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Licia Siracusa
art. 257 D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, voce "Ambiente".
L'attuazione della Direttiva europea sulla tutela dell'ambiente tramite il diritto penale
Verso la comunitarizzazione della potestà normativa penale: un nuovo tassello della Corte di Giustizia dell’Unione europea
L'imprenditore estorto "acquiescente" tra coazione morale e libertà del volere
Abstract La varietà dei comportamenti che gli studi socio-criminologici individuano come peculiari dell’agire mafioso si riflette in maniera significativa sui modi di manifestazione delle tipologie di reato tradizionalmente proprie della criminalità organizzata di stampo mafioso, come le estorsioni. In questo ambito infatti, i contorni delle condotte di autori e vittime divengono talvolta tanto sfumati da complicarne l’inquadramento entro le categorie del diritto penale. Questo saggio, valorizzando gli esiti di una ricerca multidisciplinare sulle dinamiche del fenomeno estorsivo di matrice mafiosa nel meridione di Italia, intende per l’appunto individuare i punti di “contatto” e i punti di …
Art 150 c.p. (morte del reo)
Commento all'art. 150 c.p.
La Legge 22 maggio 2015 n. 68 sugli "ecodelitti" : una svolta "quasi" epocale per il diritto penale dell'ambiente
La legge 22 maggio 2015 n. 68 sugli ecoreati costituisce una svolta “epocale” per il diritto penale dell’ambiente. Il presente contributo analizza le principali novità della riforma, evidenziandone pregi e punti deboli, sia sotto il pro lo della “tenuta” in chiave teorica delle soluzioni normative adottate, sia con riguardo alla loro concreta e cacia, in termini di ra orzamento del complessivo livello di tutela dell’ambiente.
L'espulsione dello straniero tra apparenza e realtà.
Il contributo analizza l'istituto dell'espulsione dello straniero irregolare, quale esempio paradigmatico della natura spuria delle diverse forme di manifestazione del fenomeno della c.d. "crimmigration". Nella prospettiva che a partire dall'accezione ampia di sanzione penale di recente avallata dalla Corte Costituzionale e valorizzando il recente allargamento del divieto di espulsione ai casi di radicamento sociale e lavorativo dello straniero nel territorio di residenza sia possibile avviare un processo di normalizzazione in chiave interpretativa della disciplina, il saggio invita ad inquadrare l'istituto dell'espulsione nelle sue diverse forme nel novero delle c.d. "pene mascherate", in …
Nesso di causalità ed esposizione a “sostanze tossiche” (processi Montefibre 2011).
Il diritto penale e le infiltrazioni mafiose nell'economia: tra certezza ed ambiguità
Art. 260, D.lgs. 3.4.2006, n. 152, Ambiente (voce)
commento di dottrina e giurisprudenza
La tutela penale dell'ambiente. Bene giuridico e tecniche di incriminazione.
L’indagine sulla legislazione penale dell’ambiente è svolta in una prospettiva sistemica, allo scopo di verificare i margini di tenuta dei principi fondamentali del diritto penale e delle categorie strutturali dell’illecito in un settore rappresentativo della moderna società del rischio. Il diritto penale dell’ambiente sembra muoversi in rotta di collisione con le solidità delle tradizionali garanzie penalistiche, al punto da suggerire soluzioni o di ritorno al diritto penale cd. classico o radicalmente abolizioniste. Lo studio sviluppa invece una strada alternativa, dalla selezione di una nozione di bene ambiente penalmente tutelabile per verificare alla previsione delle sue possibili rica…
L'obbligo di denuncia a carico dell'imprenditore estorto fra vecchi e nuovi paradigmi sanzionatori
Il «pacchetto sicurezza» del 2009 ha introdotto una causa di esclusione dalla partecipazione a gare di appalto a carico degli imprenditori che non abbiano denunciato i reati di estorsione e di concussione aggravata commessi a loro danno da terzi. Si tratta di una sanzione di natura amministrativa che tuttavia presenta elementi qualificanti afflittivi di tipo penalistico, tali da giustificarne un inquadramento teorico nella prospettiva della funzione special-preventiva e general-preventiva propria della sanzione penale. Osservata dal punto di vista del fondamento e degli scopi della pena, la misura in commento mostra profili di criticità vuoi a causa del suo ambito di intervento frammentario…
Una breve sintesi dei moduli giuridici in materia di traffico illecito di stupefacenti nella normativa penale italiana ed europea e di profili sostanziali delle operazioni sotto copertura
Il contributo descrive il contenuto di lezioni tenuto nell'ambito del progetto IFO (Illega Flow Observation) Ue - Salamanca Palermo - destinato alla formazione professione di operatori delle forze dell'ordine.
