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P. Schirò

IPERSENSIBILITÀ AL GLUTINE NELL’ANZIANO. PRESENTAZIONE DI UN CASO CLINICO

La celiachia è una malattia immunomediata scatenata dall’ingestione di glutine che, in soggetti geneticamente predisposti, determina un processo infiammatorio intestinale con conseguente malassorbimento e manifesta-zioni extraintestinali. Fino ad alcuni anni fa era considerata una patologia rara, tipica dell’età infantile; lo scenario epidemiologico della celiachia, oggi, è totalmente cambiato, grazie anche all’introduzione di test sierologici ad elevata sensibilità e specificità come gli anticorpi anti-endomisio (EMA) e gli anticorpi anti-transglutaminasi tissutale (tTG). Studi epidemiologici basati sull’impiego dei test sierologici hanno dimostrato che la diagnosi di celiachia viene sempr…

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TERIPARATIDE NEL TRATTAMENTO DELL’IPOPARATIROIDISMO CRONICO GRAVE RESISTENTE A TERAPIA CON CALCIO E VITAMINA D

L’ipocalcemia post-operatoria è la più frequente tra le complicanze della chirurgia tiroidea. Si manifesta in un’elevata percentuale di pazienti nel periodo post-operatorio immediato come ipoparatiroidismo transito-rio, e rimane in modo permanente soltanto nei pazienti che hanno subito una paratiroidectomia accidentale durante la tiroidectomia conformando un quadro di vero ipoparatiroidismo. Nella forma definitiva raggiunge un’incidenza compresa tra 0,2 e 32% a seconda del-le casistiche. Il rischio di sviluppare ipocalcemia post-operatoria dipende principalmente dall’indicazione chirurgica (i.e., rischio superiore per malattia di Graves, inferiore in caso di carcinoma tiroideo e di gozzo no…

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MALATTIA OSSEA DI PAGET NELL’ANZIANO: UNA POSSIBILITÀ DIAGNOSTICA DA NON TRASCURARE

La malattia ossea di Paget è una delle principali alte-razioni del metabolismo scheletrico, seconda per frequenza solo all’osteoporosi. È caratterizzata da un di-sordine focale e progressivo del rimaneggiamento osseo, nel quale il tessuto osseo normale viene rimosso e sostituito con tessuto osseo patologico. La malattia è di solito diagnosticata in soggetti di età superiore ai 55 anni con una maggiore prevalenza nel sesso maschile. Sulla base di reperti autoptici, si è stimato che possa colpire fino al 4% dei soggetti di età superiore ai 50 anni e la probabilità che compaia aumenta con l’età con un’incidenza di circa il 10% nei soggetti molto anziani. I segni clinici vengono solitamente esp…

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