in linea con le previsioni del PNRR; graduare le agevolazioni fiscali in ragione della fase di sviluppo dell’azienda che riceve l’investimento (e della sua natura di impresa “green”) e consentire una maggiore deducibilità delle perdite della start-up; razionalizzare l’attuale quadro normativo delle agevolazioni fiscali per start-up e…
TAX COMPETITION E GIUSTIZIA SOCIALE NELL'UNIONE EUROPEA
Il fenomeno della concorrenza fiscale tra Stati è ormai noto da tempo, ma è soprattutto negli ultimi quindici anni che esso è cresciuto fino ad assumere una dimensione di particolare rilievo. A questo fenomeno non è rimasta estranea l’Europa, ove la tax competition si è sviluppata fondamentalmente attraverso due processi. Il primo è la <> delle aliquote dell’imposta sul reddito delle società. Basti pensare, a riguardo, che nel periodo 1995-2014, il tasso medio UE-28 di quelle aliquote è diminuito di 12 punti percentuali. Il secondo processo, che ha riguardato principalmente le multinazionali di più grosse dimensioni (e, prime fra esse, quelle del settore digitale) è noto come Base Ero…
Riflessioni critiche sul collegamento fra autotutela sostitutiva e principio di perennità’ dell’azione impositiva
Con opinabile orientamento, la Suprema Corte ha esteso i confini dell’autotutela c.d. sostitutiva fino a ricomprendervi un principio di “perennità” dell’azione amministrativa, che mal si raccorda, laddove non ne nega addirittura la ratio sottostante, con la disciplina positiva che regola i presupposti per l’esercizio della funzione impositiva e per la sua rinnovazione. Siffatto principio, peraltro, appare in contrasto con quello della “buona amministrazione” (diretta declinazione dell’art. 97 Cost.) nella misura in cui essa trova la sua moderna dimensione nell’essere anche strumento di tutela dell’amministrato dall’esercizio (extra ordinem) dei pubblici poteri. The Italian Supreme Court has…
L’excursus evolutivo fra l’OCSE e l’Unione Europea
Il contributo esamina Il ruolo svolto dall’OCSE e dall’Unione Europea nello sviluppo di possibili modelli di tassazione dell'econima digitale, distinguendo tre fasi. La prima è stata definita come fase della “neutralità”, poiché l’economia digitale è stata considerata alla stregua dell’economia tradizionale e, pertanto, l’approccio fiscale nei suoi confronti doveva essere neutrale, cioè non diverso da quello che ha storicamente caratterizzato l’economia tradizionale a livello internazionale. La seconda è stata definita come fase del “contrasto” poiché, muovendo dalla consapevolezza che l’applicazione degli strumenti della digitalizzazione all’economia tradizionale aveva consentito alle impr…
Sull’inquadramento sistematico e sulla natura giuridica degli accordi preventivi per le imprese con attività internazionale e sulla loro estensibilità all’IVA
L’articolo intende affrontare tre questioni specifiche che sorgono con riguardo all’istituto degli accordi preventivi per le imprese con attività internazionale. La prima è quella concernente la natura giuridica di tali accordi, che, secondo la dottrina maggioritaria, sarebbe dichiarativa e non negoziale. La seconda riguarda il rapporto esistente fra il nuovo istituto e gli interpelli. Analisi che viene effettuata anche mettendo in risalto i profili di innovazione che gli «accordi preventivi» presentano rispetto al previgente ruling internazionale. La terza concerne la possibilità di estendere gli effetti degli accordi anche all’IVA, con particolare riferimento al problema della stabile org…
Nuove soluzioni e vecchie problematiche con riferimento al problema della tassazione delle imprese digitali
Il contributo analizza il diverso approccio che negli studi domestici ed internazionali è stato utilizzato per affrontare il tema della tassazione dell'economia digitale: per un verso il cd. ring-fencing e cioè il tentativo di trovare soluzioni impositive specifiche e mirate alle peculiarità del fenomeno e, per altro verso, quello di considerare l'economia digitale al pari delle tradizionali forme economiche. In tale contesto, dopo aver analizzato i più diffusi fenomeni di base erosion and profit shifting (BEPS) posti in essere principalmente dalle multinazionali dell'economia digitale, il contributo analizza le soluzioni che sono state proposte per arginare il fenomeno in campo internazion…
Rilevanza delle definizioni normative ed overview procedimentale
Il contributo analizza le principali definizioni normative contenute nel d.lgs. n. 49/2020, di attuazione della Direttiva UE 2017/1852, in tema di risoluzione delle controversie fiscali transfrontaliere in ambito eurounitario, ed opera altresì una panoramica sintetica delle due fasi di attuazione della procedura
Il percorso (incerto) della c.d. web tax italiana tra modelli internazionali ed eurounitari di tassazione della digital economy
L’articolo analizza gli aspetti essenziali dell’evoluzione delle strategie di tassazione delle imprese della digital economy, tanto a livello internazionale, quanto a livello eurounitario, per concludere, poi, con un’analisi dell’art. 1, commi 35 e segg., della Legge 30 dicembre 2018 n. 145 (legge di bilancio 2019), che ha introdotto, nel nostro sistema una vera e propria imposta sulle imprese che operano nel settore digitale, denominata “imposta sui servizi digitali” (ISD). Si osserva, a riguardo, che nel comparto della digital economy, quanto all’aspetto della tassazione, è possibile individuare tre diversi approcci. Il primo attribuisce particolare rilievo alla c.d. “presenza economica s…
DAC 6, efficacia dell’accertamento tributario e trasparenza: fino a che punto sono legittimi i doveri di disclosure?
I molteplici interventi sull’originaria struttura della direttiva DAC hanno comportato un notevole ampliamento degli obblighi di informazione fiscalmente rilevanti tanto sotto il profilo soggettivo (ampliamento della platea degli obbligati), quanto sotto quello oggettivo (ampliamento degli obblighi). Ciò induce, in prima battuta, a chiedersi quali possano essere i beni o interessi giuridici tutelati dallo scambio automatico di informazioni fiscalmente rilevanti nel contesto internazionale. Ma induce altresì a domandarsi entro quale misura la tutela di quei beni ed interessi possa legittimare un obbligo di disclosure che attiene non ad un piano domestico dei rapporti fra l’obbligato ed il pr…
Non Invasive RAMAN spectroscopic detection of skin carotenoids in healthy Sicilian subjects.
Agevolazioni fiscali in materia di tributi locali per i processi di rigenerazione urbana
Il lavoro contiene una proposta di modifica normativa, concernente l'inserimento, nell'art. 1 della legge n. 147/2013, dopo il comma 659, del comma 659-bis, che prevede, incentivando e favorendo le azioni previste dall'art. 5, comma 9, del decreto legge n. 70/2011, riduzioni tariffarie o esenzioni in tema di TARI che potranno essere concesse dai comuni per gli interventi e le azioni realizzate in attuazione del richiamato art. 5, comma 9. E' altresì prevista, per i comuni con tariffazione puntuale, di cui all'art. 1, comma 688, legge n. 147/2013, la proposta di inserimento, dopo il comma 688, dell'art. 688-bis, che prevede analoga forma di incentivazione fiscale. L'obiettivo della proposta …