Art. 150 cod. pen. - Morte del reo.
An overview of the legal module on illegal drug trafficking in the Italian and European criminal law and on substantive aspects of undercover operations
Il contributo descrive la normativa penale italiana in materia di traffico di stupefacenti e le i profili sostanziali della disciplina delle operazioni sottocopertura.
Leggi scientifiche e ragionevolezza nei reati di pericolo astratto.
Il contributo analizza il tema dei reati di pericolo astratto nei contesti di azione connotati da causalità seriale o cumulativa. A partire da un revisione critica degli orientamenti che pongono in discussione la legittimità di tale tecnica di tipizzazione, si propone di rilanciarne l’impiego sulla base di una corretta formulazione del giudizio di pericolo, incentrata su una ragionevole previsione normativa della probabilità di lesione.
Environmental Protection as a Trojan Horse of Criminal Law in the European First Pillar? A new Statement of the ECJ
Dopo la storica sentenza del 13 settembre 2005, la Corte di Giustizia è intervenuta nuovamente a definire il riparto delle competenze tra Unione e Comunità in materia di diritto penale, annullando anche la decisione quadro sul rafforzamento della cornice penale per la repressione dell’inquinamento provocato da navi (caso C-440/05, Commissione c. Consiglio). Due erano le questioni fondamentali che attendevano una risposta da parte della Corte di Giustizia: 1) l’ammissibilità di direttive a contenuto penale per settori ulteriori rispetto a quello specifico della tutela dell’ambiente; 2) la definizione delle competenze della Comunità nella scelta del contenuto delle norme penali. Sul secondo p…
L’obbligo di denuncia a carico dell’imprenditore estorto fra vecchi e nuovi paradigmi sanzionatori
Commento all'art. 137 del Dlgs. n.152/2006, voce "Ambiente"
Commento di dottrina e giurisprudenza ai reati in materia di inquinamento delle acque
La trasfigurazione del principio di legalità penale statale nel prisma del diritto europeo
Il contributo esamina l’ormai risalente questione del possibile contrasto del diritto penale di fonte europea con il principio di legalità penale statale, alla luce delle novità introdotte dal Trattato di Lisbona. In particolare, esso evidenzia come la definitiva attribuzione di una competenza penale (pur sempre indiretta) all’Unione da parte del nuovo assetto istituzionale introdotto a Lisbona non abbia irreparabilmente compromesso l’esito del suddetto contrasto, nei termini negativi o di un’inevitabile capitolazione delle garanzie della legalità penale, o viceversa, del necessario innalzamento della barriera dei controlimiti contro il rischio di tale capitolazione. In proposito, lo scritt…
La legge 22 maggio 2015, n. 68 sugli ''ecodelitti': una svolta ''quasi'' epocale per il diritto penale dell'ambiente
La Legge 22 maggio 2015 n. 68 sugli ecoreati costituisce una svolta "epocale" per il diritto penale dell'ambiente. Il presente contributo analizza le principali novità della riforma, evidenziandone pregi e punti deboli, sia sotto il profilo della "tenuta" in chiave teorica delle soluzioni normative adottate, sia con riguardo alla loro concreta efficacia, in termini di rafforzamento del complessivo livello di tutela dell'ambiente.
