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AUTHOR
Marcella La Monica
Riflessioni sull'arte di Daumier
Il Grande Cretto : lettura critica sull'opera di Alberto Burri realizzata a Gibellina, che è sia scultura, dal forte carattere pittorico, che architettura e urbanistica
Alberto Burri’s Grande Cretto. A most original interpretative hypothesis is proposed here with regard to the extraordinary masterpiece by Alberto Burri (1915-1995), that is to say, the brilliant Grande Cretto, located near Gibellina vecchia (old Gibellina), in Sicily. This work, borrowing from Land Art, constitutes a unicum on the world scale, in terms of its vast size and profound significance. Built in cement over the rubble of the old Sicilian town, devastated by the1968 earthquake, it comprises, at the same time, sculpture, architecture and urban-planning. From an initial reading of the most authoritative critics, therefore, we reinterpret it in accordance with the thinking of Martin He…
Honoré Daumier: litografo, pittore e scultore.
La Palazzina Cinese di Palermo. Tra decorazione e simbolismo
La Palazzina Cinese a Palermo è un monumento internazionale. Si caratterizza per una ricca commistione di peculiarità artistiche che oscilla spesso tra elementi ornamentali e concettuali. Questo saggio, che prende le mosse da una riflessione che esamina il ruolo dei consorti di Borbone, analizza le opere d’arte realizzate dai differenti artefici all’interno delle molteplici sale, soffermandosi sullo stile, sugli effetti coloristici, sulle iconografie e sui valori più complessi che spesso vi sono. Molteplici sono gli intrecci che emergono tra alcune proposte che vengono avanzate ed altre sostenute con certezza: se ne origina una nuova interpretazione secondo cui vi sarebbe, da parte dei real…
Il Monumento a Filippo V.
Il monumento a Filippo V è stata esaminato secondo il metodo “globale” della storia dell’arte, ossia a partire dalla riflessione sui materiali e sulle tecniche, sugli stili, sulle iconografie e sull’iconologia. Questo monumento è un esempio di arredo urbano barocco con la presenza di elementi stilistici di matrice classicistica. Sono state analizzate le figure degli scultori più importanti, ossia Carlo D’Aprile e Gaspare Guercio, che intervennero nella realizzazione del monumento eretto nel 1661 in onore del Re Filippo IV. In seguito ai moti antiborbonici del 1848 la statua del Re Filippo IV andò distrutta e venne sostituita con quella del Re Filippo V. Da ciò il nuovo nome del monumento. S…
Padre Fedele da San Biagio pittore e trattatista
Si è esaminata la figura di Padre Fedele da San Biagio, pittore e trattatista del Settecento. Dopo aver ricostruito il periodo formativo e la produzione artistica del maestro, si è operata una selezione di immagini pittoriche particolarmente suggestive come Madonna con angeli e santi, Gloria di San Fedele da Sigmaringa, Giuditta e Oloferne, Giaele e Sisara e Autoritratto. Si è indagato, inoltre, intorno a Dialoghi Fiamiliari sopra la pittura difesa ed esaltata, edita nel 1788. Quivi, Padre Fedele da San Biagio riprese la cinquecentesca querelle intorno alla supremazia o meno della pittura sulla scultura, ribadendone l’eccellenza della prima sulla seconda. Inoltre, ricostruì la scuola di pit…
Vito D'Anna pittore rococò tra sacro e profano
Si è indagata all’interno di questo studio l’operosità di Vito D’Anna, celebre esponente della pittura siciliana del Settecento. Pertanto, si è esaminata in maniera aggiornata, la sua complessiva produzione artistica, a partire dalle iniziali opere di gusto tardobarocco fino a quelle più mature, legate al Rococò. Peraltro, in alcune di esse vi sono tracce neoclassiche. Egli si attesta come un pittore complesso e versatile sia nella realizzazione di pitture di natura cattolico-sacra che in quelle profano-laiche, confermando i caratteri salienti del Rococò. Inoltre, egli possiede un linguaggio ricco, eccellendo con giochi prospettici e coloristici, ai quali si aggiungono, spesso, i significat…
La Fontana Pretoria di Palermo. Analisi stilistica e nuovo commento
La Fontana Pretoria è stata studiata secondo il metodo “globale” della storia dell’arte, ovvero partendo dallo studio dei materiali e delle tecniche, degli stili, delle iconografie e dell’iconologia. Si è condotto un esame puntuale su Francesco Camilliani, scultore principale della Fontana Pretoria, mettendo in luce le componenti classicistiche all’interno del manierismo della fontana. Si è pubblicato un manoscritto inedito del 1709 di Padre Biagio Di Benedetto che reintrepreta in chiave esoterico-egittizzante la Fontana Pretoria. Esemplare è la lettura che Padre Di Benedetto diede di una statua di un fiume, da lui chiamata Nilo. In altre parole, il Nilo e l’Egitto erano presenti a Palermo …
La Fontana Pretoria di Palermo tra classicismo e manierismo
Fontana Pretoria, Palermo, Arredo urbano.
