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AUTHOR
Giuseppe Vicari
Collective Intentionality, Methodological Solipsism, and Current Neurosciences.
L’intervento analizza la teoria searleana dell’intenzionalità collettiva e la sua pretesa di superamento della dicotomia tra approcci individualisti (riduzionisti) e collettivisti all’intenzionalità collettiva considerandone la plausibilità alla luce della recente scoperta dei mirror neurons (interpretata alla luce delle teorie di Gallese e Rizzolatti) e della più generale concezione della mente come sistema autonomo modulato dall’ambiente quale emerge dalle teorie di Edelman e Llinàs.
Intenzionalità collettiva, ontologia sociale e mindreading
In his Collective Intentions and Actions John Searle argued that having a preintentional sense of others as at least potentially cooperative agents “like me” is a necessary condition of collective intentionality. He also argued, in Rationality in Action, that understanding others qua intentional agents necessarily presupposes rationality because rational constraints are built into the logical structure of intentional phenomena. In this paper we will try to specify further these claims in the light of current debate on mindreading, where other-understanding is spelled out either in terms of automatic, subpersonal simulative mechanisms, or in terms of normative, rational principles. We will a…
“Review: Creare il mondo sociale, di John R. Searle”
Si analizzano i concetti chiave del testo di Searle, contestualizzandoli entro la produzione dell'autore in filosofia della mente, del linguaggio e nell'ontologia sociale
Beyond Conceptual Dualism
Francesc Forn I ARGIMON: Editorial Foreword: Special Series in Cognitive Science John R. SEARLE: Guest Foreword Preface Introduction One: Problems and Theories: The Mind-Body Problem in Contemporary Philosophical Debate Two: Biological Naturalism: A Naturalistic and Non-Reductive Ontology of Consciousness Three: Functionalistic Models of Consciousness: Dennett, Chalmers, and the Desubstantialization of Mind Four: Holism and Mental Causation in the Theory of Intentionality Five: John Searle and Contemporary Neuroscience. Holism, Mental Causation, and the Roots of Subjectivity Conclusion Works Cited About the Author Index
Traduzione di J. R. Searle, Che cos'è il linguaggio. Alcune osservazioni preliminari.
In questo saggio John Searle propone una concezione naturalizzata del linguaggio e dei rapporti tra linguaggio e realtà sociale. Mostra, più specificamente, come il linguaggio si sviluppi a partire da stati mentali prelinguistici quali le intenzioni, le credenze e i desideri, attraverso l'imposizione di condizioni di soddisfazione su condizioni di soddisfazione. Mostra, inoltre, come il linguaggio, rendendo possibili gli impegni deontici e le ragioni per l'azione indipendenti dal desiderio che caratterizzano la razionalità umana, sia parzialmente costitutivo della realtà istituzionale.
The Self between Vehicle Externalism and the Myth of the Cartesian Theatre
Il saggio esamina il dilemma proposto da Andy Clark secondo il quale o accettiamo gli argomenti di parità per la conclusione che il sé può essere in parte costituito da strutture ambientali, o siamo implicitamente impegnati al Mito del teatro Cartesiano. Si criticano in primo luogo gli argomenti di parità di Clark perché riducono e assimilano le relazioni vigenti tra organismo e strutture ambientali al livello personale - mediate da coscienza e intenzionalità – alle relazioni causali autorganizzanti che mediano il reclutamento e mantenimento delle risorse interne. Si critica quindi la tesi di Clark secondo la quale l’internalismo sarebbe necessariamente impegnato al Mito del Teatro Cartesia…
The Group Mind Hypothesis between Social ontology and Philosophy of Mind: Some Critical Notes
Some recent theoretical analyses of collective behavior in social ontology, philosophy of mind and situated cognitive science have proposed arguments to revive the notion of group mind as the proper bearer of joint cognitive processes and actions. In this paper I analyse two kinds of arguments supporting this view: first, since group reasons in joint actions claim, at least sometimes, to have a priority over individual reasons, then groups are psychologically autonomous from their members. Second, the structure of the causal and functional dynamics of individual and collective cognition mirror each other in such a way that, by parity of reasoning, we must talk of a collective mind as underl…
Collective Intentionality, Language, and Normativity: A Problem and a Possible Solution for the Analysis of Cooperation
In this paper I discuss Searle's analysis of social ontology in the light of his account of the sources of normativity as rooted in the logical structure of language. I conclude that, though his theory of normativity may appear to be inconsistent with his theory collective intentionality, it is really our Background sense of the other that creates a sense of community even before the actual functioning of collective intentionality and language, thereby escaping the dilemma between individualism and collectivism.
Recensione a John R. Searle, La mente, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2005
La recensione mette in rilievo la fecondità teorica della filosofia della mente di Searle, per la prima volta presentata in questo volume come teoria unitaria del mentale capace di far fronte efficacemente, in una prospettiva naturalista ed antiriduzionista capace di superare il tradizionale dilemma tra monismo e dualismo, ai principali problemi sul tappeto del dibattito contemporaneo, dal problema della coscienza a quelli dell'intenzionalità, della causalità mentale e del libero arbitrio.
