0000000000907966
AUTHOR
Concetta Giliberto
“The Fifteen Signs of Doomsday of the First Riustring Manuscript”,
Il saggio offre una disamina dettagliata – corredata di traduzione inglese – della versione frisone antica dei Quindici segni premonitori del Giudizio Universale, tramandata nel cosiddetto Primo Manoscritto Riustring (noto anche come ‘Asega-Book’), con particolare attenzione per l’individuazione delle fonti latine e dei paralleli in area germanica. Lo studio del testo frisone sui Quindici segni del Giudizio – uno dei rari documenti letterari in lingua frisone antica (il cui corpus è per lo più rappresentato da testi giuridici) – si focalizza sugli aspetti tematici e stilistici e sui topoi impiegati, identificando una precisa connessione ideologica tra i motivi escatologici dell’opera e il c…
La letteratura mineralogica nel mondo germanico medievale, con particolare riguardo per il lapidario antico inglese e il lapidario di Prüll
Il saggio analizza il lapidario antico inglese tramandato nel ms. London, British Library, Cotton Tiberius A iii a confronto col lapidario tedesco di Prüll (Clm 536), sottolineandone la funzione pratica e la collocazione nel panorama della cosiddetta Fachliteratur del Medioevo germanico. L’analisi tipologica dei due lapidari ha tenuto conto del contesto d’occorrenza e delle rispettive fonti latine (classiche e cristiane, religiose e secolari), evidenziandone la diversa finalità (didattica per il lapidario antico inglese e medico-terapeutica per quello alto tedesco).
An unpublished De lapidibus in its manuscript tradition, with particular regard to the Anglo-Saxon area
Il saggio offre un’edizione critica e l’analisi dettagliata di un interessante lapidario latino, finora mai pubblicato, che circolava nell’Inghilterra del tardo periodo anglosassone. Nella tradizione manoscritta (che comprende, allo stato attuale, otto codici), tale opera, intitolata ‘De lapidibus’, si trova associata a testi scientifici, ovvero trattati di geometria, di musica, di tipo computistico, sulla natura dei metalli, o ancora i cosiddetti de sphaera ceali e de mensuris. Il ‘De Lapidibus’ era assai verosimilmente destinato ad un uso didattico e si inserisce in quella vasta e intricata rete di rapporti e scambi culturali e di circolazione di idee e di intellettuali che nel corso del …
Theological and doctrinal texts in the Old Frisian Thet Autentica Riocht
The Frisian literary corpus is composed mostly by legal texts. However, interspersed in the law manuscripts, various texts of different nature are occasionally attested, several of which are of religious content. Among them, worthy of consideration are a number of short pieces devoted to theological and biblical topics, such as those contained in the so-called Thet autentica Riocht (fifteenth century): the Seven Virtues of the Mass, the Seven Things that God hates, the Ten Signs in the Host, the Three Unforgivable Sins, as well as a piece devoted to the benefits of confession. These texts share features with the Five Keys to Wisdom, a brief didactic treatise preserved in the First and Secon…
Figure reali e fantastiche nel primo Spielmannsepos della tradizione letteraria tedesca, il König Rother
Precious Stones in Anglo-Saxon Glosses
I sette doni dello Spirito Santo nella poesia religiosa tedesca del XII secolo
The essay deals with the theme of the Seven Gifts of the Holy Spirit in a group of early Middle High German works dating from the XII century: a Commentary on the Our Father, the Siebenzahl (or De vii Sigillis), Priester Arnolt’s Loblied auf den heiligen Geist and a passage of Frau Ava’s Leben Jesu devoted to the Gifts of the Holy Spirit. The analysis focuses on the connections between these texts and the devotional literature of medieval Germany, with particular regards to the numerological philosophy, and above all to the symbolism of number “seven”. Attention will be paid to the didactic and catechetic role of the the Seven Gifts of the Holy Spirits within these works, highlighting a num…
Il Seafarer. La navigatio cristiana di un poeta anglosassone
Recensione del Volume: Il Seafarer. La navigatio cristiana di un poeta anglosassone, “Biblioteca medievale. Saggi, ricerche, edizioni” 2, Roma, Kappa Edizioni, 2008, VIII, 478 pp., con 4 tavole fuori testo, pubblicata su: Speculum, 85:1 (2010), pp. 126-127
“Stone Lore in Miscellany Manuscripts: the Old English Lapidary”,
Il saggio offre uno studio e un’edizione del più antico lapidario inglese tràdito nel ms. London, British Library, Cotton Tiberius A iii, evidenziandone il ruolo all’interno di una compilazione miscellanea, quale strumento di studio utilizzabile anche nell’analisi e nell’interpretazione dei testi biblici. Il contributo – che si inserisce nel quadro di una più ampia ricerca sulla letteratura mineralogica nel mondo germanico medievale – si prefigge di analizzare il testo antico inglese alla luce dei rapporti con opere di natura scientifica ed enciclopedica tramandati in manoscritti di area anglosassone datati tra l’VIII e il XII secolo, mettendone in risalto la loro funzione didattica e il lo…
I segni del Giudizio della famiglia “Ava” e gli aspetti innovativi del poemetto del ms. München, Bayerische Staatsbibliothek, Cgm 717
Il saggio analizza in dettaglio il poemetto sui “Quindici segni premonitori del Giudizio Universale” tràdito nel ms. München, Bayerische Staatsbibliothek, Cgm 717, evidenziandone le analogie e differenze rispetto al testo di Frau Ava e soffermandosi sui tratti innovativi e originali che lo caratterizzano, in particolare sull’interesse per l’aspetto naturalistico-scientifico e sulla ricerca di una spiegazione razionale per il verificarsi di alcuni segni. Inoltre si sottolinea la presenza di temi e motivi apocalittici (quali lo scorrere contro corrente delle acque) e l’interpolazione di alcuni brani tratti da una versione del Fisiologo, che contribuiscono a distinguere il poemetto nell’ambito…