Alcune immagini della follia nella Renaissance
E il Barocco restò di stucco
Proveniente da una famiglia palermitana di scultori, Giacomo Serpotta si è distinto per le sue particolari abilità di stuccatore e per la sua capacità di coniugare scultura e architettura in ardite scenografie barocche. esempio insigne è l’oratorio del Santissimo Rosario in Santa Cita a Palermo.
Giacomo Serpotta tra sacro e profano
We shall be taking an innovative and original approach in our examination of the insuperable figure of Giacomo Serpotta, an outstanding Sicilian stucco sculptor of the 18th century. The complete artistic output of Giacomo Serpotta is traced, oscillating between the sacred and the profane in the sculptural adornment of many churches and oratories. Here, Giacomo Serpotta shifts from the Baroque to Rococo, originating a sculptural art that is profoundly innovative in its language and symbology. Formal reading and chromatic-spatial games are intertwined with the symbolic in the light of significant essays by Carl Gustav Jung, Martin Heidegger and Carlo Giulio Argan
Honoré Daumier Caricature
L’artista francese Honoré Daumier (1808-1879) si distinse per la sua poliedricità, ricchezza e com- plessità tanto nelle tecniche impiegate (litografia, pittura e scultura) quanto nei temi trattati (costumi politici e sociali). La sua produzione litografica fu amplissima: egli realizzò circa 4000 immagini1 pubblicate, all’epoca, presso alcuni giornali e a partire dal 1925 raccolti e pubblicati nell’opera fondamentale di L. Delteil, che qui si è utilizzata. Fu, anche, pittore e scultore: ambì, senza riuscirci, ad essere riconosciuto in vita come un pittore mentre, invece, venne considerato sempre come un litografo. Nella seconda metà dell’Ottocento la litografia non era percepita dall’ambien…
Immagini della follia nella "Renaissance"
Il saggio prende in considerazione il ruolo della follia durante il periodo rinascimentale, esaminando alcune opere particolarmente significative di artisti come Dürer, Bosch e Brueghel il Vecchio. Così sulla scia della magistrale riflessione di M. Foucault la pazzia è interpretata come un’espressione di sapere. Infatti, nelle rappresentazioni di Bosch e di Brueghel il Vecchio ci si richiama alla figura della follia, considerata come rivelatrice dell’onirico e del segreto. Suggestivo è il ruolo del Grullo, il quale sa smascherare tutti, facendo emergere la verità anche intorno alla paura di tutti gli uomini, ovvero la Morte. D’altro canto, essa è stata ed è per lungo tempo la protagonista d…
Il Genio di Palermo
Il Genio di Palermo è il pagano nume protettore della città di Palermo. E' una delle più antiche e complesse figure mitiche della tradizione palermitana, un genius loci che costituisce l’identità della città di Palermo ed ha una tradizionale iconografia che ben si ripete, diventando esso stesso un topos.