Institutions and Deontic Powers: Some Comments on the Tuomela-Searle Debate
In this talk I will analyze Tuomela’s theory of institutions and the most recent debate with Searle over the issue of whether institutions conceptually involve the creation and distribution of deontic powers. By way of analyzing Tuomela and Searle’s reciprocal criticisms, I conclude that Tuomela does not give us sufficient reasons to give up Searle’s thesis that institutions always involve deontic powers, but I also argue that it is necessary to go beyond Searle’s recent speech act-centered explanation of human sociality. More specifically, moving along the lines of Di Lorenzo’s view of constitutive rules as built into the logical and pragmatic structure of human activities, and making use …
Intenzionalità, linguaggio e costruzione della società
Is recursion language-specific? Evidence of recursive mechanisms in the structure of intentional action
In their 2002 seminal paper Hauser, Chomsky and Fitch hypothesize that recursion is the only human-specific and language-specific mechanism of the faculty of language. While debate focused primarily on the meaning of recursion in the hypothesis and on the human-specific and syntax-specific character of recursion, the present work focuses on the claim that recursion is language-specific. We argue that there are recursive structures in the domain of motor intentionality by way of extending John R. Searle's analysis of intentional action. We then discuss evidence from cognitive science and neuroscience supporting the claim that motor-intentional recursion is language-independent and suggest so…
Social Ontology, Collective Intentionality, and Mindreading
Standard accounts of social reality take collective intentionality as the starting point of the creation and maintenance of social facts. But collective intentionality is enabled, as Searle suggests, by a more basic capacity to understand another person as an agent like oneself and as ready to engage in cooperative activities. We can coordinate our collective actions only insofar we are able to explain and predict the behavior of other persons, we can understand behavior only insofar we can mindread them, and we can mindread them only if we assume the constitutive role of rationality in action. Therefore …
Oltre il dilemma monismo/dualismo: l’ontologia non riduzionista della coscienza nel naturalismo biologico di John Searle
La relazione mira a testare la fecondità del modello naturalista ed antiriduzionista dell’ontologia della coscienza elaborato da John Searle alla luce della sua capacità di superare l’apparentemente inevitabile dilemma monismo/dualismo. La posizione searleana rivela la propria attendibilità nella sua capacità di superare le aporie concettuali alle quali sembrerebbero esporsi alcune tra le più avanzate proposte teoriche contemporanee sull’ontologia della coscienza, con riferimento in particolare alle proposte elaborate da Dennett e Chalmers in chiave rispettivamente eliminativista e dualista. Si analizza inoltre la proposta searleana in ordine alla sua capacità di proporre una soluzione conv…
Oltre il linguaggio: meccanismi ricorsivi nella struttura delle azioni intenzionali
In un articolo seminale Hauser, Chomsky e Fitch (2002) ipotizzano che la ricorsività sia l’unico meccanismo della facoltà del linguaggio ad essere specifico del linguaggio e dell’architettura cognitiva umana. Mentre il dibattito su tale ipotesi si è per lo più concentrato sul significato del concetto di “ricorsività” (riferimenti) e sulla sua natura specificamente umana (Abe e Watanabe, 2011; cf. Bloomfield et al., 2011) e sintattica (Schreuder et al., 2009; Koschmann, 2010; Bara, 2010) il nostro lavoro si focalizza sull’ipotesi che la ricorsività sia un meccanismo specificamente linguistico. Estendendo l’analisi dell’azione intenzionale proposta da John R. Searle (1983) noi argomentiamo ch…
Recensione a M. De Caro et al., Siamo davvero liberi? Le neuroscienze e il mistero del libero arbitrio, Codice, Torino, 2010
Traduzione di J. R. Searle, Coscienza, linguaggio, società, a cura di Ugo Perone, Prefazione di Francesca Di Lorenzo Ajello.
In questo testo, che raccoglie il ciclo di lezioni tenuto presso la Scuola di Alta Formazione Filosofica di Torino, John Searle ripercorre il proprio itinerario teorico, dalla filosofia della mente alla filosofia del linguaggio fino alla più recente ontologia sociale, mostrando non solo che la realtà umana, fatta di coscienza, intenzionalità, significato linguistico, razionalità, diritti, doveri, ecc., è compatibile con la realtà naturale quale viene descritta dalla fisica, dalla chimica e dalla biologia, ma anche che, una volta descritta correttamente, la prima è una naturale conseguenza della seconda. Perseguendo tale progetto Searle offre le proprie soluzioni a molteplici problemi della …
La comprensione dell’altro tra spiegazioni mentalistiche e pratiche situate
This essay presents current criticisms against a “mentalistic” interpretation of the practice of understanding others as providing some reasons for a redefinition of the structure of the problem rather than for its deconstruction. More specifically, I hypothesize that the problem of reconciling the practical status of our understanding with the reflective stance needed to understand and assess apparently “out of context” behavior is a legitimate one, and that the analysis of the normative structure of cooperative interaction provided by John Searle and Paul Grice can provide us with the tools to deal with this problem.
Incorporazione non riduttiva ed autoreferenzialità causale. Note per una concezione realista del sé nella teoria della coscienza di Antonio Damasio e nella filosofia della mente di John R. Searle
La critica al sostanzialismo ed al solipsismo cartesiani e l'elaborazione di una concezione naturalista ed antisostanzialista della mente hanno storicamente comportato, da David hume al funzionalismo ed alle scienze cognitive contemporanee, l'affermarsi di un atteggiamento eliminativista nei confronti del sè quale si dà ad esempio nella "narrative view" di Daniel Dennett e nella teoria della mente estesa di David Chalmers ed Andy Clark. Scopo di questo saggio è argomentare che la connessione essenziale tra mente e individualità può sopravvivere alla crisi del paradigma cartesiano mediante una rilettura del sè come processo causalmente reale e biologicamente incorporato quale si evince dalla…