The Descensus ad inferos in the Old English Prose Life of St Guthlac and Vercelli Homily xxiii
Concetta Giliberto’s essay investigates the motif of the descensus ad inferos in the anonymous Old English version of Felix’s Vita S. Guthlaci and Vercelli Homily xxiii, two texts which have been shown to be independently derived from a now lost vernacular translation of the Latin Vita. Apart from some differences in the two texts, the account of the devilish persecution of St Guthlac culminating in the episode of the descensus ad inferos is a most revealing case study of the Anglo-Saxon appropriation of the hagiographic genre, in that one of the most classical topoi of the saints’ lives narratives, that is the struggle with demons, itself demonstrably traceable to the very foundational hag…
Where Do They Belong? Typology and Meaning of the Signs of the Last Judgement in Anglo-Saxon Manuscripts
La rappresentazione della società tedesca del XIII secolo nei sermoni in volgare di Bertoldo da Ratisbona,
Glimpses of the Hereafter in the Late-Medieval Thet Freske Riim
The article analyzes a passage of the narrative poem Thet Freske Riim, one of the few non-legal texts preserved in Old Frisian. The passage in question is a digression describing the Joys of Heaven and the Horrors of Hell, which so far has attracted little attention in the scholarly literature on medieval accounts of the hereafter. The representations of the afterlife and its realms circulating in Medieval Europe draw inspiration from a wide body of both orthodox and apocryphal literature on ecstatic dreams, of which one of the most influential work is the Visio Sancti Pauli or Apocalypse of Paul. The study aims to identify – in the examined passage – themes and features of otherworldly lit…
Carla Cucina, Il “Seafarer”: La “navigatio” cristiana di un poeta anglosassone. (Biblioteca Medievale: Saggi, Richerche, Edizioni, 2.) Rome: Kappa, 2008. Paper. Pp. viii, 478 plus 4 color plates. €30.
La tradizione runica Del mare del nord. L’inghilterra anglosassone
Il saggio esamina l’evoluzione della scrittura runica nell’area linguistica del Mar del Nord, soffermandosi in particolare sul fenomeno di sincretismo tra elementi germanico-pagani e classico-cristiani che caraterizza la tradizione epigrafica anglo-sassone e sull’impiego dei segni runici all’interno dei manoscritti, o nell’ambito di contesti prettamente letterari, come, ad esempio, nelle opere di Cynewulf o negli enigmi del Codice Exoniense.
I segni del Giudizio Finale nella tradizione letteraria basso tedesca
THE SIGNS OF DOOMSDAY IN THE MIDDLE LOW GERMAN LITERARY TRADITION. During the Middle Ages the interest in eschatological themes pervades every expression of culture and spirituality in Germany. Theological speculation concentrated on issues linked to various events, such as the coming of the Antichrist, the Second Coming of Christ, the resurrection of the dead and the Last Judgment. This particular cultural framework represents the background of the circulation and success of the legend of the fifteen signs before Doomsday, concerning wonders and fatal events occurring in the two weeks before the end of the world. This legend enjoyed large circulation throughout the Middle Ages, and found e…
Limits to Learning: an Introduction
The Fifteen Signs before Doomsday in Cotton Vespasian D. xiv: Role and Contextualisation
Il saggio offre uno studio dettagliato, corredato di traduzione in inglese moderno, di un’omelia antico inglese sui Segni del Giudizio tramandata nel ms. London, British Library, Cotton Vespasian, D. XIV. Questa versione della leggenda dei Quindici segni antecedenti la fine del mondo è stata copiata nel codice probabilmente per assolvere a una funzione catechetico-didattica e mostra svariate analogie con trattati di natura numerologica e con testi pronostici conservati nello stesso manoscritto. Il contributo ha evidenziato come il testo dei Quindici segni e altre opere di natura profetica (come la Revelatio Esdra) condividano una serie di tratti peculiari, quali l’impiego di topoi numerolog…
Old Frisian skalk: A ‘Servant’ or a ‘Rogue’?
The Old Frisian wordscalc, scalch, schalcis usually used in the sense of ‘servant, slave’. However, the word evidences a pejoration in meaning, being also attested in the Frisian written tradition in the sense of ‘ill-mannered person, villain, a bad guy’. The investigation of the occurrences ofskalk–along with a comparison of its Germanic cognates–will allow us to draw a picture of the semantic development of this word from medieval times to the Modern stage of the Frisian language. In the author’s opinion, the negative connotation ofskalkas an offensive epithet is the final result of a range of different causes, whose origin should be searched both in Frisian-Scandinavian contacts during t…
Ibridazioni tra il Fisiologo e i "Segni del Giudizio"
Il saggio esamina l’interpolazione di tre brani tratti dal Fisiologo (i capitoli dell’Idra, della Pantera e della Fenice) all’interno del poemetto sui “Quindici segni premonitori del Giudizio Universale” tràdito nel ms. München, Bayerische Staatsbibliothek, Cgm 717. Si tratta di un fenomeno eccezionale di contaminazione tra il genere dei Bestiari e quello della letteratura escatologica e che non ha confronti con nessuna altra versione della leggenda dei segni del Giudizio. In particolare sono analizzati i rapporti tra la simbologia di tali animali e i motivi caratterizzanti della leggenda dei segni del Giudizio, ponendo in risalto il modo in cui la materia del Fisiologo sia stata rielaborat…