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AUTHOR
Giovanna Rita Elmo
Eleborati del progetto di fattibilità per la reinterpretazione in chiave urbana della circonvallazione di Palermo
Il progetto nell’esistente
Archeologia resiliente. Il progetto di architettura e la (ri)configurazione del paesaggio antico in Sicilia
Incipit: Il tema della conservazione e valorizzazione dell’immenso patrimonio storico, artistico e ambientale siciliano costituisce il più importante ambito di riflessione per il progetto di architettura nell’Isola. Inevitabilmente, vi fanno da sfondo le questioni disciplinari e culturali che l’assunzione di un’interpretazione progettuale critica comporta, quale principale responsabile delle alterazioni e rige nerazioni dell’identità dei luoghi, siano essi di pregio ambientale, di valenza paesaggistica o d’inestimabile entità archeologica. Se nei primi due casi il progetto di architettura risulta oggi pressoché “interdetto”, in ragione dei vincoli normativi che restringono largamente o escl…
Case proibite. Fuga nel terzo paesaggio
Una riflessione sul Progetto di Architettura nei Luoghi dell’Interdizione, una ricerca “interiore” sul paesaggio di Fiumara d’Arte, quindi l’approccio fenomenologico applicato alla comprensione e alla descrizione dell’Architettura Contemporanea in Sicilia, costituiscono gli antefatti essenziali di questo lavoro. Esso ruota intorno alla necessità di dare voce ai desideri maturati esercitando – nella quotidianità – l’ascolto incessante di un territorio controverso, investito dalla bellezza come dall’incuria. Cinque case proibite prendono forma catturando alcuni sedimenti del tempo disseminati qua e là tra le linee del viaggio. A reflection on Architectural Project in the Places of Interdictio…
Vincenzo Melluso, Casa Costanza. S. Agata di Militello (ME) 1998-2002
Architettura per interno solo
Per una volta, bisognava ribaltare il punto di osservazione. Entrare nel merito del progetto centrando l’oggetto assieme a tutte le sue implicazioni materiali, e presupporne delle relazioni con l’esterno non più in forza della continuità o biunivocità proprie di un corpo estroverso e introverso a un tempo (quale è quello dell'architettura per la città). Per una volta, l’entità fisica – e spirituale – il cui interno ed esterno dovevano costituire il centro del progetto, il fulcro stesso dell’architettura da allestire – trasformare, riusare, risignificare – poteva [doveva] essere “solo” il visitatore di Fiumara d’Arte [...].
Case proibite. Fuga nel terzo Paesaggio
Oggetto d'indagine sono alcune questioni inerenti il progetto di architettura, l’idea di paesaggio, la frequentazione e l’uso del territorio, entro i limiti circoscritti di un tratto della costa tirrenica siciliana.
38° parallelo. Piramide di Mauro Staccioli per Fiumara d'Arte
Progetto per il centro del quartiere ZEN. La piazza Gino Zappa
Esplorazione progettuale condotta in occasione del Laboratorio Internazionale di Architettura, per il recupero e la riqualificazione urbana del quartiere Pennello a Vibo Valentia, pubblicati in allegato al contributo scientifico di MARCELLO PANZARELLA
Fiumara d’Arte. La rifondazione di un territorio di confine
Su Fiumara d’Arte molto è stato scritto e detto. Inoltre, assai più dicono all’occhio e alla mente le opere che ne costituiscono la sostanza - ‘vascelli’ naufraganti tra i lembi molli di un territorio di confine, teatro di acerbe contraddizioni e, tuttavia, scenario di struggente bellezza. Questa breve guida si propone di ripercorrere, tra le righe di ciò che il mondo intero oramai riconosce e sostiene, i luoghi e i tempi, le congiunture e le conseguenze, di un’iniziativa individuale libera e creativa e fortemente contrastata alle origini. L’intento è di verificarne, di là dal comprovato spessore artistico, un pregnante valore etico, fondamento di crescita culturale e civile, prima ancora c…
Progetto di recupero e riqualificazione urbana dei quartieri Pennello e Bivona a Vibo Valentia
Progetto di un centro commerciale e arena
Sulle tracce della città immaginata. La circonvallazione di Palermo tra utopia e disincanto. intervista a Marcello Panzarella
Bonjour lentezza
Vincenzo Melluso. Edificio per abitazione bifamiliare. Caronia Marina (Me), 202-2006
A proposito di fenomenologia, il racconto di una casa
[...] Se il dominio della narrazione e il flusso della musica possono dirsi compiuti quando conseguono, di là dal piano della pagina, una terza dimensione – reale benché effimera – data dal tempo dell’ascolto o dell’esecuzione sonora, lo spazio già tridimensionale dell’architettura può dirsi realmente “eseguito” solo nella quarta dimensione, data dall’uomo, dai suoi movimenti e i suoi stati d’animo che plasmano, istante dopo istante, la consistenza materiale di quello stesso spazio, essendone a loro volta influenzati.