Dal "Panopticon" di Bentham a modelli parzialmente panottici. Prigioni tra Settecento e Ottocento
Lo studio prende in esame il Panopticon di Jeremy Bentham, edito nel 1791: in esso l’autore propone un nuovo modello di prigione a pianta circolare e con la torre del sorvegliante. Il recluso è soggetto ad una perenne vigilanza senza sapere se, in effetti, in quel momento è osservato. Così prendendo le mosse dall’analisi sempre attuale del filosofo e storico del XX secolo M. Foucault si riesamina l’opera benthamiana, lumeggiandone gli elementi critici. Infatti, il Panopticon è incentrato fondamentalmente sul principio della visibilità, giacché il potere è visibile ed incontrollabile. Inoltre, esso è pensato sia per i condannati che per tutti coloro che sono soggetti a forme di controllo com…
Ninfei di Palermo
Michele Catti, paesaggista melanconico
Michele Catti è un affascinante ed inquietante paesaggista dell’Ottocento siciliano. La ricerca d’archivio condotta ha permesso di scoprire materiali inediti tant’è che si propone una lettura originale dell’artista. Egli infatti ha una formazione complessa che lo allontana dalla scuola di Francesco Lo Jacono, suo primo maestro, facendolo avvicinare al linguaggio degli Impressionisti e dei Macchiaioli. Decisivo è il rapporto con Luigi Natoli, suo mentore e scrittore fecondo di romanzi di leggende siciliane. Egli, peraltro, scrive nella rivista >, alla quale collaborano gli intellettuali palermitani discutendo di filosofia, di letteratura, di arte e di psicopatologia. Michele Catti reinterpre…
Il bianco e l'oro
Giacomo Serpotta (1656-1732) was a brilliant and highly skilled master of the sculptural art of stucco throughout Europe. He was born in poverty in Palermo, and his father was imprisoned shortly after he was born. The canonical critic and historian Antonio Mongitore praised him for his work and for his confident and almost frantic style of drawing, and for his considerable dilicatezza (sensitivity). He defined Serpottaan“outstandingstuccoist”.Asimilaropinion comes from abbot Gioacchino Di Marzo, who greatly praised Serpotta in his essential essay entitled “The Gaginis and sculpture in Sicily”, published in 1980, and recognised the undoubted influence of the Gagini school, which began with h…
Valerio Villareale
Valerio Villareale fu un prestigioso esponente palermitano del Neoclassicismo scultoreo siciliano. Egli si formò, in una fase iniziale, presso la scuola del pittore Giuseppe Velasco, eminente figura del Neoclassicismo meridionale, per poi recarsi, nel 1795, a Napoli e, nel 1797, a Roma su volontà del Re Ferdinando. L’esperienza formativa romana fu molto incisiva per il Villareale, dal momento che gli offrì la possibilità di conoscere le innovazioni linguistiche, elaborate da Canova, del quale fu un bravo epigono. Villareale ricevette importanti commissioni, a Napoli, da parte di Murat che dei Borbone. Nel 1814 l’artista ritornò a Palermo, città nella quale operò scolpendo molteplici opere c…
La chiesa di S. Spirito in Agrigento. Stucchi di Serpotta e illusionismo pittorico-architettonico
Semiotica e Iconologia
In Semiotica e Iconologia si è condotta una riflessione, partendo da alcune letture significative di opere d’arte di età preistorica, moderna e contemporanea, avvalendosi delle metodologie della semiotica e dell’iconologia. La lettura di un’opera è sempre un’operazione complessa che richiede, tavolta, il ricorso alla semiotica, o meglio alla semantica delle arti, come nel caso di Pollock, il quale espone la materia senza la presenza di elementi iconografici. Altre volte, si deve ricorrere all’uso dell’iconologia, come si può, esemplarmente vedere nel saggio pionieristico di M. Calvesi, intitolato Iconologia dell’Astrattismo. Vi sono casi e momenti della storia dell’arte, come nel caso del C…
Giuseppe Velasco
Lo studio indaga la figura di Giuseppe Velasco, eminente esponente del Neoclassicismo pittorico dell'Italia meridionale. Dopo aver esaminato la formazione dell’artista palermitano, si è posta l’attenzione sui contributi più importanti ed originali relativamente all’Orto botanico, alla Palazzina Cinese, a Palazzo dei Normanni senza, naturalmente, trascurare i suoi interventi richiestigli dalla committenza ecclesiastica e civile. Intorno all’Orto botanico, ci si è soffermati sui monocromati a tempera di chiara ispirazione mitologica con particolare riferimento alla figura di Esculapio e della Dea Flora. Tali pitture, afferenti alla sua attività artistica matura, risultano preziose e raffinate…
Liberty: sul restauro di Villa Antonietta a Palermo
Tra le moltissime costruzioni Liberty a Palermo, quest’articolo descrive Villa Antonietta, un edificio poco noto e di oscura attribuzione. Di recente è stato realizzato un’intervento di restauro; qui per brevità, si descrivono soltanto alcune questioni legate al tema del colore nel Liberty che in questa Villa sono stati riproposti con principio filologico a partire dalle preesistenze presenti a Mondello dove la Villa ha sede.