Causalità e colpa nell'esposizione dei lavoratori alle polveri di amianto fra "caos" e "logos"
L’esperienza giurisprudenziale in materia di esposizione dei lavoratori alle polveri di amianto costituisce un banco di prova particolarmente utile per una rigorosa verifica delle elaborazioni teoriche concernenti la causalità e la colpa. Sul versante della causalità, al progressivo abbandono di posizioni incentrate sull’eccessiva enfatizzazione del quantum di probabilità statistica ha fatto seguito la graduale ammissione del criterio della credibilità razionale. Tale importante mutamento di approccio non è stato tuttavia sufficiente a eliminare in modo radicale la tendenza della giurisprudenza a confondere il profilo della spiegazione causale/naturalistica con il profilo dell’imputazione n…
Commento al'art. 255 D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, voce "ambiente"
Commento di dottrina e giurisprudenza della fattispecie incriminatrice di abbandono dei rifiuti
Commento all'art. 27 Dlgs. 27 gennaio 2010, n. 39 (falsità nelle relazioni e nelle comunicazioni dei responsabili della revisione legale).
Commento alla riforma dei reati di falso in revisione contabile
Sulle tracce della crimmigration in Europa: l'espulsione dello straniero in un confronto fra Spagna, Italia e Francia
Seguendo le linee di tendenza emerse con riguardoall’ordinamento italiano, il saggio analizza in chiave comparata la legislazione spagnola e francese in materia di espulsione dello straniero ed evidenzia anche le normative straniere esaminate, al pari di quella italiana, attribuiscano a tale misura una natura proteiforme, che sembra pensata ad hoc per generare discutibili forme di ibridazione tra le funzioni proprie della “moderna” espulsione-amministrativa quale strumento di gestione del fenomeno. migratorio e le funzioni punitivo/sanzionatorie del modello “classico” di espulsione-sanzione penale destinato a colpire lo straniero divenuto “indesiderato”, in quanto reo. Se ne ricava la confe…
l diritto penale dell'immigrato: brevi spunti per una riflessione sul diritto penale della paura
Criminal law of immigration should be more conveniently defined “criminal law of the irregular immigrant”, centred, as it appears essentially focused on the criminalisation of mere subjective statuses, instead of behaviours harming legal goods. In fact, behind the cover of an apparent balance of the need for protection of human rights and the interest to the control of migration flows, the criminalisation system in this sector appears greatly unbalanced towards the punishment of socially dangerous types of authors. This is, therefore, a model of criminal law very similar to the “enemy criminal law”. The ratio inspiring the regulations has not changed even after its adaptation, through law 2…
Commento art. 279 D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, voce "Ambiente".
Commento di dottrina e giurisprudenza alle fattispecie incriminatrici di "attività organizzate per il traffico illecito dei rifiuti" e di immissioni inquinanti in atmosfera.
Commento agli artt. 16 D. Lgs. 18 febbraio 2005 n. 59 e 137 D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152, voce "Ambiente"
Commento di dottrina e giurisprudenza all'art. 16 DLgs. n.59/2005
I delitti di inquinamento ambientale e di disastro ambientale in una recente proposta di riforma del legislatore italiano.
Abstract The reform concerning “ecocrimes” recently approved by the Parliament impressed a significant change to environmental criminal law in Italy. Amongst the most important novelties introduced by the reform, this paper considers the criminal offences of “Inquinamento ambientale” (environmental pollution) and of “Disastro ambientale” (environmental disaster), which are paradigmatic examples of the legislator’s attempt to balance the criminal-political needs for repressing the most serious forms of aggression against environment with the need for adopting a legislative technique of description of the offences coherent with the peculiarities of the protected legal good and with the modali…