Luoghi dell'imprinting. Intorno all'architettura per l'infanzia
Una lettura essenziale dell’Asilo di Giuseppe Terragni a Como (1936-37) e dell’Asilo di Leonardo Ricci a Riesi (1962-63), slegata dalle coordinate storico-culturali delle epoche in cui tali edifici furono costruiti e angolata rispetto al principio educativo volto alla salvaguardia dello stupore del bambino, quindi alla costruzione di una sua consapevolezza civica e relazionale – urgenti nell’era digitale –, precede e struttura alcune riflessioni architetturali, che l’autrice traduce e investe nel progetto di tre scuole per l’infanzia.
Fiumara d'arte. La rifondazione di un territorio di confine
A proposito di "Nero lucente". Lettera ad Andrea Sciascia
La casa, la città e l’altro [intervista con Pasquale Culotta]
"Di fatto, emerge dal confronto la figura a tutto tondo di Pasquale Culotta: instancabile investigatore della complessità dello spazio, convinto assertore della potenza significativa dell’unicità dell’individuo ma anche esegeta appassionato del carattere proprio e inconfondibile di una città. Con la propria opera, al contempo di architetto e di docente, egli oppone una risposta ‘rivoluzionaria’, perché fortemente specifica, alla direzione generica verso cui sembra orientata oggi l’architettura globalizzata. A partire da ciò, questo piccolo libro intende essere un richiamo per tutti coloro che, secondo le proprie competenze di professionisti e di cittadini, intendano portare avanti le applic…
Modernità e Stratificazione. Esperimenti di architettura nella Sicilia degli anni ’60
[...] Navigando tra gli interstizi di entrambi gli esperimenti di architettura moderna indagati, è possibile affermare che, più un’opera tende a corrispondere a un “tipo” tradizionalmente consolidato, o a un “carattere” marcatamente identitario, o a un “modello” universalmente riconosciuto, più cioè un’opera di architettura tende a farsi “icona” già in sede di progetto di un regolamento costitutivo interno in sé risolto, eludendo le relazioni variabili con un diversificato contingente, più essa risulterà fragile alla risposta del tempo e al vissuto. Cosa tanto più vera quanto più l’opera si trovi a gravitare nella terra “dell’autocostruzione” e “dei ferri d’attesa” per antonomasia; e in par…
La Torre di controllo del porto turistico di Marina di Ragusa, Arch. Maria Giuseppina Grasso Cannizzo, 2008-2009 / Altra lettura
Progetto per la costruzione di nuove relazioni tra il tessuto urbano e agricolo del parco del Gugliotta a Piano Tavola, Carini
Sicilia Architettura. Itinerari tra paesaggi e habitat
L’autrice nel suo esaustivo saggio delimita il campo con chiarezza, ci fa capire cosa non si troverà nel libro (le architetture delle grandi città, per esempio, saranno trattate non in questo ma, presumibilmente, in un secondo volume), fa omissioni significative e non tratta di quei lavori appartenenti ad un circuito di qualità, ma estranei allo sviluppo culturale dell’architettura in Sicilia. Elmo scrive: «Oggetto di questa ricognizione sono alcuni esiti dell’architettura contemporanea di Sicilia che, in varia misura, possono dirsi ‘luogo’ di una crisi poetica, epifania di un ripensamento o di un riconoscimento, palinsesto di combinazioni inedite, come nella migliore tradizione dell’arte i…