La città degli spilli. Filosofia e arte nella prima rivoluzione industriale
Il saggio indaga i rapporti complessi tra la filosofia e le arti durante la prima rivoluzione industriale inglese, soffermandosi sulle interrelazioni tra le posizioni economico-filosofiche di fine Settecento e dei primi dell’Ottocento ed i cambiamenti artistici ed urbanistici. Di fronte all’avanzare della città dell’età industriale, furono proposte e, con scarsi successi, realizzate le città utopistiche di Owen, di Fourier e di Ledoux. Inoltre, si è analizzata l’architettura panottica, elaborata da Bentham che troverà grande diffusione anche presso le carceri americane del XX secolo. Si è ragionato intorno al ruolo di Pugin all’interno del Gothic Revival, il quale propose, in opposizione al…
Il Grande Cretto
A seguito del terremoto del Belìce avvenuto tra la notte del 15 Gennaio ed il 16 dello stesso mese, la cittadina di Gibellina vecchia viene rasa al suolo. Su invito dell'allora sindaco Ludocivo Corrao, geniale ideatore della rinascita all'insegna dell'arte contemporanea di Gibellina Nuova, arriva Alberto Burri.Costui idea il tragico, sconvolgente e drammatico "Grande Cretto" che sarà creato tra il 1985 ed il 1989. In occasione delle celebrazioni della nascita del maestro umbro si realizzeranno un intervento di restauro conservativo ed uno di carattere integrativo.
Il Grande Cretto
Il senatore Ludovico Corraro invita Alberto Burri a Gibellina Nuova affinché possa donare una sua opera alla cittadina. Il maestro tuttavia, dopo aver fatto un sopralluogo presso Gibellina Vecchia, concepisce e crea il celeberrimo ed imponente "Grande Cretto". Esso è una produzione artistica dal carattere tragico, monumentale e dalla forma labirintica. E' la pittura che si fa scultura, architettura ed urbanistica diventando un "unicum" a livello mondiale di "Land-Art". Dal 2014 agli ultimissimi anni si è condotto un intervento di pulitura ed un restauro di tipo conservativo ed integrativo secondo la tesi del "Kunstwollen" dell'eminente storico dell'arte Alois Riegl. Il Grande Cretto è una c…
Alberto Burri dalla pittura all’architettura
Alberto Burri a partire dagli esordi dipinge, da autodidatta, le sue prime opere paesaggistiche per poi dirigersi in maniera unica verso l’arte informale. Egli oscilla tra la figuratività e l’informe senza ripudiare mai la prima ma ispirandosi sempre alla forma ed allo spazio. Questi ultimi si fanno materia, colore, geometria, ordine ed istintivo equilibrio compositivo, elementi che risentono per alcuni aspetti della tradizione e per altri delle preziose innovazioni. Burri sperimenta plurimi materiali e tecniche fino a raggiungere lo stato di taedium, che supera grazie ad una frequente ricerca provocata dall’ansia della creatività. Esegue molteplici serie e cicli che si caratterizzano per g…